Costa Azzurra – Cosa Vedere e Cosa Fare

In questa guida vi voglio portare in una zona meravigliosa della Francia: la Costa Azzurra.

Ci soffermeremo nelle principali città, visitando i monumenti, i castelli, i palazzi e le chiese, faremo escursioni, conosceremo la storia, le ricchezze di questa regione e le specialità culinarie.

Un viaggio nel sud della Francia, per trascorrere le nostre vacanze estive, o semplicente un weed end.

La Costa Azzurra ha origini antichissime. Si pensi infatti che già un milione di anni fa, nella cittadina di Roquebrune, si costruì uno dei più grandi reperti preistorici, mentre 400milioni di anni fa, ci furono i primi accampamenti nella città di Nizza.

Storia della costa azzurra

Tempi dunque molto antichi, ma se parliamo di creazione vera e propria, bisogna aspettare il 1887. Si parla comunque di un’intera regione che ha dovuto lottare con popoli di varia origine.

La denominazione di Costa Azzurra si ebbe solo nel XIX secolo per volontà di Stephen Liègeard. In tutti i paesi della regione si possono ammirare ancora oggi ricchezze storiche, opere uniche, monumenti davvero rari per la bellezza che si contendono uno con l’altro. Ville, palazzi, piazze, stili diversi, il tutto per lasciare i turisti senza parole! Tanti i posti di arte moderna, con artisti internazionali , tanto da far diventare l’intera Costa Azzurra una regione piena di ricchezze artistiche uniche e rare, proprio come dicevamo prima.

Come vedremo nei paragrafi successivi, in una rapida carrellata dei paesi, possiamo notare che ognuno di essi conserva anche solo un “pezzo” di storia che messi insieme agli altri, contribuisce alla costruzione di un “puzzle” straordinariamente stupendo. Sono stati i grandi artisti a renderla così ricca, e tra questi , segnaliamo le opere di Picasso, Chagall, Lèger. Nel dopoguerra, altri artisti trovarono spazio nell’intera regione. Segnaliamo i più conosciuti : Renoir, Signac e Monet. Oggi, altri personaggi , preparano artisticamente, opere per il terzo millennio, che diventeranno sicuramente capolavori.

In giro per la costa azzurra

Ho sempre apprezzato la Francia e il primo paese che ho visitato grazie al gemellaggio con la mia città è Manosque, situato nella Provenza. Frequentavo la scuola e ogni anno venivano organizzate vacanze studio e così ho potuto perfezionare la lingua francese. La Costa Azzurra invece, scelta come meta di viaggio di nozze, risulta un pò strano, in un tempo in cui le giovani coppie, optano piuttosto per una crociera , per un viaggio oltreoceano, magari facendo la lista nozze, proprio presso l’agenzia di viaggi, dove parenti e amici si recano versando, come regalo, una quota per la meta prescelta per la luna di miele.

Noi invece abbiamo scelto proprio la Cote d’Azur, fino ad allora, per noi sconosciuta. Tramite un semplice catalogo cartaceo, abbiamo scelto, si può dire a caso, un paesino non lontano da Cannes. Posso dire che ci siamo trovati benissimo, tanto che ogni anno, e se possibile più volte durante i dodici mesi, ci ritorniamo.

Il paese in questione si chiama Mandelieu La Napoule, ed è situato a metà della Costa. Durante il nostro soggiorno abbiamo girato in lungo e in largo i vari paesi di questa meravigliosa regione. Città conosciute e meno conosciute, monumenti, musei, feste e tradizioni, specialità culinarie del posto e cucina italiana.

Di seguito voglio proprio soffermarmi nelle principali città della Costa, senza però nulla togliere ai paesi che non menzionerò. Ogni piccolo paese, infatti ha la sua storia, la sua ricchezza, il suo turismo. Proprio per dire due parole su Mandelieu, diciamo che è un paesino tranquillo, adatto alle famiglie e a chi non ha voglia di fare baldoria.

Negozietti, casinò, spiaggia pulita e mare limpido sono gli ingredienti per trascorrere qualche giorno in completo relax. I numerosi campi da golf, il castello, le chiese e i monumenti sono invece le ricchezze del piccolo paesino. Altri piccole realtà degni di essere nominate, sono per esempio, proseguendo a ritroso di Cannes, il borgo medioevale di Haut de Cagnes, dove un meraviglioso Castello Museo Grimaldi, la fa da padrone. Poco distante, c’è Vence, ricca di edifici storici come la Cappella del Rosario, il Castello Notre Dame des fleurs, e il Museo del Profumo e del liquore.

Vicinissima a Vence , troviamo Saint Paul de Vence, città artisticamente ricca con le sue circa novemila opere d’arte contemporanea, che si possono ammirare alla Fondazione Maeght. Una città invece che ricorda in tutto e per tutto il vecchio stile provenzale è Antibes. Monumenti da visitare sono sicuramente il Porto e le mura di Vaubon, il Museo Picasso e la Torre quadrata. Biot invece è conosciuta per i suoi stimati laboratori di vetreria artigianale. Anche il grande artista Fernand Lèger ha lasciato la sua “impronta” nel museo che sorge nella piccola Biot.

Non lontano da Cannes, non potete dimenticarvi di visitare la città più profumata di tutta la Costa Azzurra: Grasse. Definita la capitale del profumo, è famosa per i suoi laboratori di profumi. Se amiamo i panorami mozzafiato, possiamo proseguire il nostro viaggio, fino ad arrivare a Gorges di Loup. Un’altra città della Costa è Theule Sur Mer, famosa per le cure termali. Proseguendo il viaggio, ci imbattiamo in una natura meravigliosa ai nostri occhi, per le famose montagne rocciose di colore rosso. Paesi come Agay, Saint -Tropez, Saint Raphael e numerosi altri, sono davvero belli . Rappresentano piccole realtà che meritano sicuramente una visita , per arricchire la nostra cultura e le nostre conoscenze.

Mangiare in cote d’azur

Per prima cosa, vi dico che se vi recate in un qualsiasi posto straniero e ordinate la pizza, non è sicuramente una grande scelta. E’ vero, in ogni parte del mondo, possiamo trovare ristoranti tipici italiani, ma cosa andiamo a fare in una regione straniera se mangiamo tipicamente italiano? E’ bello, secondo il mio punto di vista, scoprire le varie specialità del posto.

In questo caso, parliamo della Costa Azzurra, e quindi prepariamoci alle abitudini che, i francesi hanno in fatto di cibo. Se andate in una panetteria per comprare il pane, la classica baguette, dimenticatevi il sacchetto tipico dove la commessa sistemerà il pane. Quest’ultimo infatti viene consegnato semplicemente in mano, e avvolto circa a metà con un pezzo di carta, che tanto per farvi un’idea è grande come un tovagliolo di carta.

Se vi piace il self service, ricordatevi che nella maggior parte dei casi, e sto parlando più precisamente dei fast food che troviamo all’interno dei centri commerciali, non aspettatevi di vedere il vassoio ricoperto di tovaglia usa e getta . Anche il pane che prenderete al self-service lo dovrete appoggiare “nudo” nel vassoio. Detto questo, meglio procurarvi dei tovaglioli dove potrete appoggiare il pane prima di tutto, e a seguire il resto, dalle posate ai piatti. Ma quali sono le specialità culinarie tipiche della Costa Azzurra?

La cucina francese è rappresentata da piatti tipici, come per l’Italia è la pizza a farla da padrone, in Francia c’è la baguette. Anche i vini come nel nostro Paese sono rinomati. Per quanto riguarda i piatti, la cucina della Costa Azzurra predilige ovviamente il pesce ma, sulle tavole si possono degustare ottimi piatti di carne.

Tipiche di tutto il territorio sono le zuppe, e tra queste segnaliamo la “zuppa al pistou” composta semplicemente da minestra di verdure e fagioli, la “bouillabaisses” che viene preparata con zuppa di pesce marsigliese con triglie, anguille e zafferano, olio, gronghi, o ancora la “salade nicoise”, ovvero un piatto di insalata mix di lattuga, pomodori, olive nere, acciughe, uova, fagiolini, pomodori. Per i piatti di carne , segnaliamo la “daube de bboeuf”, composta da carne di manzo in stufato e agnello che vanno cotti nel vino rosso. Non dimentichiamoci poi di altri piatti quali la “tarte au citron”, una torta crostata farcita con crema di limone.

Nizza

Nizza è una delle città più importanti della Costa Azzurra , anche per il numero di abitanti: circa 342mila. Città fondata anticamente dai greci e successivamente divenuta di proprietà dei romani, oggi è capitale dell’intera regione. Molte le ricchezze di Nizza, che fanno della città , un posto ricco di turismo per eccellenza. Iniziamo facendo il giro degli edifici e per primo cito il “Palais Lascaris”, un palazzo risalente al settecento ricco di arazzi.

Il “Musèe Matisse”, viene ospitato nella grande costruzione di Villa Arena. Al suo interno numerosi i dipinti dell’artista a cui si deve il nome del museo: Matisse.Un altro museo ricco di opere è il “Musèe d’Art Contemporain”, che ospita appunto opere che richiamano lo stile neorealista di Pop-Art di artisti che hanno frequentato la scuola della città.

Una visita non può sicuramente mancare alla “Cathèdrale Orthodoxe Russe St. Nicolas”, risalente al XX secolo, si tratta di una chiesa con cupola a bulbo, contornata da numerose decorazioni di mosaici. Altri monumenti da visitare a Nizza, sono la Cathèdrale Ste-Rèparate. All’interno si possono ammirare diversi ornamenti di marmo.

Musei rinomati sono il “Musèe Chagall”, dove si possono ammirare le opere e i dipinti dell’artista Chagall, cui è dedicato il museo. Una visita anche al “Musèe des Beuax Art”, non guasta. Situato all’interno di un edificio dell’ottocento, di proprietà di una principessa di origine ucraina, si possono ammirare opere di due grandi artisti , Monet e Renoir. Tanti poi, i punti di ritrovo presenti a Nizza, numerose le piazze piene di negozi e passeggiate, e i punti d’incontro per i più giovani. Per gli appassionati del gioco, non può mancare la visita al Casinò di Nizza. Una serie di divertimenti e iniziative di vario genere, per rendere il vostro soggiorno davvero all’insegna del relax.

Cannes

Cannes è una città antichissima e se è diventata una città importante, parte di questo successo lo si deve all’ex Cancelliere Britannico Brougham. Correva l’anno 1834, quando il personaggio in questione ebbe il divieto di entrare nella città di Nizza, in quanto colpita da un’epidemia. Così torno indietro arrivando fino a Cannes, allora piccolo paese di pescatori.

Brougham, amò subito quel piccolo posto, tanto che ogni anno organizzava dei viaggi per potervici tornare, non solo per turismo ma anche per cercare, piano piano, di arricchirla. Oggi, Cannes è considerata la Capitale del Cinema, famosa in tutto il mondo, dove ogni anno viene svolto il “Festival di Cannes”, con personaggi a livello mondiale. Obbligatoria quindi la tappa alla Croisette, la parte di Cannes nuova e il quartiere più ricco della città.

Molti i vip che passano le ferie a Cannes e che hanno magari ormeggiate grosse imbarcazioni . Tanti poi, i posti da visitare in una città ricca di ogni cultura. Nel quartiere Le Suquet, ovvero il paese vecchio, possiamo ammirare ancora i resti di antiche costruzioni, oltre alla Cattedrale risalente al XV secolo, che rispecchia lo stile provenzano.

Una chiesa ancora più antica, risalente a tre secoli prima, è quella dedicata a Sant’Anne. Nelle vicinanze anche un Castello, diventato negli anni successivi un museo privato.Se invece prendete, un battello è possibile andare alle isole Lèrins: l’isola Saint Honorat e l’isola Saint Marguerite. Nella prima si può ammirare il monastero in tutta la sua bellezza, mentre nella seconda è il Fort Royal a ricevere i suoi turisti per conoscere il luogo dove fu impriogionata la Maschera di ferro. Famosa per i suoi laboratori di produzione di ceramica e vasellame, è la graziosa cittadina di Vallauris, dove risiede anche il Museo Nazionale Picasso.

Mentone

Arrivando in Costa Azzurra, Mentone è il primo posto che si incontra. Ricca e famosa per i giardini che possiede, gode di un clima temperato e di tantissimi giorni di sole durante l’anno. Tante le ricchezze da visitare ma più di tutti sono i giardini, che meritano davvero una visita. Tanti i giardini che secondo il mio parere meritano una visita per il loro contenuto sono. Uno è per esempio “La Serra della Madonna”: questo giardino fu terminato nel 1958 e racchiude oltre 1500 specie di piante.

“Le jardin du Palais Carnolès” invece é rappresentato da una ricca residenza in stile rinascimentale italiano, e attualmente ospita un museo comunale d’arte moderna. I giardini sono contornati da tantissime sculture di famosi artisti che la fanno da contorno, oltre agli oltre 400 alberi di una cinquantina di specie.

“Le Parc du Pian” è un oliveto di circa tre ettari che ospita poco più di 530 specie di piante. Il parco è indicato anche i bambini che possono ammirare non solo la bellezza di una miriade di colori, ma anche respirare aria pulita. “Le Clos du Peyronnet” invece è un giardino botanico che si estende su una superficie di circa 6milametri quadrati con giochi di colori molto belli. Il giardino è curato dalla famiglia che ne detiene la proprietà e che recentemente ha allargato la collezione di piante con altre specie tropicali.

Da visitare anche la “Fontana Rosa”, ovvero un giardino di ceramiche decorate, ma dove non mancano piante particolari. “Le Val Rahmeh” è un giardino risalente al XIX secolo ed è composto da tantissimi alberi da frutti esotici.”Le jardin de Maria Serena” è invece un giardino di piante tropicali, con palme di tutte le specie. Per ultimo, vorrei segnalare un altro giardino molto bello di Mentone, ovvero, “Le jardin des Colombières”, un giardino risalente al primo dopo-guerra e creato dal pittore Ferdinand Bac. Si tratta di tantissimi piccoli giardini messi tutti insieme che danno vita ad uno spettacolo davvero bello ai nostri occhi. Molte infatti le piante presenti di diversi colori e specie.

Cosa Vedere a Tallinn in un Week End

Hai intenzione di viaggiare prossimamente in Estonia? Allora non ti puoi perdere Tallinn! Tallinn è Patrimonio dell’Umanità dal 1997 e molti dei suoi edifici sono medievali. È facile spostarsi in centro poiché non è molto grande, molti degli edifici sono stati restaurati e ci sono numerosi caffè, ristoranti ed alberghi. Vuoi sapere cosa vedere a Tallinn? Sebbene la capitale dell’Estonia non sia una città molto sconosciuta e turistica, è sicuramente molto bella e vale davvero la pena trascorrervici alcuni giorni di vacanza. Il centro storico di Tallinn è diviso in due: Toompea, la parte superiore o la collina della Cattedrale (dove vivevano le autorità in passato) e Vanaliin, la parte bassa o Città Vecchia, storicamente la città antica.

