Tassa di soggiorno a Bolzano dal 2014, tariffe per i turisti

Anche Bolzano si appresta ad introdurre la tassa di soggiorno. Con il passare dei mesi sono sempre di più i Comuni italiani che introducono questa nuova imposta che va ad incidere sulle tasche dei turisti e crea alcuni problemi agli albergatori, i quali credono possa limitare il turismo. Nella città dell’Alto Adige arriverà presto la tassa di soggiorno, che scatterà a partire dal 2014 e andrà a riempire le tasche del Comune, che li confluiranno nei budget per le organizzazioni turistiche.

[sniplet ADSENSE]

Per quanto riguarda i prezzi e le tariffe si va da 0,70 euro per pernottamento in hotel ad 1 o 2 stelle, agriturismo, residence e affittacamere, ad 1,30 euro per gli hotel a 4 o 5 stelle, passando per 1 euro per pernottamento in hotel a 3 stelle. Gli introiti saranno divisi fra associazioni turistiche locali e consorzi turistici, rispettivamente con percentuali dell’80% e 20%. Saranno esclusi dal pagamento della tassa di soggiorno a Bolzano i minori di 14 anni, gli ospiti dei rifugi di montagna e le scolaresche.

Ravenna: tassa di soggiorno a partire dal 1° febbraio 2013

La tassa di soggiorno si appresta a diventare realtà anche a Ravenna. Nella città emiliana, a partire dal 1° febbraio 2013, i turisti dovranno pagare l‘imposta per soggiorni in strutture alberghiere. La tassa di soggiorno a Ravenna prevede un esborso di 1 euro per le strutture ricettive a una stella e a salire per tutte le altre, fine ad un massimo di 4 euro per gli hotel di lusso. Come già accaduto in altre città italiane in precedenza, le nuove regole approvate dal Comune non sono andate giù agli albergatori, i quali temono possa essere una tassa inutile, che per altro potrebbe tenere i turisti alla larga da Ravenna.

[sniplet ADSENSE]‎

La concorrenza sul territorio fa paura ai ravennati, visto che a Cervia, per esempio, non viene applicata la tassa di soggiorno e in altre località della Riviera Romagnola ha dei costi un po’ più inferiori. Ricordiamo, che oltre ad essere un buon punto d’appoggio per coloro che vanno al mare, Ravenna è ricca di storia e cultura, basti pensare ai monumenti che sono Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, risalenti al periodo romano e bizantino.

Del complesso monumentale della città romagnola fanno parte, ad esempio, il Mausoleo di Galla Placidia e quello di Teodorico, il Battistero Neoniano, il Battistero degli Ariani, la Cappella Arcivescovile, la Basilica di San Vitale, la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo e quella di Sant’Apollinare in Classe.

Tassa di soggiorno a Barcellona: tariffe per hotel e crociere

La tassa di soggiorno è diventata una realtà anche a Barcellona. La città catalana, così come altre città d’Italia e d’Europa, ha deciso di imporre il pagamento dell’imposta per i turisti. A partire dallo scorso 1° novembre, infatti, per il soggiorno a Barcellona, che sia in hotel o in navi da crociera, bisognerà pagare la tassa. Oltre agli aumenti delle tasse aeroportuali, in Spagna arriva un’altra spesa per i turisti che si accingono a fare un viaggio nel Paese iberico.

[sniplet ADSENSE]

L’amministrazione catalana ha approvato, lo scorso 9 ottobre, il nuovo provvedimento che riguarda la tassa di soggiorno, la quale varia da 50 centesimi a 2,50 euro al giorno a seconda della classificazione della struttura ricettiva. Oltre che negli alberghi, bisognerà pagare la tassa di soggiorno anche se si arriva a Barcellona con una crociera e si attraccherà nel porto catalano e in quelli della regione per più di 12 ore consecutive; in questo caso, la cifra da sborsare è di 2,50 euro al giorno.

Le persone che non dovranno pagare la tassa di soggiorno a Barcellona saranno i bambini e i ragazzi fino a 16 anni di età, nonché coloro che sono beneficiari di  determinati programmi sociali.

Tassa di soggiorno a Bologna, prezzo per i turisti

Prosegue l’introduzione della tassa di soggiorno nelle città Italiane. Dopo Milano e Napoli, anche a Bologna entrerà in vigore il nuovo provvedimento. A partire dal mese di settembre, i turisti che decideranno di far tappa nel capoluogo emiliano dovranno pagare la tassa di soggiorno, che varia a seconda del prezzo del pernottamento, anziché della tipologia della struttura.

[sniplet ADSENSE]

Infatti, se in altre città italiane la tassa di soggiorno è proporzionale rispetto al numero di stelle delle strutture ricettive, a Bologna si pagherà in base alla spesa, senza dare peso alla classe degli hotel. I turisti italiani e stranieri, dovranno pagare 1 euro per pernottamenti fino a 31 euro; 1,50 euro se il prezzo del pernottamento è compreso tra 31 e 70,99 euro; 2,50 euro se il costo è tra 71 e 120,99 euro; 4 euro se il pernottamento ha un prezzo da 121 euro in su.

Queste somme sono da intendersi per ogni singola notte. Nel frattempo, come capitato in altre città, alcuni albergatori non hanno preso bene l’introduzione della tassa di soggiorno.

