La Farnesina ha diramato nuovi avvisi nei giorni scorsi riguardo ai viaggi in Egitto. Il Ministero degli Esteri ha sconsigliato partenze per Sharm el Sheikh, visto che quella zona potrebbe essere non sicura per i turisti. Ovviamente non si tratta di un vero divieto a partire, ma un avvertimento e, come tale, la responsabilità è poi dello stesso viaggiatore che lo ignora.

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Ci sono, però, tour operator che aderiscono all’ASTOI, i quali bloccano le partenze evitando di mettere in pericolo i viaggiatori, specie quando non possono assicurare il viaggio. Nel caso in cui si abbia già prenotato, con lo sconsiglio della Farnesina non si perdono certo i soldi già anticipati, perché con quei tour operator aderenti all’ASTOI si ha diritto al rimborso, a meno che non si cambi viaggio o si accetti una delle soluzioni proposte dallo stesso t.o., come nel caso di Alpitour che in questi giorni ha deciso di riproteggere i propri clienti su Marsa Alam.

Questa località turistica, così come Hurghada e Marsa Matrouh non sono interessate dallo sconsiglio del Ministero degli Esteri, per cui è possibile partire verso questi luoghi.

La Farnesina è tornata a diramare lo sconsiglio per quanto riguarda l’Egitto. In seguito a quanto accaduto alcune settimane fa, sul portale Viaggiare Sicuri è stato aggiornato l’avviso riguardante le località turistiche del Paese egiziano. Se fino a prima erano sconsigliate solamente alcune aree, con l’avviso di alcuni giorni fa si sconsiglia anche Sharm El Sheikh e il Sinai.

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A causa di un nuovo peggioramento delle condizioni generali della sicurezza in Egitto, si è deciso di sconsigliare viaggi a Sharm El Sheikh e l’intera area della penisola del Sinai, che comprende le località come Taba, Dahab e Nuweiba. I viaggiatori sono invitati ad evitare le suddette zone, ritenute pericolose e rischiose. Non vi sono pericoli, invece, per le località turistiche come Hurghada, Marsa Alam e Marsa Matrouh.

Al contrario della Farnesina, altri Paesi europei come il Regno Unito non hanno sconsigliato Sharm El Sheikh, mentre altri come la Germania hanno invitato i viaggiatori ad un rientro anticipato.