Il municipio di Tallin e la sua piazza (Raekoja Plats)
Questa grande piazza storicamente venne usata come piazza del mercato e luogo di incontro della città. L’edificio originale del municipio fu costruito nel XIV secolo, ma la gran parte della costruzione di oggi risale al XV secolo. Sulla facciata ci sono due doccioni a forma di drago colorato risalenti al XVII secolo. Potete vedere gli orari delle visite sul sito: www.tallinn.ee/raekoda

Il ‘Vana Toomas’
Il ‘Vana Tomas’ (Vecchio Tomas) è una delle icone della città. Situato sulla torre del municipio dal 1530 è considerata la guardia che veglia sulla città di Tallinn. La leggenda racconta che ogni primavera si organizzava un concorso di tiro con l’arco il cui obiettivo era quello di abbattere un pappagallo di legno. Si narra che un anno un giovane uomo coraggioso di nome Thomas, di umile famiglia, partecipò e vinse battendo la concorrenza di tutti i nobili. Venne quindi nominato guardia apprendista di Tallinn e poi divenne soldato. Anni dopo gli abitanti della capitale estone si resero conto che la figura ritratta sulla torre del municipio che aveva forma di soldato con i baffi assomigliava molto al loro eroe e quindi la chiamarono Vana Tomas (Vecchio Tomas).

La farmacia Raeapteek
Al numero 11 della piazza Raeaoteek si trova una delle più antiche farmacie d’Europa. In atività per lo meno dal 1422, da allora è rimasta in servizio senza interruzioni! Si può andare a vedere la sua piccola e interessante esposizione gratuita.

Cattedrale Alexander Nevsky
Situata nella zona di Toompea è una impressionante cattedrale ortodossa che domina la città con le sue cupole di colore nero. In stile neo-bizantino è stata costruita alla fine del XIX secolo, ai tempi in cui il territorio dell’Estonia apparteneva all’Impero russo. L’ingresso è gratuito (ma non è possibile scattare fotografie degli interni).

Le Mura di Tallinn
Due delle maggiori attrattazioni turistiche di Tallinn sono le sue mura. Tallinn era una città costantemente minacciata in epoca medievale, è il motivo per cui nel XIII secolo venne costruito un sistema di mura con torri di guardia moltro esteso. Oggi ci sono ancora in piedi quasi 2 chilometri di muraglia e 23 delle 46 torri.
L’unica sezione del muro che è ad oggi aperta al pubblico si trova in via Suurkloostri. Dalla torre Nunna possiamo passeggiare lungo le mura fino alle torri Sauna e Kuld Jaia, godendoci una vista panoramica di Tallinn eccezionale.
Le sezioni delle mura e le porte che non ti puoi perdere sono
Le porte Viru e Viruvärav: Due torri piccole e rotonde alla fine della via Viru che facevano parte di un più complesso sistema di ingresso alla città. Gran parte della porta fu stato demolito nel 1880 per far spazio all’aumento del traffico, tuttavia, le due torri sono diventate una delle cose da vedere a Tallinn.
La Neitsitorn (Torre della Donzella): Questa torre si trova vicino al Giardino del Re Danese e risale al XIV secolo. La torre a quel tempo era una prigione per le prostitute.
La torre Kiek in de Kök: Il nome di questa torre di 38m significa “vista sulla cucina”, un soprannome che è stato dato a questa torra perchè da qui i soldati potevano vedere le cucine delle case del centro storico. E’ stata costruita nel 1470. Oggi è sede del Museo della Difesa.
Torre Margherita la Grassa: Il nome Margherita la Grassa si dice che in realtà era di uno dei cannoni della torre di difesa. Oggi la torre ospita il Museo Marittimo.

Pikk-Jalg
Una volta entrati nel centro si deve percorrere la via “Pikk Jalg” (o strada lunga). Questa strada attraversa la città vecchia da un lato all’altro e qui si possono vedere la maggior parte degli edifici di interesse, come le corporazioni di artigiani e commercianti. Qui vivevano i mercanti più ricchi. Alcuni degli edifici più importanti sono
Suurgilde hoone, Casa della Corporazione maggiore: questa organizzazione riunisce commercianti ricchi della città aveva lo scopo di tutelare gli interessi comuni dei suoi membri. L’edificio è del 1410 ed è ora un museo. E’ al numero 17.
Edifici modernisti di Jacques Rosenbaum. All’altezza del numero 18 si trovano uno di fronte all’altro.
La Confraternita dela Testa Nera: confraternita così chiamato per il suo patrono San Maurizio che aveva la pelle scura, sono stati obbligati a difendere la città in caso di conflitto. Via Pikk 26.
La Gilda di San Canuto: Questa gilda era formata dagli artigiani più abili. L’edificio attuale risale al XVI secolo, anche se la facciata è in stile modernista. Strada Pikk 20.
Gilda Oleviste: Qui si ritrovavano i commercianti di classe più umile principalmente estoni, come macellai, conciatori e becchini. Via Pikk 24.
Kolmeks Oeks (Casa delle Tre Sorelle): Erano tre case di mercanti medievali che sono state convertite in hotel. Anno di costruzione 1362. Via Pikk 71.
Chiesa di San Olaf

San-Olaf
Si ritiene che il primo edificio fu costruito nel XII secolo al tempo aveva un campanile di 155 metri di lunghezza ed è stato l’edificio più alto d’Europa per un lungo periodo. L’ingresso alla chiesa è gratuito e per solo 2 euro può salire sul campanile e godersi una vista a 360 gradi della città di Tallinn. Impressionante

Punti Panoramici
Kohtu
Sulla collina di Toompea si trova il punto panoramico di Kothu, posto ideale per godersi una fantastica vista della città vecchia e dei suoi tetti.
Patkuli
Invece la migliore vista possibile delle mura che circondano la città si ha dal Patkuli, a cui si accede dal numero 5 della via con lo stesso nome. Da lì si vede perfettamente la muraglia con le sue torri, la chiesa di San Olaf ed il porto.

Parlamento estone
Proprio di fronte la Cattedrale di Alexander Nevski si trova il Parlamento dell’Estonia, un edificio in stile barocco.

Olde Hansa
Al momento del pranzo o della cena è d’obbligo una visita all’Olde Hansa, un ristorante con una caratteristica particolare: si mangia come se si fosse nel XIV secolo. Niente luce elettrica, niente acqua corrente, decorazione ed ambientazione medievale, menu medievale. Una esperienza caratteristica. Pagina web del ristorante

Quartiere Rotermann
Quartiere-Rotermann-Tallin
Molto vicino alla Città Vecchia di Tallinn, dove prima c’erano fabbriche adesso c’è un moderno quartire, totalmente rinnovato e con edifici trasformati in una delle zone più moderne della città. Se vi piace l’architettura moderna con un tocco vintage fate un salto! Di fatto qui si trova anche uno dei pochi musei interessanti di Tallinn, il museo dell’architettura: arhitektuurimuuseum.ee

Palazzo e Giardini Kadriorg
Allontanandosi dalla città si può prendere il tram e arrivare al Palazzo di Kadriorg. Questo palazzo fu l’ex residenza del presidente estone. L’edificio fu costruito da Pietro il Grande per la moglie Caterina I nel 1718. Ora è un museo, ma è possibile anche passeggiare nei giardini a vostro piacimento.

Cosa Vedere a Berlino in un Week End

La capitale della Germania sta diventando una delle mete turistiche favorite degli italiani (e non solo per turismo!), in particolare si trova tra le destinazioni preferite dai più giovani. In effetti ci sono molte cose da vedere a Berlino! Visitare Berlino è un’esperienza a 360º: questa città iconica offre cultura, storia, tradizione, architettura, intrattenimento, divertimento … A Berlino non manca proprio nulla.
La capitale tedesca è una città a misura d’uomo: potrete raggiungere a piedi o in bicicletta quasi qualsiasi posto della città per scoprire cosa vedere a Berlino.

Porta de Brandeburgo
Molto bello è percorrere a piedi il lungo viale Ebertstrasse, la passeggiata che conduce alla Porta di Brandeburgo, la porta d’entrata alla città che è il simbolo di Berlino e che ha visto passare di qui i principali momenti della storia moderna della capitale tedesca e di tutta la Germania. Fu costruita tra il 1788 ed il 1791, con un stile neoclassico tedesco, su ordine del Kaiser Guglielmo II. La famosa quadriga che capeggia sulla porta fu realizzata solo qualche anno piú tardi ed è stato più volte danneggiata e ricostruita durante i periodi bellici che molto hanno movimentato la storia tedesca negli ultimi secoli. Nel periodo della divisione di Berlino la Porta di Brandeburgo era uno dei posti di frontiera, finché il 9 novembre del 1989 più di 100.000 persone la attraversarono per riunificare la Germania.

Reichstag
Il Reichstag, parlamento tedesco ed uno simboli della città, si trova a pochi passi dalla Porta di Brandeburgo. Questo edificio è stato costruito solo pochi anni fa per celebrare appunto la riunficazione della Germania. L’architeto Normann Foster è l’artefice della spettacolare cupola di vetro che è la caratteristica che maggiormente spicca di quest’edificio. Una volta qui, si consiglia vivamente di salire sulla cupola di vetro del Reichstag per godere della splendida vista, probabilmente la più bella della città. Inoltre è completamente gratis! L’unica cosa negativa è che ci sono spesso lunghe code ed è necessario iscriversi in anticipo se si vuole salire sulla cupola, riservando l’ingresso sul sito web del Reichstang.

Checkpoint Charlie
Oggi è facile attraversare il muro di Berlino e per le vie della città si trovano varie porzioni del Muro (Der Mauer) ancora abbastanza intatte le quali sono stati mantenute per preservare la memoria. Pero fino a pochi anni fa lo si poteva fare solo nei posti di frontiera, como per esempio in quello che è stato battezzato Chekpoint Charlie. Lungo Friedrichstrasse si trova appunto il Checkpoint Charlie, l’ultimo dei punti di attraversamento della frontiera tra Est e Ovest rimasto intatto (o quasi) dove è possibile anche visitare il vicino museo dove sicuramente vi sorprenderanno le storie e le immagini di coloro che hanno provato ad attraversare la frontiera con più o meno succeso.

East Side Gallery
Come detto si può vedere parti del muro di Berlino in varie zone della città, come per esempio in Potsdamer Platz, oppure è possibile vedere dove esattamente divideva la città questo muro visto che lungo il suo vecchio percorso, dove non sono rimaste tracce, si può vedere una linea metallica che ne indica l’esatta posizione. Tuttavia, il posto di Berlino dove è conservata la parte più importante e più lunga del muro si trova ad est della città, ed è la famosa East Side Gallery. Il kilometro e trecento metri della east side gallery è splendidamente decorato con meravigliosi murales di diversi artisti (in totale sono 105) provenienti da tutto il mondo, che simboleggiano la lotta e la sofferenza durante gli anni di separazione e la rinascita della città dopo la caduta del muro. Il murales piu famoso della east side Gallery è sicuramente quello di Dmitri Vrubel che rappresenta il bacio tra Brezhenev e Honecker.

Isola dei musei
L’estremo nord dell’isola sullo Spree è conosciuto come isola dei musei vista la grande concentrazione di musei che riuniscono un patrimonio culturale ed artistico grandioso. In totale i muesi sono 5: il museo di Pergamo, il Bode Museum, il Museo Nuovo, la Vecchia Galleria Nazionale ed il Museo Vecchio. Quest’isola àe partimonio mondiale dell’umanita dal 1999.
Museo di Pergamo è l’ultimo museo ad essersi aggiunto alla lista ed è sicuramente il più interessante visto che ospita reperti archeologici di grande rilievo e di grandi dimensioni come per esempio la porta del mercato di Mileto o l’altare di Pergamo, da cui prende appunto il nome.
Bode Museum: ospita una gran collezione di sculture e gioielli bizantini oltre al museo della numismatica.
Museo Nuovo: costruito nel 1841 e ricostruito nel 1999, ospita il museo egizio, il museo di preistoria e quello di protoistoria.
Museo Vecchio: fu il primo museo pubblico di Prussia, costruito in stile neoclassico nel 1830. Questo museo ospita la collezione di antichità.
Vecchia Galleria Nazionale: questo edificio si ispira all’acropoli di Atene, molto maestoso ed in stile neoclassico. Qui troverete opere pittorische e sculture del classicismo tedesco, del romanticismo ma anche impressionisto e primi contemporanei.
Tutti questi musei sono a pagamento, però a Berlino ci sono anche vari musei gratis… Scopri quali sono qui

Torre della TV di Berlino
La Berliner Fernsehturm, la torre della televisione di Berlino, a pochi passi da Alexander Platz, alta a 368 metri è una delle torri più alte in Europa ed è uno dei simboli della città. Salendo sulla torre si può ammirare la città di Berlino ai propri piedi ed avere un vista spettacolare della capitale tedesca. Fu costruita nella vecchia Berlino est, come simbolo di ostentazione che potesse essere visto da qualsiasi punto della città, anche dagli abitanti di Berlino ovest.

Cos’altro vedere a Berlino
Alexanderplatz
D’altra parte, una visita più “light” è Alexanderplatz, la piazza principale della vecchia DDR (Deutsche Demokratische Republik), ora piena di negozi e ristoranti, dove chiunque può soddisfare il proprio palato ad un prezzo incredibilmente a buon mercato!

Nikolaiviertel
In Rathausstrasse è possibile vedere il municipio della città di Berlino, Rotes Rathaus, letteralmente municipio rosso, in quanto l’edificio è di colore rosso, e proprio accanto è uno dei quartieri più caratteristici di Berlino: Nikolaviertel, un quartiere dal sapore molto tedesco, con viuzze acciottolate, proprio vicino al fiume Spree . Si consiglia di visitare questa parte di Berlino soprattutto la sera, quando si anima con locali caratteristici.

Berliner Dom
La cattedrale di Berlino è il luogo di culto principale della città ed un edificio relativamente recente per i canoni ecclesiastici a cui siamo abituati in Italia, visto che fu costruita tra il 1895 ed il 1905.

Charlottenburg
Questo quartiere di Berlino è un po’ fuori dal centro, pero è interessante visitarlo soprattutto per tre cose: il castello di Charlottenburg, costruito alla fine del ‘600 che era una residenza estiva dei reali di Prussia, il Kurfürstendamm , la principale via commerciale della capitale tedesca e la Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche, conosciuta come la chiesa rotta di Berlino, una chiesa distrutta parzialmente durante la guerra e mai ricostruita.

Zoo di Berlino
Zoo di Berlino con il suo immenso parco è sicuramente una cosa da vedere a Berlino, soprattuto per tutti quelli che hanno letti il libro “i ragazzi dell zoo di Berlino”. Alla fine non è nient’altro che uno zoo come gli altri con un grande parco, pero se si ha tempo che avanza si può visitare.

Nuova Guardia
L’edificio della Nuova Guardia (Neue Wache) è stato costruito nel 1918 per commemorare la sconfitta delle truppe napoleoniche e celebrare la liberazione di Berlino. L’imponente edificio neoclassico sulla Unter den Linden ha un portico formato da colonne doriche che le conferiscono un’aria di grandeur. Nel corso degli anni l’edificio ha servito diverse funzioni commemorative: dal 1931 è diventato monumento alle vittime della Prima Guerra Mondiale; nel 1960 divenne luogo di commemorazione delle vittime del nazismo tedesco e oggi si propone di onorare tutte le vittime del mondo, sia della guerra, del fascismo che di qualsiasi altra ingiustizia. Al suo interno si trova solo una scultura di una donna che stringe tra le braccia il corpo senza vita di suo figlio. La scultura si trova in corrispondenza di una grande apertura nel soffitto, esposta alle intemperie, sopportando il freddo e la pioggia, rappresentando la sofferenza del popolo.

