Vacanze al mare nei luoghi con le acque più limpide del mondo

Oggigiorno, trovare spiagge con acque limpide è difficile, ma nel mondo troviamo ancora luoghi incontaminati dove fare il bagno. Per chi sogna vacanze da sogno dove il mare è trasparente, troviamo diversi posti dove poter andare, alcuni dei quali anche in Europa. In Croazia troviamo la località di Primosten, conosciuta anche come Capocesto, mentre in Spagna c’è Cala Macarelleta sull’isola di Minorca, nell’arcipelago delle Baleari.

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Per trovare altri luoghi con acque limpide bisogna andare fuori dai confini europei. Si parte da Cayo Coco a Cuba, proseguendo poi per Playa Blanca in Colombia e il mare che bagna l’Isole della Comarça di San Blas a Panama; troviamo poi Puerto Ayora alle Galapagos e Koh Phi Phi Don in Thailandia. Spostandoci nel bel mezzo dell’oceano Pacifico, invece, il grande buco di Lotofaga, ovvero To Sua Ocean Trench, sull’isola di Samoa, mentre in Nuova Zelanda abbiamo il Blu Lake; concludiamo con il mare di Tahiti, dove le barche sembra addirittura che siano sospese sull’acqua.

Vacanze al mare nelle piscine naturali più belle del mondo

Sognate una vacanza al mare che sia indimenticabile? Nel mondo troviamo luoghi da favola dove rilassarsi e staccare la spina dal solito tran tran, alcuni dei quali sono frutto della fantasia di Madre Natura. Di cosa stiamo parlando? Semplice, di piscine naturali, dove fare il bagno circondati dalla natura incontaminata e da un ambiente unico. Il blog di eDreams ha deciso di proporci le piscine naturali più belle del mondo, ma senza troppe chiacchiere andiamo a scoprire quali sono.

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n Italia abbiamo le Terme di Saturnia, dove stare immersi in acqua all’aria aperta, ma a pochi passi dalla nostra penisola abbiamo la Laguna di Gio e la spiaggia di Sarakiniko in Grecia, la piscina naturale ai piedi delle cascate di Krka in Croazia e quella di San Juan de la Rambla sull’isola di Tenerife. Spostandoci in Islanda abbiamo la Blue Lagoon con le sue acque calde da provare in inverno, mentre a Madeira, in Portogallo, troviamo le piscine naturali di Moniz; davvero stupende sono anche quelle di Pamukkale in Turchia, così come la piscina naturale di Bayt-al-Afreet nell’Oman, situata all’interno di un sinkhole.

Il blog di eDreams ci segnala anche Band e-Amir in Afganistan, la spiaggia di Cacimba do Padre in Brasile, la Gola de Los Infiernos a Cáceres, in Spagna, e la meravigliosa piscina naturale di To Sua sull’isola di Samoa; da non perdere anche Crystal sulla Norfolk Island e Kakadú, entrambe in Australia, poi restando nel Paese di canguri troviamo la piscina delle Balene a Sydney. Concludiamo con Queen’s Bath ad Hanalei, Kauai, e la spiaggia di La Maceta a El Hierro, Canarie.

Vacanze alternative: posti più strani dove andare in viaggio

Vacanze, dove passarle? Il Los Angeles Times ha stilato una classifica relativa alle mete più strane e inusuale dove trascorrere le vacanze. Si tratta di 20 posti più strani al mondo che vanno dai ristoranti subacquei agli hotel sugli alberi, passando per destinazioni di mare, montagna e altro ancora.

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In prima posizione troviamo il Great Blue Hole in Belize, una gigantesca voragine dove poter tuffarsi e godersi la natura più selvaggia; sul podio troviamo The Wave in Arizona e Socotra Island nello Yemen, la prima è una specie di onda nella roccia, mentre la seconda è un’isola che da diversi anni fa parte del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Alle Maldive abbiamo l’Ithaa Undersea Restaurant, un ristorante subacqueo che si è piazzato in quarta posizione, seguito dalla Cappadocia in Turchia e da Lagoon, la piscina più grande del mondo che si trova in Cile; al settimo posto troviamo Spiral Jetty nello Utah, un molo a spirale, poi abbiamo il Parco Nazionale della Foresta Pietrificata in Arizona e la Valle degli Gnomi nello Utah, mentre a chiudere la top 10 troviamo il Lower Antelope Canyon, ancora una volta in Arizona.

