Sono ore cruciali per l’aeroporto di Parma intitolato a Giuseppe Verdi. Lo scalo emiliano sembra dirigersi verso la chiusura a causa di mancanza di investimenti di capitale. L’11 giugno 2015 è previsto il consiglio d’amministrazione di Sogeap, la società che gestisce l’aeroporto parmigiano, ed all’ordine del giorno c’è il reperimento immediato di nuovi fondi, per poter così garantire l’operatività. Qualora non dovessero esserci investitori, lo scalo andrà in contro alla chiusura.
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Da tempo è in crisi uno dei quattro aeroporti dell’Emilia Romagna e per mantenerlo in attività bisognerebbe trovare un capitale di 2,5 milioni di euro. C’è da tenere in considerazione, anche, che l’aeroporto di Parma conta solo 200 mila passeggeri l’anno ed è al di sotto della soglia minima di 2 milioni di passeggeri l’anno che sono richiesti per competere in Italia ed Europa e questo non pone a favore dello scalo emiliano. Si fa così sempre più reale la messa in liquidazione della società che gestisce lo scalo, con conseguente perdita della concessione ventennale totale.