Naufragio Costa Concordia: paura per disastro ambientale

 

Il naufragio della Costa Concordia continua tra misteri e paura per un disastro ambientale che potrebbe rovinare l’isola del Giglio e l’ambiente circostante. Secondo il ministro dell’ambiente infatti, la zona marina dell’Isola del Giglio rischia danni notevoli, anzi a quanto pare, ci sarebbero già dei danni alla costa. I prossimi giorni le condizioni meteo dovrebbero peggiorare e questo potrebbe portare ad un aumento delle onde e ad un peggioramento delle condizioni ambientali attorno all’Isola del Giglio. Nelle ultime ore, la nave Costa Concordia ha subito una rotazione di circa un metro e il peggioramento climatico delle prossime ore potrebbe solo peggiorare la situazione. Se le operazioni dei sommozzatori per recuperare gli eventuali morti rimasti intrappolati nella nave, scendessero più di 90 metri, si rischierebbe seriamente un danno ecologico non indifferente. Insomma, il disastro della Costa Concordia non ha solo rovinato delle vite umane, che ora rischiano anche di non essere ritrovate, ma anche un bellissimo ecosistema come quello dell’Isola del Giglio.

Costa Concordia: salgono a 11 le vittime del naufragio, ancora 28 dispersi

Continua la ricerca dei dispersi della nave Costa Concordia, affondata il 14 gennaio a poche ore dalla partenza. Purtroppo le vittime sono salite a 11, anche se per adesso non è possibile fare una stima precisa soprattutto in merito all’identità delle ultime cinque vittime trovate nella giornata di ieri. La Costa Concordia si sta anche muovendo per cui è ancora più difficile continuare la ricerca dei dispersi, che al momento risulterebbero 29.

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La marina di Livorno, stamattina era in procinto di ispezionare la nave con delle microesplosioni per cercare di controllare meglio la zona dove sono stati trovati ieri i 5 cadaveri e dove probabilmente potrebbero trovarsi altri dispersi. I nomi dei sei dispersi italiani sono: Arlotti Dayana, Arlotti Williams, Girolamo Giuseppe, Trecarichi Maria Grazia, Virzì Luisa Antonia e Maria Dintrono. Risultano anche una quindicina di tedeschi, due americani, quattro francesi, un cittadino ungherese, uno indiano e uno peruviano. Nella giornata di oggi, si svolgerà anche il processo per il Capitano Francesco Schettino che rischia fino a 15 anni di carcere.

Treni Frecciarossa: bar aperto a tutti i passeggeri

Da poco tempo Trenitalia aveva deciso di introdurre più classi e nuovi servizi per i treni Frecciarossa, tra cui la possibilità di entrare nel bar solo in possesso di un determinato biglietto. Il fatto aveva suscitato delle grosse polemiche, in quanto chi aveva il biglietto standard, quindi il più economico, non poteva entrare al bar, riservato solo alle classi maggiori come  la executive, businness etc.

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Trenitalia era anche stata accusata di razzismo perché nello spot di lancio dei nuovi servizi nelle foto in cui veniva mostrata la classe standard si vedevano delle persone di colore. Insomma un caos per la società italiana di treni, cui la polemica era montata anche sui social network in cui a Trenitalia erano rivolte pesanti accuse, che alla fine ha portato la stessa a fare dietrofront. Cosi ora il bar sul treno Frecciarossa sarà aperto a tutti, anche chi è in possesso del biglietto standard. Una mossa di salvataggio dell’ultimo minuto…

Naufragio Costa Concordia: un miliardo di euro di risarcimento per i passeggeri

Il disastro della nave Costa Concordia continua a far discutere nel mondo del turismo. dopo le ultime notizie sulla sesta vittima ritrovata all’Isola del Giglio, dopo il naufragio di sabato sera, ora si parla di rimborsi per i passeggeri della nave. Il quotidiano la Repubblica, ha comunicato che secondo le ultime informazioni: “E possibile fare una stima dell’ammontare dei risarcimenti che la Carnival dovrà ai familiari delle vittime e ai passeggeri della Costa Concordia. Un miliardo di euro fatte dal network internazionale di studi legali specializzato in risarcimenti danni di grandi tragedie aeree e marittime“.

