Venezia: aumentano trasporti pubblici e tassa di soggiorno

Nella città di Venezia sarà un estate all’insegna dei rincari. A partire dall’1 agosto 2014 aumenteranno i costi dei mezzi pubblici, mentre dall’1 ottobre 2014 scatteranno i ritocchi alla tassa di soggiorno per i turisti. La delibera approvata nei giorni scorsi dalla giunta comunale prevede l’aumento di 50 centesimi di euro per quanto riguarda la tassa di soggiorno negli hotel a 3 e 4 stelle; la tariffa passerà così a 3,50 euro per i primi e 4,50 euro per i secondi.

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Altro rincaro riguarderà i trasporti pubblici, che vengono ritoccati, tranne per quanto riguarda la corsa semplice. Il biglietto valido per 3 giorni passerà da 35 euro a 40 euro, mentre il biglietto settimanale costerà 60 euro anziché 50 euro; saranno poi aboliti i biglietti da 12 e 36 ore, mentre rimarranno invariati i costi dei biglietti giornalieri e da 48 ore. La carta Venezia Unica, per i non residenti in Veneto, invece, costerà 50 euro a partire dal mese di agosto e avrà una validità di 5 anni.

Tassa di soggiorno a Roma: sindaco Marino intende aumentarla

Roma è una delle città italiane dove i turisti devono pagare la tassa di soggiorno. L’imposta non è particolarmente amata dagli albergatori, che la vedono come un ostacolo per il turismo. A complicare la faccenda nella Capitale ci si è messo il sindaco Ignazio Marino, che ha intenzione di aumentare la tassa di soggiorno.

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L’incremento, stando alle dichiarazioni del primo cittadino romano, riguarderebbe principalmente gli hotel di lusso. Infatti, il sindaco Marino vorrebbe portare da 7 euro a 10 euro la tassa di soggiorno per gli alberghi a 5 stelle. Federalberghi è già sul piede di guerra, ma il Comune di Roma ha fatto già sapere che se c’è chi è disposto a spendere anche 700 euro per una notte in hotel, forse può spendere anche 3 euro in più rispetto ad oggi per la tassa di soggiorno.

In questo modo, l’amministrazione capitolina riuscirebbe a trovare risorse da investire nel turismo e nel decoro della città. Intanto, Federalberghi spera si replichi quanto accaduto in Francia, dove è stato respinto il tentativo di alzare l’importo dell’imposta.

Tassa di soggiorno a Roma: aumentano tariffe negli hotel

La tassa di soggiorno è diventata un obolo da pagare ormai in molte città d’Italia e d’Europa. Negli ultimi tempi i Comuni italiani hanno deciso di riempire le proprie casse introducendo questa imposta per i turisti che soggiornano nelle strutture ricettive. Particolarmente odiata dai viaggiatori, ma allo stesso tempo anche dagli albergatori che la vedono come un ostacolo, la tassa di soggiorno è presente pure a Roma, dove però è in arrivo un incremento.

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L’amministrazione comunale ha deciso di far salire fino a 7 euro la tassa di soggiorno per i turisti che soggiornano in alberghi a 5 stelle. Fino a prima erano previsti 3 euro a persona fino a 10 notti negli hotel a 4 e 5 stelle, mentre d’ora in poi bisogna pagare 6 euro per gli hotel a 4 stelle e 7 euro per gli hotel a 5 stelle. Incrementate anche le tariffe per le strutture di categoria inferiore. Per gli alberghi a 3 stelle si passa da 3 a 4 euro, mentre negli alberghi a 1 e 2 stelle si pagano 3 euro anziché 2 euro.

Aumenti anche per i B&B dove la tassa di soggiorno sale a 3,50 euro e per i campeggi dove l’imposta arriva a 2 euro. Grazie a questa manovra, il Comune di Roma punta a riscuotere 35 milioni di euro in più rispetto al 2013, quando gli introiti erano stati 55 milioni di euro.

Tassa di soggiorno a Milano: arriva software per pagare online

A Milano è ormai diverso tempo che è stata introdotta la tassa di soggiorno così come in altre città italiane. Nel Comune meneghino, però, presto potrebbe arrivare una novità tecnologica che semplificherà le procedure burocratiche relative all’imposta tanto odiata da turisti e albergatori. Si tratta di un software che servirà a semplificare le procedure fra l’amministrazione comunale e gli operatori del settore, facendo risparmiare tempo e denaro.