Cosa Vedere a Parigi in un Week End

Disponi solo di pochi giorni e non ti sai decidere su cosa vedere a Parigi? La città più turistica di Francia offre un sacco di opportunità ai turisti: musei, monumenti, parchi… Ogni tipo di attrazione turistica per tutti i gusti… Sicuramente potrai trovate in questa città qualcosa da visitare per soddisfare le esigenze di tutti. Sia se viaggi a Parigi da solo, in coppia, con amici oppure in famiglia qui troverai qualcosa di interessante per tutti. Ma come decidersi? Grazie a questa top 5 di cose da vedere a Parigi. E se poi ti avanza tempo puoi sempre continuare la tua visita a Parigi con la nostra classifica delle 3 migliori cose da vedere a Parigi fuori dai classici circuiti turistici di Parigi.

Torre Eiffel
La Torre Eiffel, con oltre un secolo di storia (fu inaugurata nel 1914), è diventata nel tempo il simbolo di Parigi e della Francia ed il monumento più visitato al mondo.
Da non perdere: se sei abbastanza coraggioso da riuscire a salire fino all’ultimo piano godrai della vista panoramica più spettacolare di Parigi e di tutto l’ile de France.
Come arrivare alla Torre Eiffel: Indirizzo Champs de Mars, Arrondissement 7e. Metro: Bir-Hakeim o Trocadero

Cattedrale di Notre Dame
Notre Dame è la più grande cattedrale gotica in Francia. La sua costruzione è durata quasi 100 anni, iniziata nel XII secolo.
Da non perdere: I doccioni in forma di gargouilles sono famosissimi tanto d’aver ispirato piu di uno scrittore e cineasta. Inoltre un’interessante esperienza è quella di ascoltare il coro di Notre Dame che canta durante le messe.
Come arrivare a Notre Dame: indirizzo: Place du Parvis Notre Dame 6, Ile de la Cité, arrodissement 4e. Metro: Cité o Saint Michel, Treno (RER) Chatelet Les Halles o Saint Michel.

Montmatre
Montmartre è uno dei quartieri di Parigi più affascinanti e visitati. Qui si respira la classica atmosfera parigina, con piccoli caffè e bar, locali notturni, bistrò etc.. Non sembra neanche di essere nel cuore di una delle città più caotiche d’Europa data la sua tranquilla atmosfera, ideale per una passeggiata. Per queste strade secoli fa passeggiarono artisti come Renoir, Cezanne, Pisarro Monet e persino Van Gogh. Sulla cima della collina che sovrasta il quartiere si trova la famosa Basilica del Sacro Cuore. Dall’altra parte del quartiere invece ci troviamo in Place Pigalle, una pizza piena di luci al neon sexy shop e divertimenti di ogni genere, dove spicca il famoso Moulin Rouge.
Da non perdere: La Basilica del Sacro Cuore, Place Pigalle e il Moulin Rouge Come arrivare a Montmartre: si può prendere la funicolare per raggiungere la collina di Montmartre oppure il Metro: Anvers, Abbesses, Pigalle, Blanche.

Champs Elysèes
Dall’arco di Trionfo fino alla Place de la Concorde si estende una unica e maestosa via di quasi due chilometri che è il centro ed il cuore pulsante di Parigi: gli Champs Elysées. Qui è dove si celebrano i principali atti pubblici, como la parata del 14 di luglio, festa nazionale francese, oppure il capodanno.
Da non perdere: I Giardini delle Tuileries ed il vicino Palazzo dell’Eliseo, sede del governo francese
Come arrivare: Metro: Concorde, Champs Elysees – Clemenceau, Franklin Roosevelt, George V, Charles de Gaulle

Museo del Louvre
Il Louvre è senza dubbio il museo più famoso del Mondo. Una delle cose da vedere obbligatoriamente a Parigi. Essendo uno dei musei più grandi del pianeta, si può dedicare alla visita a questo museo un’intera giornata o più. Però se non si dispone di così tanto tempo da dedicare al Louvre, la cosa migliore è visitare la pagina web del museo e scegliere cosa vedere prima di entrare nelle sale e le mostre da visitare.
Da non perdere: La Gioconda di Leonardo, Amore e Psiche del Canova, La Nike di Samotracia, il Sarcofago degli Sposi Etrusco, sono solo alcuni delle numerose opere d’arte qui conservate.
Come arrivare al Louvre: Arrondissemente 1e, Metro: Palais Royal, Louvre

Altre cose da vedere a Parigi
Ti sono piaciute queste 5 cose da vedere a Parigi? Se hai ancora tempo e voglia di vedere piu cose allora prendi nota di questi altri 3 luoghi di interesse a Parigi, un po meno turistici pero molto molto interessanti.

Quartiere Latino
Questo famoso quartiere di Parigi, un quartiere di studenti ed artisti, oltre che di turisti, deve il proprio nome all’edificio più emblematico della zona: l’Università della Sorbona. Infatti la lignua ufficiale degli studenti dell’università più famosa di Parigi un tempo era proprio il latini, da cui il nome del quartiere. In questa zona si può passare una bella serata in uno dei tanti bistrò, oppure in uno del club notturni, oppore passeggiare lungo la Senna. Un quartiere molto giovanile e dinamico.
Da non perdere: La chiesa di Saint Sulpice, scenario di alcuni passi del libro “Il Codice da Vinci”, i Giardini di Luxembourg, la Sorbona ed il Museo medioevale
Come arrivare al Quartiere Latino: Metro: Cluny – La Sorbonne, Maubert – Mutualité. Rer: Luxembourg

Museo d’Orsay
Il museo d’Orsay occupa lo spazio che una volta era della stazione ferroviaria, appunto la Gare d’Orsay, ed è il miglior museo al mondo per quel che concerne l’impressionismo ed il post-impressionismo.
Da non perdere: citiamo solo alcuni nomi: Renoir, Manet, Monet, Degas…
Come arrivare al Museo d’Orsay: Rue de la Legion d’Honneur 1, arrondissement 7, Metro: Solferino, Assemblee Nationale. Rer: Musee d’Orsay

Sainte Chapelle
Costruita tra il 1242 e il 1248 per ospitare le reliquie della Passione di Cristo, la Sainte Chapelle è una delle più famose chiese gotiche del mondo. Ospita inoltre delle imponenti vetrate.
Da non perdere: le vetrate
Come arrivare a Saint Chapelle: Boulevard du Palais, Ile de la Cité, arrondissement 4e. Metro: Cité, Saint Michel, Chatelet-les Halles. Rer: Saint Michel. Per accedervi è necessario passare per l’entrata del Palazzo di Giustizia poiché la chiesa i trova all’interno del suo recinto.

Cosa Vedere a Lisbona

Una breve guida ai monumenti e alle attrazioni di Lisbona, una delle capitali più affascinanti e pittoresche di tutta Europa. Godetevi questa città poco inquinata, dai paesaggi naturali incantevoli, dalla storia affascinante e dai prezzi vantaggiosi. Leggi la nostra guida per sapere come scegliere il viaggio a Lisbona più adatto alle tue aspettative.

Lisbona (Lisboa in portoghese) è la capitale e la più grande città del Portogallo, con 564.657 abitanti (lisboneti), mentre l’area metropolitana ha più di 3 milioni di abitanti, pari a circa un terzo dell’intera popolazione portoghese. La città si trova alla foce del fiume Tago. Le due sponde del fiume sono messe in collegamento tra loro da due grandi ponti, il Ponte 25 aprile inaugurato nel 1966 e il ponte Vasco da Gama, inaugurato nel 1998 , anno in cui ha avuto luogo l’esposizione universale Expo ’98. In quella occasione si sono celebrati i 500 anni della scoperta del passaggio marittimo per l’India effettuata dal famoso navigatore Vasco da Gama.

Si tratta di una città dalla vivace vita culturale: Lisbona possiede moltissime università pubbliche e private, numerose biblioteche e musei, tra i quali il Museo Nazionale di Arte Antica, il Museo Calouste Gulbenkian e il bellissimo Oceanario. Da visitare il Planetario Calouste Gulbenkian, situato nell’ambito del Museo Navale, a pochi passi dal famoso Monasterio dos Geronimos, sito nel quartiere Belem.

Storia

La città fu fondata molto anticamente, dal popolo fenicio, che le diedero il nome di Alis Ubbo. I romani la ribattezzarono Olisippo, nome che è si è poi trasformato in Olissipona, successivamente in Lissapona e infine in Lisboa. La città fu inoltre conquistata dagli arabi provenienti dal Nord Africa e restò sotto il dominio arabo fina alla riconquista attuata dal primo re del Portogallo nel XII secolo.

Dalla città partirono molte spedizioni, nel periodo che va dal XV al XVII secolo, periodo che coincide con l’epoca dei grandi viaggi di esplorazione. Nel 1755 un grande terremoto distrusse quasi completamente la città, che fu poi prontamente ricostruita sulla base dei progetti realizzati dal marchese Pombal (per questo motivo il centro della città è anche chiamato Baixa Pombalina), caratterizzati dallo schema geometrico delle vie.

Lisbona è stata anche terreno per due rivoluzioni: la rivolta repubblicana del 5 ottobre 1910 e la rivoluzione dei Garofani del 25 aprile 1974. Inoltre, il 13 febbraio 1668, vi è stato firmato il Trattato di Lisbona, con cui la Spagna concesse l’indipendenza al Portogallo.

Come muoversi

I vecchi e fatiscenti tram di Lisbona non possono essere considerati come dei semplici mezzi di trasporto, ma come un’esperienza da non perdere e come un’attrazione turistica fra le più pittoresche. Lo stesso si può dire delle tre funicolari, che costituiscono parte integrante del fascino di questa capitale. Esistono poi la metropolitana, con le sue linee in rapida espansione e gli autobus, che svolgono anche corse notturne tutti i giorni. Date le condizioni del traffico, è altamente sconsigliabile muoversi sia in automobile che in bicicletta. Per quanto riguarda le caratteristiche metereologiche, ricordiamo che Lisbona si trova a cavallo tra la zona climatica atlantica e quella mediterranea, pertanto gode di un clima piacevolmente temperato durante tutto l’anno, diciamo pure di una temperatura ideale. La temperatura media annua è infatti di 17° C, con una media di 13° C in inverno e 27° C in estate.

Anche quando le temperature estive raggiungono i 35° C, sarà difficile che il caldo diventi per noi insopportabile, dal momento che la fresca brezza del vicino Atlantico mitiga molto il clima. Luglio e agosto sono solitamente i mesi più caldi e secchi, mentre novembre e febbraio sono i più umidi e freddi. Nella granitica Serra de Sinora sì hanno frequenti nebbie anche in piena estate e temperature notevolmente più fredde, a causa di particolari fenomeni atmosferici.

Ricordiamo poi che, nonostante l’aumento dei costi determinato dall’armonizzazione fiscale con l’UE, il Portogallo è ancora uno dei paesi meno cari d’Europa., ideale per chi vuole viaggiare, anche per un periodo piuttosto lungo, all’insegna del risparmio. Molto conveniente, soprattutto in alta stagione, può essere organizzarsi dormendo in campeggi ed ostelli e provvedendo ai pasti in modo autonomo.

Pernottando negli alberghi di categoria piuttosto elevata e mangiando occasionalmente in qualche ristorante a prezzi medio-bassi, la spesa giornaliera non è comunque mai eccessiva. Viaggiare con un compagno e programmare il viaggio in modo da sfruttare gli sconti offerti in bassa stagione vi consentirà di mangiare e dormire in strutture relativamente lussuose con una spesa molto bassa. Al di fuori delle principali zone turistiche i prezzi diminuiscono in modo sensibile.

Luoghi da vedere

Passeggiare per le vie Lisbona è senza dubbio un’attività piacevole e rilassante, dal momento che questa città è molto pittoresca oltre che scarsamente inquinata. Il fiume Tago e l’Oceano rendono Lisbona particolarmente luminosa e spaziosa. La popolazione è in generale cortese e di mentalità aperta.

Le attrazioni turistiche di Lisbona sono ovviamente numerose. Da segnalare, il il Castelo de São Jorge, che sorge sul sito di quella che era l’acropoli della città antica e domina sull’Alfama, il quartiere più anticamente della città, in alcuni punti forse fatiscente ma sicuramente pittoresco, anche per il fatto di essere l’unico quartiere sopravvissuto al terremoto e per la possibilità di percorrerlo a bordo del caratteristico tram.

Ricordiamo inoltre le piazze Martim Moniz e il Rossio e la Praça do Comércio, oltre alla “Praça Marques de Pombal”, all’interno della quale troviamo il monumento dedicato al marchese che ricostruì la città distrutta dal terremoto e dalla quale parte il più grande parco e giardino botanico della città.

Non si può dimenticare di visitare il Monastero dos Jerónimos , straordinarioesempio di architettura manuelina (Manuel I), che raccoglie le memorie dei portoghesi illustri, da Vasco da Gama a Luis Vaz de Camoes (il Dante Alighieri portoghese) a Amalia Rodrigues a Fernando Pessoa. Nelle vicinanze troviamo inoltre la Torre di Belém, da dove Vasco de Gama partì alla conquista dell’impero.

Caratteristica di Lisbona è la musica del Fado, che si può ancora ascoltare dal vivo, sia di giorno che di notte, nei quartieri della città vecchia.

Cucina e locali

Il cibo e i piatti tipici di Lisbona vengono usualmente considerati di buona qualità, soprattutto se si è amanti del pesce. Una tappa da non perdere per i visitatori che amano gli assaggi gastronomici è senza dubbio la famosa ed antica “Pastelaria de Belem” situata nell’omonimo quartiere, a pochi passi dal “Mosteiro dos Jerónimos”.

È una pasticceria storica, nota e apprezzata in tutto il Portogallo, in particolare per avere inventato la ricetta dei “pasteis de nata”. Si tratta di deliziosi canestrelli di pasta sfoglia riempiti di crema all’uovo cotta al forno, dal sapore unico e davvero inimitabile.

La pasticceria sforna in continuazione e senza sosta i pasteis, così è sempre possibile gustarli tiepidi e comprarsene magari una piccola scorta. Il locale, dal punto di vista strutturale ed estetico è rimasto immutato nel tempo e conserva moltissimi azulejos che i visitatori possono osservare seduti nelle varie sale interne. Questo tipo di pasticcino è comunque diffuso in tutto il Portogallo e se ne può trovare in varie pasticcerie una variante con il canestrello fatto di pasta frolla.

Altri piatti tipici della cucina portoghese che possiamo provare in ogni buon ristorante della capitale sono, per fare alcuni esempi: il “Bacalhau a braz”, una ricetta a base di baccalà secco sfilettato, cipolla, uova, patate fritte, olive nere e prezzemolo, il tutto sapientemente mescolato; la “carne de porco a portuguesa”, uno spezzatino di filetto di maiale e patate saltate nel vino, oppure la “carne de porco à alentejana” dove al posto delle patate troviamo delle vongole.