Stupenda è alquanto bizzarra è la spiaggia di vetro in California, mentre strano è il Jumbo Hostel a Stoccolma, un ostello ricavato da un Boeing 747; in tredicesima posizione troviamo la suite del Grand Hills Hotel a Beirut, la più grande del mondo, poi seguono l’Angola Prison Rodeo in Louisian, lo Jiuzhai Valley National Park in Cina e il il ristorante sull’albero Yellow Treehouse in Nuova Zelanda. A chiudere la top 20 dei posti più strani dove andare in vacanza ci sono l’Hobbit Motel in Nuova Zelanda, la spiaggia di Zlatni Rat in Croazia, l’Hotel de Vrouwe van Stavoren in Svizzera e la Shark Bay in Australia.

Luoghi da vedere all’alba, i più belli da visitare al sorgere del sole

Spesso si parla di luoghi da vedere al tramonto, posti che al calare del sole regalano emozioni e hanno quel qualcosa di romantico, ma anche all’alba certi luoghi fanno la loro bella figura. A tal proposito, la guida Lonely Planet ha selezionato alcune mete dove ammirare il sorgere del sole. Fra i posti più belli da visitare all’alba troviamo Bryce Canyon, negli Stati Uniti, uno dei luoghi più incredibili del selvaggio West, dove alle prime luci dell’alba si può ammirare uno spettacolo unico e magico; altrettanto stupendo è vedere sorgere il sole nel bel mezzo dell’Australia, ovvero da Uluru, dove si erge la spettacolare Ayers Rock, la gigantesca roccia di colore rosso situata nel deserto australiano.

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Che dire poi dell’alba vista dal Monte Fuji, in Giappone, diventato da poco una delle bellezze naturali del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, troviamo poi il Monte Batur, sull’isola di Bali, che regala uno spettacolo mozzafiato che si estende oltre il lago sottostante fino a Agung; uno dei momenti che chiunque pagherebbe per poter vivere almeno una volta nella vita è quello di ammirare l’alba in Africa, ma non un posto qualunque, bensì il delta dell’Okavango, in Botswana, dove il sole si riflette sull’acqua e risveglia i numerosi animali che popolano questa zona. Lonely Planet ci segnala poi Inle Lake, nello Myanmar, con pescatori che al sorgere del sole sono già all’opera, e le Isole Shetland, in Scozia, dove alle prime luci del giorno si gode di uno spettacolo meraviglioso.

Spiagge più belle di Aruba, le migliori dell’isola caraibica

Aruba è una delle isole caraibiche più sognate dai viaggiatori. Situata nel Mar dei Caraibi a nord della costa del Venezuela, questa isola è circondata da acque turchesi e dispone di spiagge di sabbia bianca e finissima. Insomma, il posto ideale per una vacanza da sogno. Fra le spiagge più belle di Aruba troviamo Palm Beach, dove sono situate le strutture ricettive più glamour e si possono praticare diversi sport acquatici fra cui lo snorkeling; altrettanto rinomata è Eagle Beach, una delle spiagge più belle del mondo, caratterizzata dalla sabbia di color avorio e dalle acque cristalline.

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Sull’estremità sud-est dell’isola troviamo Baby Beach a Seroe Colorado, una spiaggia a forma di mezza luna, con una stupenda laguna dove ammirare il variopinto reef ricco di pesci e coralli; da segnalare sono anche Malmok Beach, perfetta per gli amanti del surf e dello snorkeling, e la baia di Boca Catalina, ideale per chi ama la tranquillità. Tra le migliori spiagge di Aruba troviamo Arashi Beach, frequentata particolarmente dai residenti, poi Druif Beach e Manchebo Beach, luoghi decisamente tranquilli dove rilassarsi al sole e godersi al meglio le vacanze; per gli amanti del windsurf e kitesurf, invece, troviamo Hadicurari Beach, dove durante l’anno si svolgono diversi eventi sportivi, mentre a Pos Chiquito troviamo la spiaggia di Mangel Halto.