Tassa di soggiorno a Milano per i turisti

La tassa di soggiorno arriva anche a Milano. Dopo essere stata introdotta in molte città d’Italia, questa imposta arriva anche nel capoluogo lombardo a partire dal 1° settembre 2012. La tassa di soggiorno per i turisti è stata introdotta dal Consiglio Comunale e varia di prezzo a seconda della categoria della struttura ricettiva. Ogni hotel di Milano in cui si alloggerà, bisognerà pagare 1 euro a notte se la struttura alberghiera ha una stella, 2 euro per hotel a 2 stelle, 3 euro per hotel a 3 stelle, 4 euro per hotel a 4 stelle e 5 euro per hotel a 5 stelle.

[sniplet ADSENSE]

Oltre a comunicare i prezzi della tassa di soggiorno a Milano, è stato annunciato anche che ci saranno delle esenzioni. Sconti del 50% sono previsti in determinati periodi dell’anno come luglio e agosto, oltre a quelli con scarsa affluenza di visitatori in città; riduzioni anche nel caso il soggiorno sia dovuto per convegni. I residenti di Milano non dovranno pagare nulla, così come i minorenni; altre categorie esenti saranno i ragazzi fino a 30 anni che alloggiano in ostelli, studenti fino a 26 anni che alloggiano in strutture universitarie.

Nessun costo anche per le forze dell’ordine che si troveranno a Milano per motivi di servizio. Secondo le stime, il Comune di Milano pensa di mettere in cassa ben 24 milioni di euro l’anno.

Tassa di soggiorno per i turisti a Napoli

La tassa di soggiorno arriva a Napoli. L’imposta per i turisti diventa realtà anche nel capoluogo campano, così come accaduto in precedenza anche per altre città italiane. Roma, Firenze e Venezia sono solamente alcune delle città d’arte dove bisogna pagare la tassa di soggiorno; a queste si aggiunge ora anche Napoli. La tassa dev’essere pagata da tutti i turisti, italiani e stranieri, che soggiornano a Napoli anche per una sola notte.

[sniplet ADSENSE]

L’imposta viene applicata da hotel e strutture ricettive che hanno almeno due stelle; per quanto riguarda il costo si va da 1 euro a persona per una notte, fino ad un massimo di 4 euro a persona per una notte. Il costo varia ovviamente in base alla categoria degli alberghi. L’introduzione della tassa di soggiorno a Napoli ha scatenato non poche polemiche, con i gestori delle strutture che hanno minacciato di declassare hotel e alberghi ad una sola stella, così da non applicare la tassa.

TASSA DI SOGGIORNO IN ITALIA, FINO A 5 EURO PER TUTTI I TURISTI

Secondo le stime, in questo modo, il Comune intascherà la bellezza di 2 milioni all’anno.

Tassa di soggiorno in Italia, fino a 5 euro per tutti i turisti

La tassa di soggiorno è la nuova minaccia del turismo. Dopo i rincari delle tasse aeroportuali, che diventeranno attivi a partire dal 1° luglio 2012, arriva la notizia che i Comuni italiani applicheranno la tassa di soggiorno per i turisti. Si tratta di un’imposta facoltativa che potrà essere applicata dalle singole città, introdotta con la nuova legge finanziaria del Governo. Questa tassa, che varia da 50 centesimi a 5 euro, finirà nelle casse dei Comuni e servirà per la realizzazione di opere pubbliche.

[sniplet ADSENSE]

Una conseguenza dei tagli fatti dal governo alle piccole amministrazioni, che ricade soprattutto nelle tasche dei cittadini. I turisti, che soggiorneranno al di fuori della propria città di residenza, dovranno pagare la tassa di soggiorno. Attualmente l’imposta è attiva a Roma, Firenze e Venezia, così come in altre città italiane; anche a Cattolica c’è la tassa di soggiorno, ma per non penalizzare il turismo, le categorie del settore turistico hanno pensato di contribuire versando volontariamente una somma di denaro al Comune, così da non tassare i clienti.

Tassa di soggiorno: dove si paga in Italia e in Europa

La tassa di soggiorno arriva anche a Pisa. Dopo numerose città italiane che hanno sposato l’idea di far pagare ai turisti una tassa in hotel, anche Pisa si aggiunge alla lista. Dopo Roma, Firenze e Venezia, in cui per soggiornare in un albergo si paga una tassa giornaliera da 1 a 5 euro, anche Pisa ha deciso di introdurre la tassa di soggiorno; nella città toscana si pagherà 2 euro a notte per i soggiorni in alberghi di lusso, 1,50 a notte per hotel di media categoria e 1 euro per hotel low cost.

[sniplet ADSENSE]

Mentre in Italia, città come Milano stanno pensando se introdurre la tassa di soggiorno oppure no, città ad alta affluenza turistica come Roma, Firenze e Venezia ce l’hanno già da mesi. Mentre Firenze è quella più cara nei termini della tassa di soggiorno, Venezia ha deciso di suddividere il tutto in base alle zone pagando da 30 centesimi a 5 euro a notte. A Roma si paga invece 2 euro. In Europa, la tassa di soggiorno la troviamo ad Amsterdam, Colonia, Duisburg, Brema, mentre presto arriverà a Berlino e a Barcellona. Altre città europee si sono invece rifiutate di far pagare una tassa di soggiorno.