La capitale del Portogallo

La capitale del Portogallo è certamente tra le città europee più affascinanti e per questo frequentate. Si estende su sette colline, ed è dunque una di quelle città un po’ faticose da visitare, fatta di vicoli stretti e ripidi, continue discese e salite, ma certamente molto appagante per la sua atmosfera e alcune caratteristiche che la rendono pittoresca.

Lisbona è poi una città molto vitale, ricca com’è di locali e cose da fare, ma allo stesso tempo può regalare tranquillità e relax a chi preferisce una vacanza basata sulla cucina e le tradizioni locali. Assolutamente da non perdere ad esempio sono le serate nelle tipiche taverne della città, chiamate “tascas”, dove si suona dal vivo il Fado, musica popolare portoghese. Essendo composta da case con tetti molto caratteristici, strade, ponti, chiese e monumenti che le donano un fascino tutto particolare, Lisbona regala dei bellissimi panorami che si possono ammirare dai numerosi belvedere, sorti non a caso in diversi punti della città.

Anche gli appassionati dei monumenti e dei musei poi non rimarranno certamente delusi, questa capitale offre infatti tradizione e originalità. Segnalo da visitare il Castelo de São Jorge, e più in generale l’Alfama (unico quartiere della parte antica della città rimasto intatto dopo un violento terremoto nel 1700) da attraversare assolutamente con lo storico tram numero 28; la Torre di Belèm, da dove partì Vasco de Gama alla volta dell’India, e il quartiere omonimo; il centro storico con i suoi bellissimi palazzi decorati con maioliche tipiche portoghesi e infine l’originalissimo museo delle carrozze.

Ma per potere vedere con i vostri occhi tutte le bellezze che questa splendida capitale offre, avrete certamente bisogno di trovare un alloggio che vi possa accogliere dopo le intense giornate trascorse. Questa guida vi darà alcuni consigli utili per trovare una sistemazione adatta alle vostre esigenze.

Dove soggiornare

Lisbona, nonostante l’aumento generalizzato dei costi, dovuti all’entrata in vigore dell’euro, è rimasta tra le capitali europee una delle più convenienti, mantenendo comunque una buona qualità dei servizi offerti. Potrete trovare dunque vantaggiose proposte per pernottare anche nei periodi di alta stagione, dato che le alternative sono davvero molte. Gli alberghi disponibili appartengono a tutte le categorie e prezzi e, anche per le categorie basse, generalmente lo standard qualitativo è buono.

Sono molto consigliati poi i residenciales, che si differenziano dagli alberghi perchè non hanno il ristorante ma che offrono ampie camere a prezzi inferiori. Esistono poi le “Pensao”, pensioni, gestite a livello familiare, ma seppur semplici, consigliate per pulizia e decoro, e i “Quartos”, affittacamere, che però, dato il basso costo degli hotel più economici, non sono consigliati, in quanto offrono meno servizi e il vantaggio economico non è poi molto. Ma naturalmente per chi vuole concedersi davvero una vacanza da sogno e ricca di ogni comfort sono a disposizione dei turisti anche hotel prestigiosi e di lusso e alberghi 4 stelle che ugualmente non vi faranno mancare nulla di cui potreste avere bisogno e vi offriranno ambienti ben arredati e comfortevoli.

In questa guida troverete gli hotel divisi a seconda della categoria di cui fanno parte (due, tre, quattro e cinque stelle) e la selezione che ho fatto tiene conto delle caratteristiche generali dell’albergo, dei servizi offerti, della posizione rispetto alla città e ovviamente del prezzo, che è puramente indicativo, data la notevole variazione a seconda del periodo dell’anno in cui sceglierete di partire.

Un consiglio che posso darvi è quello di tenere d’occhio le offerte che troverete sul sito di ogni hotel segnalato o comunque di controllare periodicamente sui siti internet che si occupano di viaggi e prenotazioni alberghiere, dove a volte potrete concludere dei veri affari.

Cosa Vedere a Amsterdam

In questa guida, vi porterò in un magnifico viaggio virtuale in una tra le più belle capitali d’Europa: Amsterdam. Divertimenti, musei, cibo, curiosità e storia sono gli ingredienti di questa bellissima città, che vale proprio la pena di visitare. Una bella settimana da trascorrere all’insegna della cultura ma anche dello svago.

Cenni e storia

Amsterdam è la capitale dell’Olanda. La popolazione stimata è di 750mila abitanti, mentre i turisti che ogni anno si recano a far visita a questa splendida città sono circa 3 milioni e 500mila. La città di Amsterdam nacque nel XIII secolo come città dei pescatori vicino al fiume Amstel. Dopo la pesca, il popolo avviò anche il commercio , e il secolo successivo, proprio il commercio divenne davvero un’ottima risorsa, specialmente con le città tedesche della Lega Anseatica. Bisogna aspettare fino al 1300 perchè Amsterdam si guadagni ufficialmente, il titolo di città.

Questo avvenne grazie al vescovo di Utrecht, Guy Van Henegouwen. Nel 1795 ci fu l’invasione delle truppe rivoluzionarie francesi e nel 1806 nacque la Repubblica Batava, ovvero il Regno d’Irlanda. Nel 1815 il Congresso di Vienna unisce le province Unite e i Paesi Bassi belgi in un unico regno. 15 anni più tardi, ci fu la rivoluzione belga con la conseguente scissione dei due stati. Negli anni che vanno dal 1840 al 1849, grazie al Regno di Gugliemo II, venne abolita la schiavitù nelle colonie. Nel periodo che va dal 1890 al 1948 ci fu il Regno Guglielmina , grazie alla quale ci fu un grande sviluppo economico. Poi subentrò il Regno Giuliana fino al 1980. Nel 1999 Amsterdam entra a far parte dell’Unione Monetaria. Nello stesso anno, una crisi dovute a divergenze varie, fa cadere il governo.

Nel 2000, una legge legalizza l’eutanasia. Nel 2002 entra in vigore la moneta unica, ovver l’euro. A governare Amsterdam oggi, è la monarchia costituzionale. La lingua ufficiale è l’olandese, ma si parla anche un’altra lingua: il frisone. Per quanto riguarda le religioni, il popolo è diviso tra religione cattolica, protestante, musulmani. Non mancano gli atei e altri tipi di religioni. Dal 1996, è stata abolita la leva obbligatoria. Mentre per quanto riguarda l’istruzione, l’obbligo va dai 5 ai 18 anni. La scuola primaria dura 6 anni. Dopodichè, si passa alle scuole pre universitarie che durano altri 6 anni e preparano l’accesso all’università. Le normali scuole secondarie, durano dai 3 ai 5 anni e permettono comunque di frequentare successivamente l’università.

Cosa visitare

Amsterdam è una città da visitare in tutto e per tutto. In questa parte di guida, vi porto in giro per alcuni dei numerosi musei sparsi un pò in tutta la città. Uno di musei più noti è sicuramente quello di Van Gogh Museum. All’interno si possono ammirare i 200 dipinti dell’artista e circa 500 disegni e acquerelli. Possibilità di ammirare oggetti personali di Van Gogh e lettere personali scritte al fratello del pittore, oltre alla collezione dello stesso fratello Theo.

Al Houseboat Museum, invece si può toccare con mano la vita vissuta nelle tipiche case-barche della città. Mostre contemporanee sono ospitate presso il Centro di Architettura di Amsterdam, situato presso un edificio progettato da Renè van Zuuk. Vakbondmuseum invece, è un edificio risalente al 1900, originariamente nato per ospitare i lavoratori di diamanti, per poi passare alla sede della Borsa di Amsterdam e oggi, teatro di numerosi concerti di musica classica.

Presso il Willet-Holthuysen Museum, si possono ammirare pezzi di arredamento originale, dipinti e oggetti d’epoca appartenenti a famiglie benestanti di un tempo. Museum Het Schip è invece un complesso appartenente al movimento archiettetonico De Amsterdamse School , sorto agli inizi del 1900. Se vi piacciono gli affreschi , presso il Tin, Il Museo del Teatro, potrete ammirarli su pareti e soffitti e lasciarvi andare per un viaggio nel tempo del teatro dal medioevo ai giorni nostri. Complementi d’arredi e preziosi si possono visitare presso l’Amstelkring Museum, ospitato in una casa del 500 e disposto su 2 piani. Un museo dedicato al mondo tropicale con storia dei paesi presi in considerazione , si può visitare al Tropenmuseum, costruito nel 1926.

Allard Pierson Museum è invece il museo specializzato in archeologia. All’interno, reperti di popoli etruschi , greci, egizi, tanto per citarne alcuni. Persmuseum è il museo della carta, con ben 4 secoli di storia, tutti racchiusi in un ordinato archivio di giornali, riviste e immagini politiche. Un archivio simile è presente al Gemeentearchief , con mappe, disegni e tutto quanto serve per conoscere la città di Amsterdam e i suoi abitanti. Non potete non visitare il famoso Museo delle cere che da circa 16 anni ha una proprio sede anche ad Amsterdam. Personaggi famosi di ieri e di oggi sono i protagonisti del museo.

A disposizione dei turisti, la possibilità di fare foto accanto ai personaggi in cera. Per gli amanti dei felini, c’è il Katten Kabinet, ovvero il Museo del gatto, che risiede in un’antica dimora risalente al XVII secolo ed è disposto su due piani. Un museo dedicato interamente ai gatti ma soprattutto a J.P.Morgan , il gatto del fondatore di questo curioso museo. All’interno del museo, oltre a dipinti, anche oggetti d’arte.

Come muoversi

Per muoversi tranquillamente per la città di Amsterdam, il tram risulta essere il mezzo di trasporto migliore. I biglietti possono essere acquistati direttamente a bordo, ma è sicuramente conveniente munirsi di “Strippenkaart”, uno speciale pass valido anche su autobus e metro. Si tratta di un tipo di biglietto speciale a disposizione dei tanti turisti che ogni anno affollano la città.

L’ultima corsa per il tram, è prevista poco dopo la mezzanotte. Esistono tuttavia corse notturne ma occorre munirsi di un altro pass, in quanto lo strippenkaart in questo caso non è valido. Durante il giorno, sono numerose le corse dei bus da e per località nei dintorni di Amsterdam. Tuttavia, si può optare anche per la metropolitana , veloce e comoda.

Anche in questo caso, sono a disposizione dei speciali pass. Non dimentichiamoci dei taxi che dopo la vostra chiamata , arriveranno da voi in pochi minuti. Pensate che questo servizio nel fine settimana è ampiamente utilizzato. Vi toccherà pagare poco meno di 2 euro per chilometro di percorrenza. In giro per Amsterdam, tuttavia, il mezzo più utilizzato è la bicicletta, sicuramente un metodo veloce per spostarsi da un posto all’altro. A questo proposito, ci sono diversi punti di noleggio che offrono questo servizio.

E’ possibile noleggiare anche le auto, ma non è una buona scelta. Come vedremo più avanti, ci sono regole piuttosto severe che devono essere seguite, pena il pagamento di multe salate. In ogni caso, sono molti anche in questo caso, i punti di noleggio delle auto. Da non dimenticare le linee ferroviarie per spostarsi da una città all’altra e i vostri piedi per fare delle belle passeggiate.

Dove mangiare

Quando andiamo a visitare una nuova città, oltre all’arte e alla cultura, vogliamo trovare e sperimentare la cucina del posto. E’ pressochè inutile, andare all’estero, e in questo caso parliamo di Amsterdam, andare a cena e mangiare la classica pizza italiana. Meglio scegliere per le specialità tipiche. Ma cosa mangiano gli olandesi? Il popolo olandese ama molto le zuppe, la carne, il pesce e le patate, oltre a formaggi di oltre 50 tipologie, verdure fresche, insalate , dolci a base di latte e spezie.

La cucina di Amsterdam rievoca il passato coloniale con profumi, aromi e sapori tipicamente esotici. Nella capitale dei Paesi Bassi, c’è l’imbarazzo della scelta tra poco più di 700 ristoranti, e potrete scegliere quello adatto alle vostre tasche. Molti sono i ristoranti con cucine di altri paesi, quindi sapori cinesi, turchi, giapponesi, indonesiani, spagnoli, pakistani. I ristoranti con cucina tipica si trovano tutte nel centro città, ma sono piuttosto piccoli, quindi se decidete per uno di questi, meglio prenotare magari nel pomeriggio.Una curiosità di questi locali riguarda i tavoli.

Ogni tavolo può essere utilizzato una sola volta per sera. Quindi , dove mangerete voi, non mangerà nessun altro la stessa sera e nessuno avrà mangiato prima di voi. E’ buona abitudine, quando si va in un paese straniero, attenersi alle loro abitudini, ai loro usi e costumi. Per questo, di seguito, vi spiego la giornata tipo di un olandese , per quanto riguarda la cucina. Iniziamo dalla colazione che è formata da pane con burro e marmellata, dolci allo zenzero e prosciutto. Bevande in quantità abnormi sono thè e caffè. Un rituale che è praticamente una regola fissa, è quella della pausa caffè a metà mattina. Se desiderate un caffè basta chiedere un bruin cafè, mentre se lo preferite macchiato, chiedete un caffè malfatto , ovvero il koffie verkeerd.

All’ora di pranzo, gli olandesi preferiscono pane con burro, carne fredda , verdure. Da ultimo caffè oppure thè. Nella stagione estiva, il piatto ideale è l’uitsmijter , un insieme di pane, carne e formaggio, uova fritte. Nella stagione fredda, invece, le zuppe compaiono in tutte le tavole, e sono accompagnate da piselli e patate. Il budino con farina di semola e salsa di ribes, è uno dei dessert tipici di Amsterdam. Non perdetevi la merenda, nei bar potete ordinare il thè del pomeriggio con pasticcini e cialde al burro e zucchero. Se il vostro palato è per il salato, optate per le patatine fritte con mostarda e maionese.

Dopo la merenda, a distanza di circa un’ora , c’è un’altra pausa, quella del drink, chiamato “borrel”. Potete scegliere tra vino, birra e gin e assaporarla con squisite noccioline, oppure polpettine di ragù di manzo aromatizzate. All’ora di cena, si mangiano spesso verdure fresche con insalata, carne o pesce , e per finire un dolce a base di latte. Se avete amici olandesi che vi invitano a cena a casa loro, ricordatevi di non andare a mani vuote. Fiori o cioccolatini sono ben accetti. Dopo aver trascorso una settimana tra la cucina olandese, pesatevi e noterete l’ago della bilancia impazzito!!! Quindi, non dimenticatevi di fare lunghe passeggiate e di non abbandonarmi ai riposini pomeridiani, subito dopo aver mangiato .

Nei dintorni

Una buona occasione per chi va in una città nuova, è visitare anche i dintorni. L’ideale è organizzarsi bene tutta la settimana, oppure rivolgersi ad un’agenzia di viaggio della vostra città, che vi organizzerà anche le gite fuori porta. Qui, siamo ad Amsterdam, e nelle zone limitrofe, ci sono città famose e non , che in ogni caso, vale la pena, di visitarle. Una delle città più belle nei dintorni della capitale, è sicuramente Rotterdam. E’ una grande città industriale e commerciale oltre ad essere uno dei più grandi porti mercantili di tutto il mondo. Rotterdam è situata sulla Nuova Mosa, vicino al fiume Rotte ( da qui il nome della città).