Barriere coralline più belle, grandi e famose del mondo

Sul nostro pianeta troviamo diversi luoghi dove immersa nel mare abbonda la barriera corallina. Posti dove i fondali sono ricchi di flora e fauna, che sono perfetti per chi ama praticare snorkeling e immersioni subacquee. Quali sono le barriere coralline più belle del mondo e dove si possono ammirare? La più grande della Terra è senza dubbio la barriera corallina in Australia, che si estende per oltre 2.300 chilometri ed è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO; qui si possono ammirare migliaia di specie marine, coralli e altri organismi sottomarini.

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Non lontano dal Paese dei canguri, in Nuova Caledonia, troviamo la barriera corallina che circonda l’isola di Gran Terre, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO; anche qui troviamo diverse specie di pesci e coralli, nonché il dugongo (dugong dugon), un mammifero in via d’estinzione appartenente alla famiglia dei sireni, e le tartarughe verdi. Spostandoci in Indonesia, troviamo il cosiddetto “triangolo dei coralli”, una zona nella Papua occidentale, per l’esattezza nei pressi delle isole Raja Ampat, che è il punto di incontro delle barriere coralline di Filippine, Australia settentrionale e appunto Indonesia.

Fra le più belle barriere coralline del mondo ci sono anche quelle nell’arcipelago delle Seychelles, nell’oceano Indiano, specie nell’atollo di Aldabra, costituito a sua volta da coralli; dall’altra parte del mondo, in Brasile, troviamo la barriera corallina del Belize, con 300 chilometri che si estende dall’Honduras allo Yucatan, anche qui si possono ammirare specie in via d’estinzione come lamantini e tartarughe marine.

Risalendo l’oceano Atlantico, si arriva alle Bahamas, con la Blue Holes, una distesa di coralli di oltre 200 chilometri, considerata la terza più grande del pianeta. Concludiamo il nostro viaggio sottomarino con il Mar Rosso, dove nelle località di Sharm el Sheik, Hurgada e Marsa Alam si può ammirare il reef tra i più belli, con coralli dai colori più incredibili e animali marini in grandi quantità.

Fari più belli del mondo, viaggio da Genova alla Nuova Zelanda

Il faro è una costruzione che da sempre viene considerato il punto di riferimento dei naviganti, la sua luce indica la rotta, le zone di pericolo e di approdo alle imbarcazioni. In tutto il mondo troviamo un alto numero di fari, che vanno da quelli antichi a quelli moderni, da quelli in muratura a quelli in legno, poi ci sono quelli colorati, quelli con delle forme strane e persino alcuni che invece di trovarsi sul mare sono stati costruiti sui laghi. Vogliamo portarvi a fare un viaggio fra i fari più belli del mondo.

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Iniziando dall’Italia, troviamo il faro di Genova, alto ben 77 metri, che svetta sul golfo, mentre a Venezia c’è quello sulla Laguna. Ne troviamo diversi nel Regno Unito, dove spiccano il faro di New Brighton e quello di Portland Bill nella contea di Dorset, spostandoci in Galles, invece, abbiamo il Penmon Lighthouse a Puffin Island; attraversando la Manica, si arriva in Francia dove abbiamo il Phare de la Vieille in Bretagna, mentre in Germania c’è il faro di Westenellenbogen Sylt Island e quello sul Lago di Costanza.