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Grazie a questo programma si potrà pagare online la tassa di soggiorno e quindi agevolare le procedure, nonché il rapporto fra albergatori e Comune. Un software veloce ed efficace, che permetterà di risparmiare tempo, eliminando la compilazione dei moduli cartacei, e di facilitare le operazioni di trasmissione delle presenze degli ospiti.

Inoltre, il programma caricherà tutti i moduli online, che saranno sempre accessibili e daranno un quadro sempre aggiornato della situazione, si per quanto riguarda le presenze di turisti in città che per l’andamento della tassa di soggiorno. Infine, questo software permetterà ai gestori di compilare ed inviare le dichiarazioni di omesso pagamento dell’imposta, che verranno utilizzate dal Comune per procedere con le sanzioni.

Dresda: tassa di soggiorno per turisti da febbraio 2014

La città di Dresda ha annunciato l’introduzione della tassa di soggiorno. A partire dall’1 febbraio 2014, nel capoluogo della Sassonia bisognerà pagare la Kurtaxe nelle strutture alberghiere. Si tratta di un’imposta che verrà applicata tutto l’anno per i soggiorni in hotel a tutti gli ospiti maggiori di 18 anni, che contribuirà a finanziare la realizzazione, l’acquisto, l’ampliamento e il mantenimento di strutture e servizi, come musei e teatri della città, zoo, festival musicali ed altro ancora.

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La tassa di soggiorno a Dresda sarà di 1,30 euro al giorno a persona. I soggetti che devono pagare la Kurtaxe sono tutti coloro che pernottano nella città tedesca, ma sono esenti coloro che alloggiano privatamente presso parenti e amici oppure presso ospedali e case di cura. Esenti anche coloro che non hanno compiuto 18 anni. Per gli ospiti che si intrattengono a Dresda per oltre 30 giorni presso una sola struttura, infine, l’obbligo di pagamento cesserà il 31° giorno di permanenza.

Tassa di soggiorno a Merano da gennaio 2014: tariffe per turisti

Ormai sono molte le città italiane dove è entrata in vigore la tassa di soggiorno, mentre molte sono le altre che si apprestano ad introdurle. A partire dall’1 gennaio 2014 entrerà in vigore la tassa di soggiorno a Merano. Dopo a Bolzano, anche in un’altra località dell’Alto Adige arriva l’imposta per soggiorni in strutture ricettive.

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L’obolo dovrà essere versato da tutti coloro che pernotteranno in hotel e in altre strutture della città, tranne i bambini al di sotto dei 14 anni e il personale di servizio. Per quanto riguarda le tariffe, bisognerà corrispondere 70 centesimi a notte per persona in hotel, bed & breakfast e pensioni al di sotto delle 3 stelle, 1 euro a notte per persona in hotel a 3 stelle e 1,30 euro a notte per persona in hotel a 4 e 5 stelle.

Gli introiti provenienti dalla tassa di soggiorno, che andranno riscossi direttamente in albergo, verranno poi incassati dal Comune di Merano, che poi li ridistribuirà nella misura del 90% all’azienda di soggiorno, mentre il rimanente 10% andrà alla Merano Marketing.

Tassa di soggiorno a Siracusa per turisti, tariffe e prezzi

A partire dall’1 dicembre 2013 è stata introdotta la tassa di soggiorno a Siracusa. Nella città siciliana, così come già accaduto in altre come Roma, Firenze, Milano e Venezia, i turisti dovranno pagare l’imposta agli albergatori. La giunta comunale ha varato il regolamento riguardante la tassa di soggiorno, che prevede costi differenti a seconda della categoria della struttura ricettiva dove si soggiorna.

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Negli hotel a una o due stelle bisogna pagare 1 euro a notte, mentre per gli alberghi a 3 stelle bisogna versare una tassa di 1,50 euro; si sale a 2 euro a notte per gli hotel a quattro stelle e a 2,50 euro per quelli a cinque stelle. Nei bed & breakfast, invece, bisogna pagare 1 euro per strutture a uno o due stelle, mentre in quelle a tre stelle la cifra sale a 2 euro; 1,50 euro è la cifra da versare per appartamenti e case vacanza, 1 euro nei villaggi turistici a due stelle, 1,50 euro in quelli a tre stelle e 2 euro in quelli a quattro stelle; 1 euro nei residence a uno o due stelle e 1,50 euro in quelli a tre stelle.