Aia è un’altra città capoluogo dell’Olanda meridionale e conta circa 463mila abitanti. Dista da Amsterdam 50 km, quindi fate i conti con il vostro orologio , se volete trascorrere una giornata in questa città. Groninga invece è la città, capoluogo dell’omonima provincia. Un pò più lontanuccia, circa 145 km a nord est di Amsterdam, è un importante centro commerciale , famosa per i suoi prodotti agricoli e il bestiame, oltre ad essere un centro culturale, con grandi industrie tessile, chimiche e meccaniche.

A Groninga risiede un’importante università che risale al lontano 1614 , oltre all’aeroporto. Nella provincia di Brabante, la città principale è Eindhoven. Importante nodo stradale , ferroviario oltre ad essere un polo commerciale di grande dimensioni. E’ sede di una grossa multinazionale elettronica.

Inoltre, dispone di industrie tessili, alimentari, chimiche. A soli 35 km da Amsterdam, potete visitare Utrecht, capoluogo dell’omonima provincia. Città sviluppata economicamente già ai tempi dei romani, oggi è un grosso porto fluviale sul canale Amsterdam-Reno. E’ una città conosciuta per le sue numerose fiere che organizza annualmente, ed è la sede di industrie metalmeccaniche, chimiche, tessili, alimentari e del tabacco. Anche qui, come a Groninga, è presente un’università importante risalente alla metà del 1600.

Divieti

Amsterdam è una grande città con delle regole ben precise da seguire e rispettare. Ricordate che se andate in visita in questa città siete dei turisti e come tali vi dovete attenere ai loro usi e costumi, alla loro etica, alle loro leggi e alle loro regole. Di seguito, una serie di divieti imposti dalla città. Per prima cosa, il fumo. Dal 2004 è vietato fumare sui treni e nelle stazioni. Tuttavia, sono state create delle aree riservate ai fumatori, che se “beccati” in altri posti, vengono multati di 25 euro.

Ricordatevi che le piste ciclabili sono esclusivamente indicate per i ciclisti, mentre i pedoni possono camminare nelle aree a loro designate. I controlli sono molto severi , quindi non fate i furbetti. Metà del traffico in Olanda è formato proprio da questo mezzo due ruote. Se vi muovete in auto, evitate di parcheggiare in centro, dove il “gratta e parcheggia” olandese è davvero caro. Se invece, parcheggiate senza pagare la tariffa, la macchina verrà bloccata dagli addetti.

Per sbloccarla, oltre a dover sborsare soldi, occorre attendere 24 ore. In caso contrario, viene rimossa e per ritirarla, non vi basterà un mese di lavoro. Attenzione anche se decidete di muovervi coi mezzi pubblici. Munitevi di biglietto, se non volete incorrere in multe da oltre 50 euro. Vietato bere alcolici in giro per la città, se acquistati nei pub, devono essere consumati all’interno del locale.

Niente caos di notte nel centro di Amsterdam, dove in ogni caso, la gente del posto devo riposare per andare al lavoro il giorno dopo.I minorenni non possono entrare nei locali dove vengono vendute droghe leggere. Le droghe pesanti invece, sono proibite. Tuttavia, alcuni malintenzionati del posto, si divertono a vendere detersivi e zucchero spacciandola per polvere bianca.

Vietato fotografare le ragazze che praticano il mestiere più antico del mondo, nel quartiere a luci rosse. Potreste imbattervi in una colluttazione!! Infine, è vietato espletare i propri bisogni fisiologici per strada, se non volete incappare in una multa di poco meno di 50 euro.

Dove alloggiare

Amsterdam offre diverse soluzioni di alloggio per i turisti. Le più economiche sono gli ostelli per la gioventù, i Bed and Breakfast e i campeggi, ma c’è anche una vasta scelta di hotel di ogni categoria. Inoltre molto diffuse sono le case galleggianti e gli appartamenti sui canali. Le case galleggianti, o House boat, sono vecchie imbarcazioni che furono costruite per navigare in acque movimentate ma successivamente vennero modificate e rese stabili e accoglienti per i vari turisti che desiderano provare la sensazione di vivere sull’acqua.

Ad Amsterdam ci sono 350 alberghi, di cui la maggior parte situati vicino a fermate di bus e metrò. Numerosi alberghi di lusso sono situati in palazzi storici del centro che custodiscono la storia di Amsterdam. Fuori dal centro, gli alberghi si trovano nella zona sud della città, ma prima di prenotare è sempre meglio informarsi sulla posizione dell’albergo. La città organizza spesso fiere internazionali e concerti, e nel periodo estivo e natalizio si riempie di turisti, per questi motivi è sempre conveniente prenotare con lungo anticipo.

Ma se non doveste fare in tempo a prenotare, o la vostra voglia di avventura è sempre maggiore e quindi decidete di partire “alla cieca”, allora potete rivolgervi al VVV Amsterdam Tourist Office, che vi aiuterà a trovare una sistemazione alberghiera per lo stesso giorno o per quelli successivi e inoltre può fornirvi anche guide, cartine e prenotazioni di escursioni, biglietti per musei, trasporti e gite varie. E ora, a voi la scelta.

Cosa Vedere a Oslo

In questa guida vi porterò in un bellissimo viaggio virtuale . Arriveremo in una città del Nord Europa: Oslo. Dopo una breve introduzione sulla storia della Capitale della Norvegia, faremo tappa nei principali monumenti da visitare a Oslo e nei dintorni, senza dimenticare le specialità culinarie.

Cenni storici

Oslo è la città più antica della Norvegia, oltre che capitale della stessa Nazione. Fu fondata nel 1049 per opera del Re Harald Hardrada. Nel XIV secolo, il Re Hakon V fece costruire una fortezza denominata “Akershus Festining”. La peste , nel 1348 decimò la popolazione di Oslo, tanto che l’intera Norvegia si unì con la Danimarca. Questo fece si che negli anni che vanno dal 1397 al 1624 , Oslo venne dimenticata. Tutto il commercio e gli affari norvegesi vennero concentrati sulla città di Copenhagen. Nel 1624 Oslo venne completamente incendiata .

Fu grazie al Re Christian IV che Oslo venne ricostruita e battezzata “Christiana”. Bisognerà attendere il 1814 per la rifioritura economica della città di Christiana che nel frattempo insieme a tutta l’intera Nazione della Norvegia, si unì alla Svezia. Nel 1905 le due nazioni si divisero e quindici anni più tardi , la città norvegese venne ribattezzata Oslo. Conobbe in seguito un periodo di declino economico dovuto alle conseguenze della prima guerra mondiale. Da sempre dichiarata “neutrale”, l’intera Norvegia , durante la seconda guerra mondiale, venne occupata dai tedeschi. Bisognerà attendere il dopoguerra per fare di Oslo una città economicamente ricca , grazie anche alla scoperta , nel Mare del Nord, di giacimenti di petrolio.

Oggi, Oslo oltre ad essere capitale della Norvegia, rientra tra le città, prime al mondo, per la sua vasta estensione. La popolazione stimata di Oslo è pari a poco più di 790mila abitanti. Una curiosità di Oslo, riguarda il Patrono della città. Intorno all’anno 1100 , un giovane di nome Halvard vide due uomini a bordo di una barca, che stavano tentando di far annegare una giovane donna.

Halvard che, accorse in suo aiuto, riuscì a salvarla, ma fu colpito al volto dai due balordi, con una freccia, fino all’ultimo colpo che gli fu fatale. Questo suo gesto, restò un grande sacrificio, tanto che fu santificato e subito dopo venne nominato Patrono della capitale Norvegia. Nell’attuale stemma di Oslo, si può infatti notare l’effigie di Halvard.

Eventi e manifestazioni

Anche nella città di Oslo, come in ogni città che si rispetti, vengono organizzati diversi eventi, diverse manifestazioni. Iniziamo questa breve carrellata dalla Festa Nazionale norvegese, che viene festeggiata il 17 maggio di ogni anno, ovvero il giorno della Costituzione. Questa è una delle feste più sentite da tutto il popolo norvegese. Protagonisti della festa sono : il popolo che indossa costumi popolari, antichi abiti tradizionali norvegesi, le bande musicali che con le loro musiche passano lungo le vie principali della città, e ancora gli alunni delle scuole che lungo la strada principale di Oslo, il Karl Johans Gate, sfilano fino a giungere il Palazzo Reale.

Una volta arrivati davanti al Palazzo, i bimbi vengono salutati dai sovrani. Una festa sentita da tutta la Norvegia, che viene festeggiata davvero con molta enfasi. Un altrro evento importante per i norvegesi è quello organizzato il 23 giugno di ogni anno.

La festa in questione è denominata “Vigilia di mezz’estate” ed è un grande evento che viene organizzato nelle spiagge. Protagonisti in questo caso, sono i diversi e tradizionali falò che si accendono in spiaggia. Sempre d’estate , Oslo organizza altre manifestazioni, tali da rendere “viva” la città, sempre piena di turisti, e proporre loro, diverse scelte per trascorrere all’insegna del divertimento, il loro soggiorno a Oslo. Tra le molte proposte, segnaliamo “La festa dei Crostacei”, dove i protagonisti indiscussi sono i piatti culinari a base di crostacei.

Molti poi i Festival organizzati in ambito musicale e tra questi segnaliamo il Festival di Rock e Jazz, il Festival musicale Kalvoya, il Festival da musica da camera, dedicata alle musiche classiche, l’International Jazz Festival, e l’Ultima Contemporary Music Festival. Questi i principali eventi organizzati nella Capitale norvegese per i migliaia di turisti che ogni giorno affollano la città. Il “clou” del turismo comunque, è nel periodo estivo, dove l’unico inconveniente è l’aumento dei prezzi in ogni settore.

In giro per la città

Oslo è attorniata da tantissimi musei, chiese e monumenti. Iniziamo il nostro tour dalla strada principale della città: la Karl Joans Gate. Qui possiamo trovare numerosi negozi, tanti locali, ristoranti, pub , bar e molti artisti di strada. Al termine della Karl Joans Gate , trova posto il Palazzo Reale e possiamo visitare il Parlamento. Se ci incamminiamo verso il Porto, incontreremo la classica passeggiata denominata “Aker Brygge”, e un’altra fetta di commercio. Nella baia del porto possiamo ammirare la bellezza della fortezza Akershus. Si tratta di una costruzione che riporta indietro nel tempo fino al 1300.

All’interno della fortezza , trovano posto le prigioni sotteranee dei prigionieri, diverse sale adibite un tempo al ricevimento e la cappella. All’interno di quest’ultima le cripte di Re Olav V e di Re Hakon VII. Vicino alla fortezza, trovano spazio il Municipio costruito in mattoni rossi, e due torri con l’orologio. Per visitare i più bei musei del posto, dobbiamo spostarci nella Penisola di Bygday, raggiungibile in un quarto d’ora con un traghetto. Uno dei musei rinomati è il Museo Popolare.

Si tratta di un Museo aperto dov’è possibile rimanere folgorati dalla bellezza delle navi antiche di origine vichinga, e una particolare zattera ( il Kon-Tiri) di proprietà di Thor -Hederdahl. Altri musei degni di essere visitati, sono il Museo dello sci, il Museo delle Nave Fram, il Museo Folkloristico. Da visitare il Vigerland Park. Si tratta di un parco con annesso un laghetto e tante statue. Se volete trascorrere un pò di relax , nulla vi vieta di sdraiarvi sull’erba e respirare aria pulita. Per quanto riguarda le Chiese, non mancate di visitare la Cattedrale Domkirke, la più importante della Capitale norvegese. Queste sono le principali strutture da visitare in un soggiorno a Oslo. Nel prossimo paragrafo, faremo invece delle gite in giro per tutta la Norvegia, arrivando addirittura a Capo Nord.

Escursioni

Molte le escursioni più o meno vicine a Oslo. Iniziamo il nostro giro , recandoci nella città di Bergen. Una zona particolare di Bergen, è rappresentata dal “Bryggen”, quartiere costituito da casette di legno sistemate una sopra l’altra. La zona in passato era passaggio di magazzini merci che arrivavano con le navi. Proprio dalla città di Bergen, partono le diverse escursioni con destinazione i fiordi. In questo viaggio virtuale, con il treno, possiamo raggiungere Flam, e da qui fare escursioni tra i fiordi.

Se amate la natura in ogni sua sfaccettatura, rimarrete davvero senza fiato. Nelle vicinanze troviamo anche una stazione sciistica, ma noi proseguiamo per Voss. Nella cittadina di Tromso, possiamo visitare la Cattedrale e goderci il paesaggio attorno. Se abbiamo più tempo a disposizione, possiamo organizzare una tappa nella città più a nord della Norvegia: Hammerfest.

Da qui, si può raggiungere CapoNord e visitare l’isola Mageroya. Per arrivare all’isola, occorre immettersi in un tunnel sottomarino per la bellezza di 6 km. L’isola è costituita da villaggi di pescatori, e da campeggi. Un’attrazione da non perdere è sicuramente il Nordkapp. Dopo aver pagato una cifra “salata per l’ingresso , potete visitare negozi, ristoranti, pub , bar e cinema.

Da qui , si può ammirare , tempo permettendo, lo spettacolo unico di vedere il sole a mezzanotte. Questo è un veloce tour nelle principali città della Norvegia. Sicuramente, non riuscirete a visitare tutto, ma vi resterà il pretesto per poter tornare presto a Oslo e proseguire le nostre gite. Il tutto ci permetterà di immortalare con la videocamera o la digitale, dei video e delle immagini che ci ricorderanno dei momenti magici, trascorsi lontano dal lavoro, lontano da casa , lontano dai problemi e liberi dalla routine quotidiana.

Prodotti tipici

La risorsa principale di tutta la Norvegia è il mare! Basti pensare che tutta la costa compresi i fiordi misura 57mila chilometri. Questo permette all’intera nazione di praticare una pesca di circa 3 tonnellate annue. Se continuiamo a parlare di numeri, possiamo dire che i pescherecci presenti sono circa 10mila. La Norvegia esporta il pesce in tutta l’Europa, con oltre 2mila prodotti diversi tra loro. La pesca e il suo commercio dà lavoro a circa 30mila persone suddivise tra le diverse attività.

Sicuramente, il salmone norvegese, è il prodotto tipico per eccellenza, il quanto costituisce una grande risorsa economica. Ma oltre al salmone norvegese, ci sono altri tipi di pesce, tra cui lo skrei, un tipo di merluzzo. Questa specie di pesce viene pescato nel Nord della Norvegia. Altri pesci sono il merluzzo atlantico, l’ippoglosso, la rana pescatrice. E poi, sgombri, aringhe, gamberoni, coregoni, granchi.

Tutte le varietà di pesce norvegese vengono esportati sottoforma di prodotti freschi, affumicati e surgelati, e ancora sottoforma di prodotti ittici impanati, marinati o in scatola. Se escludiamo il pesce, altri piatti norvegesi sono: la carne in rotolo e le zuppe. Molto utilizzate anche le patate per la preparazione di diversi piatti tra cui il “lefse di patate”. Per preparlo, occorre per prima cosa far bollire tre tazze di acqua e 1/3 di latte preferibilmente intero, una tazza di metà latte e metà panna e mezza tazza di margarina. In una ciotola mettete il composto liquido ottenuto insieme a 4 cucchiai di zucchero , tre di acqua calda e lavorate il tutto.