Negli Stati Uniti, invece, troviamo i fari di Pemaquid Point, nei pressi di Bristol, e West Quoddy Head Light, Lubec, nel Maine; tra i più alti del mondo c’è il faro di Cape Hatteras (61 metri), North Carolina, mentre tra i più suggestivi degli USA ci sono quelli di Cape Elizabeth, Cape Florida a Key Biscayne, e quello sul Lago Michigan. In Canada c’è il faro Peggy Cove in Nuova Scozia, mentre dall’altra parte del mondo, ci sono quelli di Cape Reinga e Cape Palliser in Nuova Zelanda, Kangaroo Island e Watson Bay in Australia.

Per quanto riguarda il faro più alto del mondo, infine, si trova in Arabia Saudita, a Jeddah, misura la bellezza di 133 metri.

Vacanze alternative: 10 posti da vedere prima che scompaiano

I cambiamenti climatici potrebbero presto cambiare la Terra, con conseguenze per certi luoghi che potrebbero essere modificati o addirittura rischierebbero di sparire. Quest’oggi andiamo a scoprire i 10 posti da vedere prima che scompaiano, un viaggio alla scoperta delle bellezze che domani non potremmo più ammirare se l’uomo non cercherà di ridurre lo scioglimento dei ghiacci, la distruzione degli ecosistemi e così via.

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Fra i luoghi da vedere prima che spariscano troviamo le Maldive, minacciate dal costante innalzamento dei mari, che potrebbero presto sommergere questi stupendi atolli dove l’altezza media è di appena 1,5 metri; stesso problema potrebbe avere la splendida Venezia, che già oggi deve combattere con l’acqua alta e un domani potrebbe essere sommersa se non si trovasse una soluzione. A rischio è anche la barriera corallina del Belize, dove quasi la metà del reef è andato distrutto da cambiamenti climatici, inquinamento, innalzamento della temperatura degli oceani, uragani e turismo massiccio; cambiamenti climatici che stanno portando allo scioglimento il Ghiacciaio dell’Aletsch, in Svizzera, e all’abbassamento costante delle acque del Mar Morto, dovuto alla forte evaporazione.

Molte aree dell’Africa subsahariana rischiano la desertificazione, che avanza di gran passo verso il Mar Mediterraneo, mentre in Madagascar si rischia di veder scomparire flora e fauna a causa del disboscamento e della caccia di frodo; stesso problema anche nella foresta pluviale di Tahuamanù, in Perù, dove rischiano di scomparire anche le tribù indigene che da sempre abitano in quest’area. Gli allagamenti dovuti a piogge torrenziali sono, invece, un pericolo per il Bangladesh, dove uragani si alternano a siccità, provocando grandi carestie; concludiamo il viaggio con il bacino del fiume azzurro Yangtze, dove rischiano l’estinzione diverse specie animali e vegetali, fra cui il panda gigante, a causa della continua industrializzazione.

Vacanze in Polinesia low cost: costi e consigli per un viaggio da sogno

La Polinesia è per molti un sogno, visto che una vacanza nelle splendide isole immerse nell’oceano Pacifico costa parecchio. Sono principalmente i ricchi ad optare per un viaggio in Polinesia oppure le coppie appena sposate per il loro viaggio di nozze, ma oggigiorno questa destinazione è anche low cost, visto che oltre agli hotel di lusso è possibile trovare piccoli alberghi a buon mercato, senza contare piccoli escamotage per risparmiare sul volo aereo.

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Proprio il biglietto aereo incide parecchio sulla spesa totale del viaggio, che variano a seconda del periodo in cui si sceglie di andare. Poco low cost sono i periodi dei viaggi di nozze e quelli che coincidono con le vacanze scolastiche, nonché il periodo delle festività natalizie, mentre sono più convenienti i periodi che vanno da aprile a maggio e da ottobre a novembre.

Mediamente il costo del volo a/r costa sui 2.000 euro a persona partendo da Roma, Milano o facendo scalo in qualche città europea. Prenotando con largo anticipo è possibile ridurre la cifra a 1.800 euro e se siete fortunati a trovare delle promozioni, il costo scende a 1.600 euro Turkish Airline da Istanbul e KLM da Amsterdam, ad esempio, propongono dei voli per Papeete a poco meno di 1.600 euro, ai quali va aggiunto il costo del volo aereo dall’Italia che potrebbe essere effettuato con una compagnia low cost senza superare 100 euro.