La tassa di soggiorno non viene applicata negli ostelli, negli agriturismi e nei campeggi. I ricavati andranno a finanziare il turismo e i beni culturali di Siracusa.

Tassa di soggiorno in Italia: NH Hotels la paga ai propri clienti

La tassa di soggiorno è stata introdotta in Italia, nonostante la maggior parte delle strutture ricettive si è detta contraria a questa imposta che in un certo senso limita anche il settore alberghiero. La cifra da versare ai Comuni varia di città in città e varia anche in base alla categoria dell’hotel, ma quei pochi euro proprio non vanno già ad albergatori e turisti, che vedono la tassa di soggiorno come una cosa inutile.

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Per incentivare i turisti a viaggiare e, di conseguenza, a soggiornare in hotel, la catena alberghiera NH Hotels ha deciso di lanciare un’iniziativa particolare a partire dall’1 novembre e fino al 31 dicembre 2013. In pratica, NH Hotels pagherà ai propri clienti la tassa di soggiorno, evitando loro questo esborso. In più, viene incluso nel prezzo anche la colazione a buffet e la connessione wi-fi in camera, mentre i bambino sotto i 12 anni soggiornano gratis in camera con adulti.

La catena alberghiera è presente in molte città italiane, da Roma a Venezia, passando per Firenze, Siena, Pisa, Bologna, Padova, Milano, Torino e Napoli.

Tassa di soggiorno a Milano: tariffe hotel in aumento

Nel settembre 2012 era entrata in vigore la tassa di soggiorno a Milano. A meno di un anno dalla sua istituzione, l’imposta è stata ritoccata all’insù, con le associazioni del settore turistico che non hanno ben accolto la notizia, visto che questa decisione potrebbe scoraggiare i turisti a soggiornare nel capoluogo lombardo, andando a peggiorare ancor di più la situazione, già critica per via della crisi economica.

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La tassa di soggiorno a Milano interessa coloro che non sono residenti che soggiornano in strutture ricettive, alberghiere e extralberghiere presenti sul territorio comunale milanese. Viene applicata per ogni persona e per ogni giorno di permanenza, inoltre, è proporzionale alla categoria. Per quanto riguarda le tariffe, bisogna sborsare 2 euro per 2 stelle, 3 euro per 3 stelle, 4 euro per 4 stelle e 5 euro per hotel di fascia più alta.

Rispetto a prima, quindi, l’aumento è di 1 euro, mentre la tassa di soggiorno vedrà una tariffa ridotta del 50% nei mesi di luglio e agosto, oltre che dal 16 dicembre al 10 gennaio; inoltre, per eventi congressuali ci saranno riduzioni del 20%. Le esenzioni, invece, riguardano i minori di 18 anni, familiari di degenti in strutture sanitarie, studenti universitari, persone disabili con loro accompagnatori e coloro che soggiornano in residence.

Tassa di soggiorno a Berlino a partire dall’1 luglio 2013

In Italia, negli ultimi tempi, è stata introdotta la tassa di soggiorno in molte città, cosa che ha fatto storcere il naso ai turisti e agli albergatori. All’estero non se la passano meglio, dato che in molte delle principali capitali europee troviamo l’imposta sul soggiorno. A Berlino, in Germania, a partire dal 1° luglio 2013 sarà introdotta la City Tax, una tassa per turisti e viaggiatori che sarà applicata per i pernottamenti in hotel e alberghi, ma anche in ostelli, bed&breakfast e campeggi.

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La tassa di soggiorno sarà applicata anche ai bambini, mentre saranno esenti tutti coloro che effettueranno dei soggiorni business, ovvero chi arriverà a Berlino per lavoro e sarà quindi in trasferta. La tassa di soggiorno non avrà un prezzo preciso, come capita spesso in Italia, ma verrà applicata un’imposta del 5% sul costo del soggiorno e gli incassi andranno al Municipio di Berlino che, secondo le stime, dovrebbe incassare quasi 25 milioni di euro l’anno.

La tassa di soggiorno non è certo una novità per la Germania, dato che in città come Colonia, Amburgo e Brema troviamo la City Tax.