Conservate in frigorifero per circa 10 ore. Poi occorre impastare le lefse. Per farlo, bisogna lavorare una tazza di farina, due di preparato di patate, aggiustate, se occorre di farina. Otterrete un impasto che stenderete su una teglia imburrata. Tagliate la sfoglia con appositi stampini per creare i “lefse” e infornate a 200° fino a che i lefse, risultino dorati. Queste sono le principali risorse economiche di tutta la Norvegia.

Consigli utili per soggiornarvi
Di seguito una serie di consigli utili da seguire, se avete scelto come meta per le vostre vacanze, la città di Oslo. Da sottolineare come prima cosa che i prezzi sono davvero alle stelle, soprattutto nel periodo “clou” del turismo, ovvero durante l’estate.

I prezzi sono alti, un pò in ogni settore. Una vacanza ad Oslo, con alcune precauzioni e dritte, possono farla tutti, anche chi pensa di non farcela economicamente. Infondo, qual’è la località turistica dove non aumentano i prezzi cosidetta” alta stagione”. Piuttosto di un hotel, potete prendere in affitto appartamenti da privati o piccole pensioni. Sono ben tenute , comode e nessuno vi disturberà. In questo caso, potete recarvi nei supermercati della città per fare la spesa. Sicuramente, anche una cena fuori ci può stare, per assaporare i prodotti tipici della Norvegia.

Se avete intenzione di trascorrere una vacanza “culturale” in giro per musei, procuratevi la “Oslo Card”. Si tratta di uno speciale “pass”, di un abbonamento a buon prezzo che vi permette di visitare i diversi musei e di poter utilizzare quotidianamente, tutti i mezzi di trasporto. Nella stagione invernale, la temperatura non supera mai gli zero gradi. Oslo è una città piuttosto piovosa ma la primavera è la stagione con meno precipitazioni. Tuttavia , durante il vostro soggiorno a Oslo, non dimenticatevi di mettere in valigia impermeabili, ombrelli e maglioni di lana.

Se amate fare i pic nic, fateli, ma solo nelle aree attrezzate e in ogni caso, in qualsiasi posto vi troviate, rispettare la natura. Se volete spostarvi in macchina, potete noleggiarla , ma è bene sapere che i limiti di velocità sono ridotti rispetto a quelli in vigore nel nostro Paese. Molti posti però possono essere raggiunti solo a piedi. Per questo, meglio affidarsi ad una buona guida, che vi porterà in siti davvero meravigliosi. Una curiosità che riguarda CapoNord. Il punto più a nord è Knivskjelodden, e non Capo Nord, come molto credono. Knivskjelodden dista 9 km da Capo Nord e ci si può arrivare solo a piedi.

Occorre posteggiare l’auto a CapoNord e camminare per circa 5 ore prima di giungere a destinazione. Se, infine volete comprare dei souvenirs, sono molti i negozietti dove potete sbizzarrirvi ad acquistare simpatici troll originali. Per ricordare la vostra vacanza, potete acquistare anche capi di abbigliamento quali maglioni di lana. Se invece, volete assaporare il gusto culinario norvegese anche quando sarete tornati in Italia, acquistate del buon salmone norvegese.

Cosa Vedere a Montecarlo

In questa guida vi porto in una delle città più belle: Montecarlo. Visiteremo virtualmente i momumenti più belli e passeggeremo per le vie della città vecchia tra negozietti e passeggiate sul mare, senza dimenticare le ricchezze costituite dal patrimonio e dall’arte.

Cenni sulla città

Montecarlo è una delle città più prestigiose del Principato di Monaco, una città stato indipendente. La città di Montecarlo prende il nome dal principe Carlo III di Monaco , ma solo dal 1866. Fino ad allora infatti, il Principato di Monaco era sotto la protezione del Regno di Sardegna. Montecarlo è famoso per le sue bellezze tra monumenti, spiagge, casino, parchi, circuito della Formula uno. Ospita ogni anno. oltre al Gran Premio di Formula Uno, nel Circuito di Montercarlo, anche incontri di pugilato, sfilate di moda e altre mondanità. Gli abitanti del posto si chiamano monegaschi, la lingua ufficiale è il francese, ma sono in tanti a parlare l’italiano e lo capiscono quasi tutti. Montercarlo è conosciuta come la capitale del Principato di Monaco, ma ufficialmente la capitale è Monaco-Ville. Il Principato di Monaco, come abbiamo detto, è uno stato indipendente e sovrano e dal 1993 fa parte dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.

Quando si parla di Montecarlo, è praticamente impossibile non menzionare Monaco. Ecco perchè, in questa guida, troverete anche notizie sulla piccola città monegasca, costituita da 195 ettari, di cui 31 interamente occupati dal mare. Sono ben 32 mila gli abitanti che rappresentano 150 nazionalità diverse. Segnaliamo le presenze dei francesi per 10 mila abitanti, 6400 invece sono gli italiani e 7 mila i monegaschi. Montecarlo è una delle mete preferite dai personaggi famosi di tutto il mondo, che facilmente si incontrano per le vie della città.

Patrimonio architettonico

Risulta essere considerato sicuramente un patrimonio architettonico della città di Montecarlo, il famoso e celebre Casinò di Montecarlo. Fu costruito nel lontano 1878 dall’architetto dell’opera di Paris, Charles Garnier. Dispone di un atrio con pavimento in marmo, circondato da 28 colonne ioniche in pietra onice. Da qui, si accede alla Sala dell’Opera, conosciuta con il nome di “Salle Garnier”. Nel 1883, viene inaugurata la Chiesa Saint-Charles. Una chiesa costruita in stile rinascimentale francese, e con un campanile di 30 metri.

Nel 1864 fu inaugurata uno degli alberghi che rimarrà il più lussuoso nei tempi. Con il passare degli anni ha avuto diverse trasformazioni, rimanendo l’hotel più prestigioso di Montecarlo. Uno stile Belle Epoque lo si può ammirare visitando l’Hotel Ermitage, risalente al 1990. E’ costituito dalle colonne di marmo rosa mentre il soffitto è composto da affreschi che si ispirano al Grand Trianon di Luigi XIV e al Jardin d’Hiver, un progetto di Gustav Eiffel. Un altro gioiellino di Montecarlo, è il nuovo Museo Nazionale, ospitato presso le grandiose sale di Villa Sauber, edificata da Charles Garnier, verso la fine del XIX secolo.

Il patrimonio architettonico più ricco di Monaco è sicuramente il Palazzo del Principe, sorto dove nel lontano 1215 fu costruita una fortezza ad opera dei Genovesi. Il Palazzo dei Principe, rappresenta una tradizione secolare. A disposizione dei turisti, un’audioguida disponibile in ben 11 guide. Una bellezza unica che permette di ammirare i grandi appartamenti del Principe, dalla sua galleria all’italiana al Cortile d’onore, dal salone Luigi XV alla Sala del Trono. Di fronte al “Caffè de Paris” uno dei più lussuosi locali, sorge il Casino Centrale della città ovvero il Casino di Montecarlo, considerato un vero gioiello dell’arte della Bella Epoque. Una vasta gamma di giochi, per tutti gli appassionati. Il Casino di Montecarlo è considerato , uno dei più prestigiosi e più completa di tutta l’Europa.

Stile neoromano si può ammirare alla Cattedrale, costruita in pietre bianche, nel periodo del Regno del Principe Carlo III, fra il 1875 e il 1884. Un’altra ricchezza di Monaco è il Museo Oceanografico, fondato dal Principe Alberto I e inaugurato nel 1910 dallo stesso fondatore. Il Museo fu portato a termine dopo ben undici anni di lavoro e furono utilizzate circa centomila tonnellate di pietre da taglio di La Turbie. L’acquario è sistemato al piano sottoraneo ed è una rara bellezza,in quanto ospita diverse varietà e specie davvero uniche. Possibilità di assistere ad uno spettacolo entusiasmante dal titolo “Laguna degli squali”. Un altro ricco patrimonio architettonico costruito agli inizi del XVIII secolo, è il Fort Antoine. Nel 1944 però fu distrutto , ma nove anni più tardi, fu riedificato per volontà del Principe Ranieri III.

Oggi, questa antica fortezza ospita un teatro all’aperto. Un’altra opera monumentale degna di essere nota , è il Percorso delle Sculture, che sorge nel quartiere di Fontvielle e che permette ai tanti turisti in visita di conoscere appunto opere monumentali. Possono essere racchiuse in queste opere , capolavori dei più grandi artisti contemporanei. Si va , giusto per citarne un paio, da “Adam et Eve” di Botero , a “Le Poing” di Cèsar. Da visitare anche una multivisione ( simile ad un prodotto cinematrografico), che propone la cronaca dei Principi e delle Principesse della cittadina. E’ possibile scegliere la traduzione tra le otto lingue a disposizione. Il Museo della Cappella della visitazione è dedicato esclusivamente allo stile barocco risalente al periodo dal 17* secolo.

All’interno della Cappella , una grande collezione di opere d’arte sacre di Barbara Piasecka Johnson, capolavori di Rubens, Ribera e dei più bravi maestri del periodo di barocco italiano. Presso il Museo del Cinema si possono visionare molte locandine originali di film in onore di Montecarlo. Sicuramente, il Museo dei Ricordi Napoleonici e collezione degli archivi storici del fucile, è un’altra tappa per i turisti di Montecarlo -Monaco. Si tratta di un museo che evoca il passato del Principato di Monaco. Si possono infatti ammirare una grande , ricca e “gelosa” collezione, di oltre mille oggetti e documenti che risalgono al periodo del Primo Impero. Anche in questo caso, per i turisti è disponibile un’audioguida , che prevede una scelta gratuita tra undici lingue.

Il verde

Tantissime passeggiate, non solo lungomare, ma anche in mezzo al verde. Tanti i paradisiverdi di una bellezza davvero unica. E’ il caso del Giardino Giapponese, che si estende su una superficie di circa 7mila metri quadrati, che è stato costruito seguendo attentamente lo stile dell’arte nipponica. All’interno di questo giardino, si possono ammirare composizioni di pietra, acqua e vegetazione. Un altro spazio verde è posto proprio di fronte al Casino ed è costituito da giardini dove sui prati vengono rappresentati composizioni floreali , curati in ogni minimo dettaglio e omaggiati anche di graziosi zampilli d’acqua, che rende tutto davvero magico.

Una passeggiata tranquilla la si può fare sicuramente nel Quartiere del Larvotto, dove sorge la celebre “Champions Promenade”, ovvero la passeggiata dei campioni. Si tratta di un percorso a piedi, che rende omaggio ai più grandi giocatori di calcio di tutto il mondo. Campioni del calibro di Roberto Baggio, Diego Armando Maradona, per passare ad Andry Shevchenko, Just Fontaine e Pavel Nedved, hanno impresso l’impronta del proprio piede all’interno della Promenade del calcio. Spazi verdi anche a Monaco.

I Giardini più antichi risalgono al 1830 e sono i Giardini Saint Martin e Sainte Barbe. Sono situati ai lati del Museo oceonografico. Una “promenade” tranquilla vi aspetta al Roseto Princesse, costituito da ben 4mila piante di rose, ma non si tratta dei rose dello stesso ramo, bensì di oltre 400 varietà. Uno spettacolo unico che vi lascerà a bocca aperta. Proseguendo la passeggiata si arriva al Parco Paesaggistico di Fontveille, che si estende su una superficie di 4 ettari.

Qui, si possono ammirare diverse varietà di specie vegetali di tutto il mondo. Un parco destinato a bambini di ogni età , è il Parco Princesse Antoniette, originarimente creato per salvaguardare la coltura degli ulivi nel Principato di Monaco. Oggi invece, tutti i bambini possono giocare nelle aree specifiche di gioco, con possibilità di cimentarsi in partite di minigolf oppure in partitelle di calcio , rispettivamente presso il minigolf e il ministadio.

Escursioni brevi

In questa parte di guida, vi voglio portare nelle classiche gite fuori-porta. Escursioni di pochi km , da fare anche in giornata. La Costa Azzurra è semplicemente magnifica, non basta sicuramente una giornata per visitare un sito, ma sarà certamente il pretesto per una prossima vacanza. Le destinazioni in cui vi accompagnerò sono ricche di riferimenti storici e di bellezze uniche.

Da Montecarlo potete spostarvi a piedi, verso Cap d’Ail. La cittadina è facilmente raggiungibile seguendo determinati cartelli che ritraggono la flora mediterranea. Un altro sentiero particolare è il Cap Martin, sentiero dal sapore pittoresco. A soli 3 km potete recarvi a Beausoleil, piccola e ridente cittadina che offre un panorama spettacolore sull’Italia, Cap Martin e naturalmente sul Principato di Monaco. A 6 km , vi attende una piccola cittadina, anticamente in territorio monegasco, chiamato Roquebrune-Village.

Si tratta di una città medioevale d’arte, il cui unico monumento davvero degno di essere visitato è il Castello che risale al X secolo. Ha il sapore dell’arte romana, invece La Turbie, una città facente parte della Contea di Nizza. Panorama mozzafiato se vi recate a soli 10 km da Montercarlo. Siamo a Eze-Village, una città arroccata su uno sperone roccioso. Alla stessa distanza chilometrica, potete recarvi nella ridente e conosciuta città di Menton, famosa per i suoi meravigliosi giardini e per le sue opere d’arte.

La Villa Maria Serena, Fontana Rosa, il Palais Carnolès, sono solo alcune delle tappe che vale davvero la pena di visitare, se decidete di passare una giornata a Menton, dove tra l’altro si parla e comunque tutti capiscono, la lingua italiana. A 11 km, possiamo invece recarci a Beaulieur-sur-Mer, ricca cittadina e bellezze rare da visitare, che fa della città una meraviglia della Belle Epoque. Del patrimonio architettonico fanno parte, il Casino, il Palais des Anglais, Villa Kerylos, il Bristol, la Rotonde.

Saint-Jean-Cap-Ferrat dista invece 13 km da Montecarlo, ed è ideale per le “promenade”, e quindi per chi ama passeggiare a piedi. Basta proseguire ancora un solo chilometro , per arrivare a Villefranche-Sur-Mer, magnifica cittadina con un fascino invidiabile. Da visitare la cittadella Saint-Elme, che sorge sopra al mare della Cappella Saint-Pierre. Nizza dista 18 km e offre numerose possibilità di divertimento e di cultura. La Promenade des Anglais, è sicuramente la più famosa passeggiata della città vecchia. Tanti i capolavori che vale la pena di visitare. Solo per citarne alcuni il Museo Matisse, il Museo d’arte Moderno e le Arene Romane di Cimiez. A 780 km di altitudine , un altro villaggio arroccato, e considerato il più elevato villaggio litoraneo di tutta l’Europa che prende il nome di Saint-Agnes.

