Hotel in Cina: albergo dedicato ai panda sul monte Emei

In Cina sorgerà il primo hotel dedicato al Panda, un animale importantissimo in Oriente che rappresenta l’amore e la serenità. Per tutti gli amanti degli animali e soprattutto del delizioso orso bianco e nero, nella provincia di Sichuan sul monte Emei aprirà il Panda Hotel, un albergo green che da maggio potrà ospitare turisti da tutto il mondo.

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Il fondatore dell’hotel ha detto che l’idea di aprire l’hotel dedicato al Panda nasce non solo dall’amore verso questo animale in via d’estinzione, ma anche per sensibilizzare la tutela dell’ambienta e soprattutto lo spirito del panda. In Cina infatti, il panda è un animale dai simbolismi più disparati; esso rappresenta l’amore, la natura, la serenità e la pace. Insomma tantissime sensazioni positive che meritavano un hotel a lui dedicato. Il Panda Hotel sorgerà sul monte Emei uno dei luoghi più importanti legati al taoismo e Patrimonio dell’Umanità Unesco.

L’albergo sarà interamente ispirato al panda, ogni stanza avrà immagini del dolce orsetto, il personale sarà vestito da panda e persino gli asciugamani e gli accessori da bagno avranno la forma del panda. Un luogo da non perdere per un soggiorno naturalistico in Cina.

Muri più famosi del mondo, viaggio da Berlino alla Cina

Muri più famosi del mondo, dove si trovano? Dall’Europa all’Asia troviamo muri antichi e moderni che sono ogni giorno meta di turisti, alcuni sono famosi, mentre altri sono da Guinness, alcuni sono pezzi di storia e altri raccontano di antiche battaglia, senza tante chiacchiere andiamo a scoprire i più belli da vedere.

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Tra i più celebri muri nel mondo troviamo il Muro di Berlino, che dal 13 agosto 1961 al 9 novembre 1989 ha diviso in due la Germania, mentre spostandoci a Gerusalemme c’è il Muro del Pianto, conosciuto anche come Muro Occidentale; restando in Europa troviamo un altro muro che ha diviso le persone, ossia quello di Belfast, che divide il territorio dei cattolici da quello dei protestanti.

In Gran Bretagna c’è anche il Vallo di Adriano, un’antica fortificazione in pietra fatta realizzare dall’imperatore Adriano nel II secolo, esso divideva la Britannia dalla Caledonia e ora fa parte del Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco; restando Oltremanica troviamo il muro di Conwy, nel nord del Galles, una costruzione medievale lunga poco più di un chilometro. In Turchia abbiamo le mura di Costantinopoli, una fortificazione militare d’epoca bizantina, mentre in Croazia sono famose le mura di Dubrovnik.

Concludiamo in nostro viaggio in Cina con la Grande Muraglia, lunga oltre 8 chilometri e dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

Parchi divertimento in Asia: viaggio dal Giappone alla Malesia

Paese che vai, parchi a tema che trovi. In Italia, così come nel resto del mondo, troviamo decine e decine di parchi di divertimento, mete ogni anno di milioni di visitatori. Per i viaggiatori più avventurosi, che amano varcare i confini dell’Europa, troviamo città in Asia che ospitano dei parchi a tema davvero belli, dove assolutamente bisogna far visita. Dal Giappone alla Malesia, passando per la Cina, troviamo dei posti dove si divertono grandi e bambini.

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In Giappone, a Tokyo, troviamo il Disneyland Park, il primo ad essere stato realizzato al di fuori degli Stati Uniti; qui troviamo diverse aree tematiche, che vanno da Fantasyland ad Adventureland, passando per Westernland, Tomorrowland, la città di Toon Town, il World Bazar e le spaventose Big Thunder Mountain.

Ad Hong Kong troviamo il parco marino Ocean Park, ricco di attrazioni come la funicolare Ocean Express o l’acquario degli squali Atoll Reef, senza dimenticare il Sea Jelly Spectacular; da una città moderna all’altra, Singapore, troviamo gli Universal Studios sull’isola di Sentosa, dove tra le tante aree tematiche si possono trovare quelle dedicate a Shrek e Madagascar.

In Cina, a Changzhou, c’è il Dinosaur Park, dove c’è un parco divertimenti, parco acquatico ed un museo con fossili di esemplari giganteschi; spostandoci in Malesia, nella capitale Kuala Lumpur, troviamo il Genting Highlands dove c’è davvero di tutto, persino la neve artificiale nello SnowWorld.

Harbin Ice Festival, stupende sculture nella città di ghiaccio in Cina

Harbin è sinonimo di ghiaccio. La città cinese è da anni il punto di riferimento per le sculture di ghiaccio. In questo angolo della Cina, si è rinnovato anche quest’anno l’appuntamento con l’International Ice and Snow Festival, inaugurato lo scorso 5 gennaio, il quale sarà protagonista per diverse settimane. La 29esima edizione della kermesse dedicata alle sculture di ghiaccio ha aperto i battenti al pubblico, che potrà girare fra edifici realizzati completamente di ghiaccio, rigorosamente illuminati da luci colorate.

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Quasi un milione di visitatori sono attesi anche quest’anno ad Harbin, che si trova nel nord della Cina, quasi ai confini con la Siberia. Il festival di ghiaccio di Harbin ha un ingresso a pagamento, con biglietto che costa 30 euro a persona, ed è suddivisa in 3 sezioni: Sun Island Park, Ice and Snow World, Zhaolin Park. Quasi un mese in cui questo posto sarà reso magico, quasi come nelle favole, perché uno spettacolo di ghiaccio così è davvero una cosa unica.

Per chi volesse un assaggio di quello che c’è ad Harbin, la città di ghiaccio, lasciamo un filmato molto suggestivo.