Per raggiungere la Polinesia Francese si possono percorrere 3 direttrici, volando verso ovest facendo scalo a Los Angeles, impiegando 11-12 ore per raggiungere la città americana e poi altre 9 ore per raggiungere Papeete, volando verso est facendo scalo in Giappone, Australia o Nuova Zelanda, ma con un deciso aumento dei costi per via del carburante e dei chilometri in più, oppure volando in direzione Sudamerica, facendo scalo a Santiago del Cile.

Una volta arrivati a destinazione, però, il viaggio per molti prosegue, visto che non tutti si fermano a Papeete, sull’isola di Thaiti; per gli spostamenti sulle altre isole ci sono voli interni con la compagnia Air Tahiti che permette di raggiungere anche le lontane Isole Marchesi. Gli spostamenti comportano ulteriori costi che variano da 287 euro a 828 euro. Per quanto riguarda il soggiorno, come accennato prima ci sono anche delle strutture ricettive low cost in alternativa ai resort di lusso.

Troviamo Family Pension, ma anche bungalow a partire da 85 euro per 3 persone; perciò, con una cifra media di 45 euro a notte è possibile dormire nella Polinesia Francese, che diventano il doppio se si opta per il trattamento di mezza pensione. Mangiare in Polinesia non è caro, anzi, decisamente economico, con ristoranti che offrono menù di carne o pesce che variano da 20 a 30 euro, una bottiglietta d’acqua costa tra 50 centesimi e 1 euro, mentre un panino lo si acquista con 3-4 euro; esistono poi le Roulottes, sia a Tahiti che Moorea, dove mangiare carne o pesce a cifre ancora inferiori. Ultimo capitolo, escursioni, con prezzi che variano dagli 80 ai 90 euro per gite in barca o altro ancora. Facendo un piccolo calcolo, una vacanza in Polinesia per 2 settimane può costare 3.650 euro circa, decisamente inferiore rispetto a pacchetti viaggio proposti dalle agenzie.

Spiagge per fare surf in Asia, posti migliori dove andare

Le vacanze al mare, per molti sono sinonimo di attività sportive. Sono tanti, infatti, gli appassionati di sport acquatici, specie di quelli che necessitano l’utilizzo di una tavola. Dal surf al windsurf, passando per kitesurf e altre specialità di questo genere. In giro per il mondo troviamo moltissimi posti dove fare surf, dalle Hawaii all’Australia, passando per Sudafrica e Brasile. I surfisti di tutto il mondo, però, sanno che esistono luoghi magnifici dove cavalcare le onde anche in Asia.

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Indonesia, Filippine e Maldive, oltre ad avere spiagge bellissime, dispongono di spiagge ideali per fare surf. Il blog di eDreams ha deciso di selezionare per noi una classifica delle 15 spiagge per fare surf in Asia. Si parte con la spiaggia di Kuta sull’isola di Bali, in Indonesia, seguita da altre spiagge che si trovano sempre a Bali, quelle di Uluwatu e Playgrounds a Nusa Lembongan; spostandoci nelle Filippine spicca la spiaggia di Pururan Bay, mentre a seguire troviamo la spiaggia di Ombak Tujuh sull’isola di Java (Indonesia) e la spiaggia di West Timor sull’isola di Timor (Indonesia).

In classifica abbiamo anche la spiaggia Secret a Nias & Hinako (Indonesia), la spiaggia di A-Frames sull’isola di Sumatra (Indonesia); seguono Jackson Creek alle Andamane (India), Arugam Bay nello Sri Lanka e la spiaggia di Sumba nelle piccole isole della Sonda (Indonesia). Fra le spiagge surf in Asia troviamo anche quella di The Desert Point a Lombok (Indonesia), Kalim a Phuket (Thailandia), Jailbreaks e Approach Lights alle Maldive.