Escursioni lunghe

Ecco ora qualche “dritta” per le escursioni un pò più lontanucce da Montecarlo. A circa 30 km , potete visitare un piccolo borgo dal sapore medioevale: Haut de Cagnes. Domina in maniera impeccabile sulla citta di Cagnes-Sur-Mer e si può visitare il simbolo del borgo, ovvero un Castello Museo Grimaldi, del XIV secolo e il Museo Renoir. Un’altra cittadina arroccata è Vence, a 40 km di distanza. Ricchezze del posto, sono sicuramente la Cappella del Rosario, il Castello Notre Dame des fleurs, e il Museo del Profumo e del liquore.

Vicinissima è Saint Paul de Vence, città artisticamente ricca con le sue circa 9 mila opere d’arte contemporanea, che si possono ammirare alla Fondazione Maeght. Una città invece che ricorda in tutto e per tutto il vecchio stile provenzale è Antibes. Monumenti da visitare sono sicuramente il Porto e le mura di Vaubon, il Museo Picasso e la Torre quadrata. Biot si trova invece a 42 km da Montecarlo ed è famosa per i suoi stimati laboratori di vetreria artigianale.

Anche il grande artista Fernand Lèger ha lasciato la sua “impronta” nel museo che sorge nella piccola Biot. Ancora qualche chilometro e arriverete a Cannes, grande città con numerose ricchezze, famosa per la celebre Croisette e per la celebrazione del rinomato Festival del cinema. Da Cannes, con un battello è possibile andare alle isole Lèrins: l’isola Saint Honorat e l’isola Saint Marguerite.

Nella prima si può ammirare il monastero in tutta la sua bellezza, mentre nella seconda è il Fort Royal a ricevere i suoi turisti per conoscere il luogo dove fu impriogionata la Maschera di ferro. Famosa per i suoi laboratori di produzione di ceramica e vasellame, è la graziosa cittadina di Vallauris ( a 51 km da Montecarlo), dove risiede anche il Museo Nazionale Picasso. A 56 km non potete dimenticarvi di visitare la città più profumata di tutta la Costa: Grasse. Definita la capitale del profumo, è famosa per i suoi laboratori di profumi. A 70 km invece, ad un’altitudine di 758 metri, possiamo visitare Gorges di Loup, con una vista panoramica davvero unica.

Se vogliamo fare più strada , a 100 km , raggiungiamo Gorges du Verdon, e le sue falesie calcaree stupende. Monumenti si possono ammirare a Valle della Roya Bèvera, a circa 40 km, mentre alla Valle delle Meraviglie a 50 km vi potete recare se siete amanti del verde e delle passeggiate. Troverete sicuramentae un’oasi da sogno. A pochi chilometri da qui, c’è la Valle della Vesubie, dove si possono ammirare bellezze uniche che girano intorno all’arte, alla cultura, senza trascurare il divertimento. Tante destinazioni per tante escursioni da favola durante la vostra permanenza.

Cosa Vedere in Turchia e Quando Andare

Punto di incontro fra Europa e Asia, terra dalla storia antichissima e dalla cultura composita, ricca di città nelle quali modernità e tradizione si fondono e di paesaggi naturali unici, la Turchia è un paese che vale la pena conoscere a fondo. Una breve guida per cominciare ad avvicinarsi alle molteplici realtà presenti in questa terra stupenda.

Per capire la cultura e la complessa storia di un paese come la Turchia, possono essere utili innanzitutto alcuni cenni sulle sue caratteristiche fisiche e morfologiche.
La Turchia ha un territorio particolarmente esteso, con una lunghezza di 1.660 km e una larghezza di 550 km. Si estende per il 97% del proprio territorio in Asia e per il restante 3% (che coincide con la regione chiamata “Tracia”) in Europa, ma è considerata per molti aspetti come parte integrante del continente europeo.

Informazioni generali

Per quanto riguarda la popolazione, i Turchi costituiscono all’incirca il 90% degli abitanti della Turchia, paese abitato da numerose minoranze etniche come gli Armeni, i Curdi, gli Arabi, i Greci. Importante è evitare di assimilare i Turchi agli Arabi: si tratta di due gruppi etnici diversi ed entrambi tengono molto a rendere nota questa differenza.

Al contrario di ciò che spesso si può pensare, non tutti i turchi hanno capelli e occhi nerissimi: molti di loro sono biondi e hanno gli occhi chiari. I Turchi sono decisamente aperti e cordiali nei confronti dei turisti e degli stranieri in generale, la regola che viene seguita in ristorante, alberghi e posti pubblici di vario genere è quella della cortesia nei confronti dell’ospite: i turchi cercano sempre di chiacchierare, entrando in contatto con persone provenienti da altri paesi e rappresentanti altre culture, sforzandosi il più possibile per superare le barriere linguistiche.

La popolazione turca è per tradizione composta da pastori ed agricoltori, anche se in ognuno è presente in modo molto forte la vocazione al commercio, alla compravendita e alla contrattazione.
In Turchia c’è un diffuso e forte rispetto per i militari: chiunque porti una divisa è tenuto in grande considerazione, in relazione all’importanza e al potere che l’esercito ha sempre rivestito in questo paese.

Molto radicato è anche il senso della famiglia, dell’appartenenza a clan e sottoclan all’interno dei quali si ha una forte compattezza e si condividono i momenti di svago, di festa e di riposo.
Moltissimi Turchi sono emigrati all’estero per lavorare, soprattutto in Belgio, Germania, Svizzera, Olanda, Svezia, Australia. Questi emigranti mettono solitamente da parte un gruzzoletto all’estero, per essere poi in grado di ritornare in patria ed iniziare un’attività per conto proprio.

Storia

L’attuale Turchia è costituita da una mescolanza di popolazioni che nelle epoche precedenti hanno dominato o hanno avuto un ruolo di primaria importanza. In Turchia, ed in particolare in Anatolia, vengono fondate, nel sesto millennio a.c., alcune tra le più antiche città del mondo. Con Alessandro Magno l’Anatolia, crogiolo di razze e popolazioni eterogenee, entra nella sfera culturale greco-ellenistica.

L’impero bizantino dura più di 1000 anni e Costantinopoli si trasforma in una città ricca, importante ed estremamente potente. Emergono successivamente i Turchi Selgiuchidi, soppiantati poi dai Turchi Ottomani. L’impero Ottomano dura 5 secoli, raggiungendo una vastità territoriale mai vista prima, per poi essere sconfitto definitivamente nella I guerra mondiale.

Nel 1919 inizia la guerra d’indipendenza, guidata da Mustafa Kemal, che nel 1923 proclama la Repubblica Turca, con capitale Ankara. Kemal si occuperà di una laicizzazione ed occidentalizzazione del paese, abolendo la poligamia, concedendo il diritto di voto alle donne, introducendo l’alfabeto latino a sostituzione di quello arabo e cancellando ogni segno legato alla religione islamica dalla vita pubblica e statale.

La lingua ufficiale della Turchia è il turco, anche se, essendo presenti una serie di minoranze etniche, all’interno di queste ultime, soprattutto in situazioni familiari ed informali sono parlate altre lingue minoritarie (armeno, arabo, greco ecc.). Il turco appartiene alla famiglia linguistica uralo-altaica, dopo essere stato riprodotto per secoli attraverso l’alfabeto arabo, viene scritto a partire dal 1923 in caratteri latini, per esigenze di modernizzazione ed occidentalizzazione, ma anche perché l’alfabeto latino riproduce in modo più chiaro le caratteristiche fonetiche della lingua turca, ricca di vocali a differenza di quella araba.

Cucina

La cucina turca è considerata, da esperti e non, una fra le migliori al mondo.
I Turchi stessi sono estremamente orgogliosi della propria cucina, considerata ricchissima, speciale ed appetitosa.

La gastronomia di questo paese è infatti tra le più varie e raffinate di tutto il Mediterraneo e non teme la concorrenza delle migliori cucine d’Europa. Ricchissima di spezie e aromi, profumata e invitante, la cucina turca offre moltissime specialità a base di carne (in particolare montone ed agnello) ma anche piatti a base di verdura. Questo mix di ingredienti la rende eccezionale per equilibrio e per originalità.

L’incontro tra cucina mediterranea ed asiatica si può osservare nell’accostamento di pregiato olio di oliva (tipicamente europeo) e spezie di vario genere (tipicamente asiatiche).Fondamentale è la freschezza degli ingredienti: verdure, carne e pesce in particolare sono sempre puliti, profumati ed estremamente invitanti.
I piatti sono buoni ed il servizio cortese e attento, sia che ci troviamo nei ristoranti di lusso con spettacoli musicali e danzanti, sia che ci rechiamo in un piccolo locale frequentato soprattutto da lavoratori del posto.

I prezzi variano quindi moltissimo a seconda del tipo di esercizio all’interno del quale ci troviamo: è possibile mangiare con 3 euro nei locali più semplici e spendere fino a 50-100 euro nei luoghi più lussuosi. In alcuni ristoranti non è presente menu, ma si segue il costume per cui il cliente da un occhiata in cucina e indica ciò che più lo attrae e che vorrebbe assaggiare.

Anche per la strada è possibile degustare cibi prelibati e ottimi, come spiedini, polpette o fritture di vario genere, dal costo veramente basso.

Città e luoghi da visitare

Parliamo innanzitutto di Istanbul, maggior città della Turchia e capoluogo dell’omonima provincia. La storia millenaria di questa città, prima chiamata Bisanzio e poi Costantinopoli, centro propulsore dei vari regni e domini che si sono susseguiti nell’area centro asiatica ma anche europea, ne fa un luogo unico per cultura, tradizioni e storia.
Tra i luoghi di interesse prettamente turistico, abbiamo un’infinita serie di chiese ed ex chiese (Hagia Sophia, Basilica di San Polieucto, Theotokos Pammacaristos, Chiesa dei Santi Sergio e Bacco, Hagia Hereine), di moschee (Laleli camii, Sehzade camii, Yeni camii), palazzi (Aynalıkavak, Dolmabahçe, Beylerbeyi, Küçüksu) musei (Museo Archeologico, Museo Ataturk, Museo Militare, Museo dei Tappeti, Museo di Arte Turca e Islamica, Museo Navale).
Molto pittoresca la Galata, l’antica colonia genovese sul corno d’oro, dalla quale prende il nome la squadta di calcio del Galatasaray. Bello da visitare il Fener, uno dei quartieri in cui più si è conservata la vecchia Istanbul. Impossibile perdersi, inoltre, la visita all’antico rito turco dell’hammam, in uno dei numerosissimi bagni turchi della città.

Ankara, posta sull’Altopiano Anatolico, è la capitale della Turchia e seconda città turca per grandezza, dopo Istanbul. E’ situata su di una collina, la quale è sovrastata dalle rovine dell’antica cittadella. Sono presenti in questa città alcuni monumenti greco-romani e bizantini, il più famoso è il tempio di Roma e di Augusto.

Ankara è un centro di importanza industriale e commerciale, crocevia del commercio e del sistema autostradale e ferroviario turco. Dopo essere diventata capitale, Ankara è stata suddivisa in due parti: la parte vecchia e quella nuova. La prima si caratterizza per edifici che testimoniano la storia bizantina, romana e turca della città e per le vie particolarmente strette e tortuose. La parte nuova è chiaramente più moderna, ricca di hotel, negozi, centri commerciali, teatri, strade ampie, uffici, ambasciate.

Non sono da dimenticare le coste della Turchia, che è circondata dal mare su tre lati: il Mar Nero nel nord, il Mediterraneo a sud e l’Egeo ad ovest. Il Mar di Marmara è poi un mare interno presente nell’area nord-ovest del paese, fra il Bosforo e lo stretto dei Dardanelli. Nel mare della Turchia sono presenti ben 159 isole, la maggior parte delle quali non sono conosciute o non sono abitate.

Le spiagge più belle del paese sono considerate quelle sulle coste dell’Egeo, mare limpido, trasparente e pulito. Qui le spiagge sono circondate da uliveti e da boschetti di pini, è possibile pescare in piccoli porti oppure trascorrere una settimana di relax in uno dei numerosi villaggi turistici della zona. La costa che si affaccia sul Mar Nero è umida e sempreverde, caratterizzata da una vegetazione lussureggiante e da fiori colorati, soprattutto durante la primavera.

Quando Andare a Berlino e Cosa Vedere

Se vuoi fare una vacanza a Berlino con i tuoi amici o con la tua ragazza, leggi la nostra guida a come scegliere il viaggio a Berlino, quando visitarla, i posti da vedere come: Unter den Linden, Tiergarten, Museumsinsel, Nikolaiviertel, Fernsehturm, Kreuzberg, Kurfürstendamm, Schloss Charlottenburg, Friedrichshain. Inoltre scoprirai la sua gastronomia ed i periodi dell’anno più indicati per visitare la capitale della Germania.

Quando visitarla

Come tutte le metropoli internazionali, Berlino offre ai suoi visitatori una ricca offerta di eventi che coprono praticamente tutto l’anno. Una delle stagioni più propizie per una visita alla città è la Primavera, grazie al clima che torna mite e a molte manifestazioni importanti come l’International Tourismus-Börse, la più grande fiera europea dedicata al turismo o al Theatertreffen Berlin, un festival dedicato al teatro tedesco nel mondo. L’estate rappresenta sicuramente il momento ideale per recarsi a Berlino grazie ai numerosi concerti all’aperto (tra cui la celebre Love Parade) che richiamano appassionati da tutto il mondo. Per i più golosi obbligatoria una visita alla Berliner Gauklerfest, che si svolge ad Agosto nei pressi di Unter den Linden, fiera di specialità culinarie berlinesi.

La stagione autunnale è contrassegnata, a Berlino, da grandi eventi culturali come l’Internationale Funkausstlellung, fiera dell’high-tech, la Maratona di Berlino che si tiene a settembre per le strade della città e l’Art- Forum, cinque giorni di incontri tra i collezionisti d’arte moderna di tutta Europa. L’inverno, a causa del clima rigido con temperature spesso sotto lo zero, non è la stagione più indicata per un viaggio nella capitale tedesca. Se il freddo non vi spaventa approfittatene allora per festeggiare il Natale a Berlino, passeggiando nei tradizionali mercatini del Weihnachstmarkte e brindando all’anno nuovo sotto la Porta di Brandeburgo. Per gli amanti dei musei, alla fine di Gennaio, c’è la Lange Nacht der Museen, la lunga notte dei Musei che rimangono aperti al pubblico fin dopo la mezzanotte.

Storia

La storia di Berlino inizia intorno al 1200 quando sulle sponde del fiume Spree si formano due insediamenti, fra loro opposti: Berlino e Cölnn. Soltanto nel 1432 queste due entità formalizzeranno la loro unione territoriale sotto la dinastia degli Hohenzollern, che riusciranno a reprimere le resistenze dei cittadini alla formazione dello Stadtschloss, facendo diventare Berlino-Cölnn capitale della Marca di Brandeburgo. Inizia un periodo di grande sviluppo demografico, favorito dalla diffusione del protestantesimo luterano, che terminerà solo con l’arrivo delle ondate di peste bubbonica tra la fine del 1500 e l’inizio del 1600 e con la terribile Guerra dei Trent’anni che devasta il Sacro Romano Impero dal 1618 al 1648.