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Visto turistico Pechino: novità, ingresso libero per 72 ore

La Cina apre le porte al turismo. Dopo le novità riguardanti il visto turistico per Shanghai, arriva un’interessante notizia per quanto riguarda Pechino. Nella capitale cinese, infatti, a partire dallo scorso 1° gennaio, si potrà entrare liberamente per 72 ore. Fino all’anno scorso, per visitare Pechino era necessario ottenere un visto turistico, mentre d’ora in poi non ci sarà più bisogno, a patto che si resti in città per massimo 3 giorni e che si sia in possesso di biglietto di ritorno.

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La Cina, in questo modo cerca di rilanciare il turismo che negli ultimi tempi era calato, proprio per via delle troppe restrizioni. Per i turisti provenienti da oltre 45 Paesi del mondo, le porte di Pechino saranno aperte liberamente per 72 ore senza bisogno di essere in possesso di visto d’ingresso; tra questi Paesi troviamo anche l’Italia, perciò chi volesse fare un viaggio “mordi e fuggi” nella capitale cinese, potrà farlo dato che è stato abolito il visto turistico.

Ristoranti strani e particolari: A380 in Cina ispirato ad un aereo

Siete alla ricerca di ristoranti strani, particolari, originali? Perché non provare l’A380 Restaurant in Cina? Si tratta di un posto davvero singolare ispirato ad un aereo che si trova a Chongqing dove trascorrere una serata come se vi trovasse a bordo di un aereo ad alta quota, ma senza il rischio che vi si rovesci il bicchiere per le turbolenza. L’A380 Restaurant è un ristorante di lusso che replica gli interni di un aereo di linea, dotato persino di hostess e steward al posto dei camerieri.

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Al suo interno troviamo sedili con poggiatesta, oblò e persino segnali luminosi come su un Airbus; il design è ultra moderno, con cucina ricercata e, di conseguenza, prezzi vertiginosi. Il ristorante A380 in Cina dispone di 100 coperti ed è molto in voga a tal punto che la rivista inglese Restaurant Magazine lo ha inserito fra i migliori del mondo. Se capitaste in Cina prossimamente, potreste farci un salto, portafogli permettendo ovviamente.

Cina: divieto d’ingresso in Tibet per i turisti

La Cina ha chiuso l’accesso al Tibet per i turisti stranieri. Il governo di Pechino ha imposto un nuovo divieto d’ingresso nella Regione Autonoma del Tibet, in seguito alle recenti immolazioni da parte di alcuni tibetani. Solo pochi giorni fa, 2 tibetani si sono dati fuoco a Lhasa come segno di protesta contro il governo Cinese. Da tempo, ormai, in Tibet si susseguono proteste, con le tensioni che sono sempre più aspre a causa della rivendicazione tibetana contro l’oppressione della Cina.

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Negli ultimi mesi le cifre hanno parlato di 38 tibetani che si sono dati fuoco, di cui 29 sono morti; l’ultimo tragico avvenimento c’è stato lo scorso 27 maggio, dopodiché l’ufficio del turismo ha deciso di bloccare l’ingresso ai turisti, proprio come accaduto altre volte nel corso degli ultimi anni. Non è chiaro fino a quando durerà il blocco, fatto sta che non manca molto al festival di Saga Dawa, il celebre evento con cui i tibetani celebrano la nascita di Buddha.

Cina: la Nasa pubblica foto satellitare della nube di smog a Pechino

Qualche giorno fa vi abbiamo segnalato la notizia della cancellazione di alcuni voli all’aeroporto di Pechino, a causa del forte inquinamento. Si tratta di un grave problema che riguarda gran parte della Cina, visto che una immensa nuvola di smog la ricopre. Negli ultimi tempi, la situazione è peggiorata notevolmente e rischia di compromettere la salute dei cinesi, che si ritrovano a vivere in un paese fortemente inquinato.

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La Nasa, questi giorni ha mostrato alcune foto riprese dal satellite che mostrano la gigantesca nube di smog che ha ricoperto gran parte della pianura cinese a nord, che include ovviamente la capitale Pechino. Visibilità ridotta al minimo anche a Tianjin, altra grande metropoli dove sono concentrate molte industrie. L’immagine pubblicata dalla Nasa mostra come la nube è molto estesa e ricopre un area di migliaia di chilometri quadrati, anche oltre il Golfo di Bohai.

Nonostante le autorità locali dichiarano che l’aria è respirabile, c’è chi inizia seriamente a preoccuparsi per questa situazione, visto che con il passare del tempo, sembra tutto peggiorare.

Pechino: cancellati voli aerei a causa dello smog

Pechino è nel caos; aerei in tilt nella capitale cinese a causa dello smog. Come ben si sa, Pechino è una delle città più inquinate al mondo, con lo smog che crea seri problemi ogni giorno. Da alcuni giorni, un’intensa nube grigia ha mandato in tilt la capitale cinese, rendendo l’aria irrespirabile e creando problemi di salute alla popolazione, ma soprattutto bloccando la circolazione aerea.

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Infatti, il traffico aereo è diminuito con oltre 700 voli cancellati proprio per via della scarsa visibilità che in alcuni casi è inferiore a 200 metri. Nella giornata di domenica sono stati cancellati ben 400 voli, con 200 voli annullati anche il giorno seguente; il sito dell’aeroporto di Pechino ha annunciato altre cancellazioni e numerosi ritardi sia per i voli nazionali che per quelli internazionali.

Lo smog intenso ha mandato in tilt anche alcune strade con la chiusura di alcune autostrade; nonostante ciò, le autorità governative pechinesi hanno annunciato che l’aria non è poi così pessima, mentre l’ambasciata americana presente a Pechino ha riferito il contrario, affermando che il livello di smog oltrepassa i livelli di pericolo.