Lo sviluppo riprese ancora una volta sotto l’insegna della dinastia degli Hohenzollern con Federico Guglielmo, detto il “Grande Elettore”, che portò la città ad uno sviluppo senza precedenti. Il suo successore, Federico III, trasformò la Marca di Brandeburgo in Regno di Prussia, assumendo il titolo di Re con il nome di Federico I di Prussia. Inizia così la storia di questo piccolo regno che, in breve tempo, riuscì a proporsi come punto di riferimento per tutti i regni della sfera germanica, sottraendoli all’influenza dell’Impero Austro-Ungarico. Con l’abile manovra politica del cancelliere Otto Von Bismarck, a partire dall’ultima metà del XIX sec., la Prussia riesce ad accentrare su di se tutti i territori della futura Germania, concretizzando il suo potere con la guerra Franco-Prussiana del 1870 che portò alla nascita dell’Impero Germanico con Berlino come capitale.

E’ l’inizio dell’egemonia tedesca sull’Europa Continentale ma anche dei fermenti che porteranno, nella prima metà del XX sec, alle due catastrofiche guerre mondiali. L’Impero Germanico piegato dalle pesanti sanzioni inflitte dalla Pace di Versailles, dopo il primo conflitto mondiale, riesce a risollevarsi con l’avvento del Terzo Reich di Adolf Hitler che riporta la Germania ai vertici delle potenze internazionali. Con l’immane tragedia della Seconda Guerra Mondiale, la Germania e con lei Berlino, verranno quasi completamente rase al suolo dai bombardamenti degli alleati. E’ l’inizio di una nuova vita per la Capitale, divisa nel 1945, dopo la Conferenza di Potsdam, in quattro settori: Berlino si trova così proiettata nel mezzo della guerra fredda che vede opporsi gli Stati Uniti d’America e l’URSS. Sono anni difficili, che portano ad uno sviluppo anomalo della città, condizionato fortemente dai due mondi in cui ruota la sua divisione. Il 1989, con la caduta del Muro di Berlino, segna la fine (sulla carta) dell’esistenza delle due Germanie e Berlino ottiene di nuovo la sua unità. Al giorno d’oggi Berlino si mostra agli occhi dei suoi visitatori come una metropoli a metà tra il Terzo Millennio e la pesante eredità delle assurde tragedie che l’hanno vista protagonista in questo secolo passato.

Cosa vedere

In questa città il turismo ha avuto un incremento a partire dalla riunificazione successiva alla caduta del muro (1989), che ha visto la fioritura di arte e cultura ad alti livelli. La città, il cui motto è “Parigi è sempre Parigi, Berlino non è mai Berlino”, è una metropoli iperattiva e in continua trasformazione (il linea con le maggiori capitali europee), simbolo di una Germania che dopo la guerra è rinata diventando oggi moderna ed avveneristica.

La struttura della città di Berlino, per come la vediamo oggi, è stata creata intorno agli anni 20 del XX sec. con l’integrazione di alcuni paesi che si estendevano al di fuori del suo centro storico. Se si arriva a Berlino con l’aereo si può ammirare dall’alto tutta la zona intorno, disseminata di boschi e laghi che la circondano lungo il suo perimetro. La città infatti è immersa nel verde, colore che la caratterizza anche al suo interno per la presenza di numerosi parchi, anche di notevoli dimensioni. 12 sono i distretti amministrativi che la compongono, alloro volta divisi in ben 95 quartieri. Naturalmente per scoprire le diverse anime di Berlino non occorrerà visitarli tutti quanti, ma concentrarsi su quelli più caratteristici e importanti. L’itinerario che vi proponiamo cercherà di guidarvi tra queste zone, partendo da quelle più centrali per arrivare a quelle più periferiche.

Unter den Linden
Non possiamo non iniziare il nostro viaggio dalla porta più famosa di Berlino, la Porta di Brandeburgo simbolo indiscusso della città. Questa struttura architettonica neoclassica fu realizzata nel 1795 dal genio di Carl Gotthard Langhans che si ispirò nel progettarla all’ingresso dell’Acropoli di Atene. A sormontare la Porta c’è la famosa statua della Quadriga di Joahann Gottfried Schadow, opera dalla storia travagliata, simbolo della Restaurazione del 1814 e della sconfitta di Napoleone. Dalla Porta di Brandeburgo ci inoltriamo così nella Unter den Linden, una delle vie più importanti della città disseminata di caffè, ristoranti, negozi.
Lungo questa strada possiamo incontrare anche la Humboldt Universitat, fondata nel 1810 da Wilhelm von Humboldt, dove hanno lavorato celebri personaggi come i fisici Max Planck e Albert Einstein, i filosofi Hegel e Fichte e dove si sono laureati i padri del comunismo Karl Marx e Friedrich Engels. Sempre nella zona di Unter den Linden possiamo dirigersi verso il Zeughaus, il Museo di Storia della Germania, ospitato all’interno di un antico arsenale di stampo barocco costruito nel 1706.

Tiergarten
Dopo aver visitato la zona di Unter den Linden possiamo arrivare a Tiergarten, antica riserva di caccia reale trasformata nel 1700 nel parco più vasto della città (200 ettari circa di superficie). E’ il posto preferito dai berlinesi per passare momenti di tranquillità, protetti dal caos cittadino. Accanto al parco si erge il Reichstag, il palazzo del parlamento tedesco, simbolo dell’unità nazionale ottenuta nel 1871. Divenne famoso, quando nel 1933, un incendio distrusse la sua sala principale, pretesto per Adolf Hitler di estromettere dal governo i comunisti. Tra il 1995 e il 1999 subì importanti lavori di ammodernamento per opera di Sir Norman Foster con l’aggiunta della cupola ellittica con galleria panoramica.
La zona di Tiergarten è importante soprattutto per la presenza di Potsdamer Platz, una delle piazze più rappresentative di tutta Berlino. La storia di questo luogo è emblematica per quella di tutta la città: punto di ritrovo per tutta l’Europa degli anni ’20, fu ridotta ad un cumulo di macerie con i bombardamenti del Secondo Conflitto Mondiale. Al giorno d’oggi Potsdamer Platz mostra la faccia più moderna di Berlino, con i suoi arditi grattacieli creati dal genio dei più grandi artisti come Renzo Piano, Hemult Jahn e Arata Isozaki. Obbligatoria una visita di notte di questa piazza per ammirare gli imponenti effetti visivi del Sony Center, sormontato da una cupola di vetro e acciaio che si estende per ben 4013 metri.

Museumsinsel
La zona dove chiamata Museumsinsel può, a ben titolo, considerarsi come il luogo più antico della città. Qui infatti sorse, nel 1237, l’insediamento di Cölnn delle cui tracce non rimane più nulla. Ora la zona è disseminata di musei, da cui il nome, tra questi possiamo citare il Pergamonmuseum dove si possono ammirare ricostruzioni di città antiche come quella di Babilonia e dove è presente, all’ingresso, l’imponente Altare di Pergamo ricostruito a partire dai fregi originali e l’Altes Museum, ospitato in un edificio dall’imponente struttura neoclassica progettata da Karl Friedrich Schinkel nel XIX sec, con un portico alto 87m e supportato da 18 colonne di stile ionico, contiene una vasta collezione di antichità greche e romane Nella zona dell’Isola dei Musei possiamo ammirare anche il Berliner Dom, la cattedrale della città dalla struttura neobarocca (con un imponente cupola rivestita di rame alta ben 98m) progettata da Julius Raschdorff e realizzata a cavallo tra il 1800 e il 1900.
All’interno dell’edificio trova ospitalità anche il mausoleo della famiglia più importante di Berlino, quella degli Hoenzollern.

Nikolaiviertel
Il piccolo quartiere di Nikolaiviertel è tra i più caratteristici di Berlino con le sue strette vie piene di negozi, ristoranti, cafè. La ristrutturazione di questa zona iniziata sul finire degli anni ’70 è stato un tentativo da parte del governo della Repubblica Democratica Tedesca di ricreare un villaggio medievale, tentativo dal risultato discutibile che comunque immerge il visitatore in un’atmosfera calma e pacata, ideale per le passeggiate e per mangiare nei numerosi ristoranti presenti.
Due gli edifici degni di nota: il primo è la chiesa parrocchiale di S. Nicholas, che emerge tra i palazzi con le sue due guglie a punta ricoperte di rame, diventata oggi un museo, il secondo invece è il Rotes Rathaus, il municipio di Berlino progettato da Hermann Friedrich Waesamann e realizzato sul finire del XIX sec. Caratteristici sono le sue mura tutte di colore rosso e il fregio continuo chiamato “Cronache di Pietra” che ritrae scene e personaggi della storia della Città.

Fernsehturm
Per poter ammirare tutta la bellezza di Berlino dall’alto non bisogna lasciarsi sfuggire l’occasione di salire sopra la Torre della Televisione che con i suoi 365m è una delle strutture più alte di tutta Europa. La particolarità della Fernsehturm sta nella piattaforma panoramica posta all’interno di una grande sfera di vetro e di acciaio che contiene anche un Caffè rotante, dove poter guardare tutta la città mentre si gustano i tipici piatti di Berlino.
Accanto alla Torre troviamo Marienkirche, chiesa dedicata alla Vergine, uno degli edifici più antichi della città.

Kreuzberg
La Berlino dei nostri giorni cerca di dimenticare il suo passato, ogni tanto però sbucano ricordi che è bene non cancellare per non ripetere gli errori commessi. Per poter aver un’idea di quello che era la Berlino divisa, possiamo recarci a Kreuzberg dove troveremo il Checkpoint Charlie, unico punto di passaggio per gli stranieri tra Berlino Est e Berlino Ovest tra il 1961 e il 1990. A testimonianza di quel triste periodo rimane una copia del gabbiotto originale del posto di blocco, oltre ad un vero e proprio museo, l’Haus am Checkpoint Charlie con una ricca collezione che riattraversa tutti gli anni della Guerra Fredda. Naturalmente l’atmosfera che si respira al giorno d’oggi intorno al Checkpoint è ben diversa, il turismo ha preso il sopravvento riempiendo, le vie accanto, di negozi di souvenir presi letteralmente d’assalto dai turisti ogni giorno.
Nella zona di Kreuzberg non troveremo solo il Checkpoint Charlie ma altri sono i luoghi che meritano un’accurata visita. Tra questi possiamo citare il Topographie des Terrors, una mostra sui crimini commessi dal Nazismo, il Judisches Museum dall’ardita architettura progettata dall’architetto polacco ebreo Daniel Libeskind che rimanda ad un complicato programma filosofico che ci mostra la storia della popolazione ebraica in Germania tra oggetti, fotografie, libri e la Anhalter Bahnhof, la più grande stazione ferroviaria di Berlino ora ridotta ad un rudere dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.

Kurfürstendamm
Una delle zone più vive di Berlino la troviamo lunga la via di Kurfürstendamm, cuore della ex Berlino Ovest, seconda oggi per importanza solo a Potsdamer Platz.
Qua troviamo i maggiori centri commerciali, i migliori hotel e alcune attrazioni degne di nota come lo Zoologischer Garten, lo Zoo di Berlino famoso in tutto il mondo e la Kaiser-Wilhelm-Gedächtnis-Kirche, simbolo delle distruzioni della guerra con il tetto devastato della torre centrale, unica superstite di quel 1943. Unita a questa c’è il campanile ottagonale, progettato da Egon Eiermann nel 1961, con all’interno l’imponente statua di Cristo di Karl Hemmeter.

Schloss Charlottenburg
Grande attrazione turistica di Berlino è il Schloss a Charlottenburg, antico insediamento inglobato nella città solo nel 1920. Il castello acquisì il nome di Charlottenburg in onore della regina Sophie Charlotte, moglie dell’elettore Federico III. Intorno allo Schloss nacque una zona residenziale tra le più ambite di tutta la città, che tutt’ora, anche dopo il caos del dopoguerra, ha mantenuto il suo carattere elegante e pittoresco.

Friedrichshain
Per concludere questa passeggiata tra le zone di Berlino non ci resta che recarci a Friedrichshain, dove potremmo ammirare i resti di quello che è considerato il vero simbolo della Città, il Muro (lungo nel suo periodo di “attività” ben 155km). In questa zona periferica infatti si trova la famosa East Side Gallery, una galleria a cielo aperto di artisti che hanno usato, come tela per le proprie opere, proprio una sezione del celebre Muro. I graffiti sono stati realizzati a partire dal 1990 da 118 artisti di 21 paesi diversi.

Gastronomia
Passiamo ora alla parte più golosa di questa guida, il mangiare a Berlino! La terra degli Hohenzollern non si può di certo considerare come la capitale della gastronomia tedesca, tuttavia i prodotti tipici capaci di saziare anche l’appetito più vorace ce ne sono a volontà. Non si può non partire dai Wurst, le famose salsicce che vengono insaporite con ricche salse come nella variante Currywurst dove tagliati a fette galleggiano letteralmente immersi in una salsa al curry, pomodoro e peperoncino.

Per gli appassionati della carne l’invito è quello di entrare in una delle tante macellerie berlinesi per poter assaggiare il Kasseler (carne salata ed essiccata servita con patate e senape piccante) o il tradizionale Stinco accompagnato questa volta dal Erbspuree, puré di piselli. Prodotto tipico per eccellenza della gastronomia berlinese è il pane, sfornato in tutte le varianti possibili come il Mehrkornbrotchen con cereali misti, il Semel con il latte, il Graubrot con la segale. Altrettanto facilmente potremmo trovare le Kartoffel che vengono servite anch’esse nei modi più vari, sia in accompagnamento con le carni sia da sole come nella Kartoffelsuppe, una gustosa zuppa di patate. Per smorzare la sete provocata da queste leccornie non c’è modo migliore, a Berlino, che bere un bel bicchiere di birra. Quello che non dovete aspettarvi è di trovare una grande varietà di questa bevanda, visto che i berlinesi bevono quasi esclusivamente la Pilsner, la classica bionda dal basso grado alcolico.

Se le doppio malto sono pressoché inesistenti, possiamo trovare invece le birre d’orzo come la Bock e la forte Maibock, versione speciale della precedente disponibile solo nel mese di maggio. Non dovrete sorprendervi se i berlinesi, ad accompagnare un bel piatto di carne di maiale, preferiranno uno shot di vodka di segale alla birra. Una bevanda particolare è invece la Berliner Weisse mit Schuss, essenzialmente una leggera birra di grano mischiata allo sciroppo di lamponi o a quello di asperula. Nel primo caso vi troverete di fronte un bicchiere pieno di un liquido rosso rubino, nel secondo invece ad uno con un liquido verde intenso. E’ una bevanda molto rinfrescante, adatta quindi soprattutto per i caldi mesi estivi.

Informazioni turistiche

Non ci resta che concludere questa guida con una serie di informazioni turistiche che vi potranno essere utile per organizzare il vostro viaggio a Berlino.
Come tutte le metropoli il modo migliore per muoversi a Berlino è quello di sfruttare i mezzi pubblici, in particolare la U-Bahn e la S-Bahn. Queste ultime sono le due reti metropolitane della città che si distinguono solo per il fatto che la prima viaggia quasi interamente sotto terra mentre la seconda è un treno vero e proprio, utilizzato dai pendolari per recarsi al lavoro. Le stazioni sia della U-Bahn che della S-Bahn sono molto numerose e ottimamente segnalate da inconfondibili insegne. I biglietti per le due reti sono i medesimi, convenienti soprattutto sottoforma di abbonamenti giornalieri o settimanali.