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Insomma, i passeggeri della nave, i sopravvissuti ma anche i familiari delle vittime potrebbero incassare 20mila euro a testa come risarcimento sia per lo shock subito sia come rimborso del biglietto, da considerare anche il fatto che per queste persone c’è la variabile della vacanza rovinata. Il disastro della Costa Concordia, vedrà anche 60milioni di euro persi per la compagnia di navigazione, visto che Costa ha dovuto cancellare tutte le prenotazioni fatte per il 2012. Insomma una perdita consistente per la maggior compagnia da crociera italiana.

 

Naufragio Costa Concordia: sale a sei il numero delle vittime

Continuano ad arrivare molte notizie sul naufragio della nave da crociera Costa Concordia, affondata sabato sera a largo dell’Isola del Giglio. La nave da crociera che trasportava 4mila passeggeri di ben 61 nazionalità era partita da Civitavecchia per un giro nel Mediterraneo, ma poche ore dopo essere salpata a causa di un errore nelle manovre, la Costa Concordia è incappata in uno scohglio che ha provocato uno squarcio di 70 metri e il seguente affondo.

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Nelle ultime ore, è salito il bilancio delle vittime del naufragio: per ora sono 6 morti, l’ultimo ritrovato poche ore fa. Le vittime sono 2 francesi, un peruviano, uno spagnolo, un italiano, mentre c’è ancora riserbo per l’identità della sesta vittima. Oltre ai morti si contano anche 16 dispersi di cui non si hanno notizie e di cui continuano le ricerche da parte dei Vigili del Fuoco e dei speleosub dei Cnsas. Il capitano della nave invece, si trova in carcere accusato di omicidio colposo e di abbandono della nave.

Nave Costa Crociere naufragata all’Isola del Giglio: 3 morti e 56 dispersi

Una nave da crociera della Costa Crociere è affondata al largo dell’isola del Giglio in Toscana causando per adesso, 3 morti, 14 feriti e circa 56 dispersi. La nave era partita ieri sera da Civitavecchia per un giro nel Mediterraneo occidentale, ma nella tarda serata di ieri, la nave ha urtato uno scoglio a largo dell’isola del Giglio causando uno squarcio di 70 metri causandone l’allagamento.

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Mentre accadeva il fatto, i passeggeri erano a cena e si è assistito a scena degne del film Titanic. Gente che scappava, cadeva o si buttava dal ponte in quanto la nave si inclinava a 90 gradi. A bordo c’erano quasi 4mila passeggeri tra cui 989 italiani, 569 tedeschi, 462 francesi, 177 spagnoli, 129 americani e molti altri passeggeri di altre nazionalità. I feriti sono stati portati all’ospedale di Orbetello, mentre si cercano circa 56 dispersi che mancano all’appello. La Capitaneria di Porto di Livorno ha aperto un’inchiesta per reati di naufragio, disastro e omicidio colposo.

Sciopero tassisti: il 23 gennaio fermi per protestare contro le liberalizzazioni

Mentre oggi si sta svolgendo lo sciopero degli aerei, ci si prepara al 23 gennaio, giornata in cui andrà in scena uno sciopero dei tassisti in tutta Italia per protestare contro le liberazioni del Governo Monti. Come accadde nel 2006, i tassisti sono uniti a far valere le loro ragioni e anche se L’Authority di garanzia sugli scioperi pensa che sia illegittimo il blocco totale, i tassisti non cedono sono uniti per un’azione forte e mirata.

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Non solo L’Authority di garanzia sugli scioperi, ma anche il Codacons si è messo contro questa protesta considerata infondata ed esagerata ed alcune associazione dei consumatori sono pronte a denunciare le categorie dei tassisti se per la giornata del 23 gennaio ci sarà un blocco totale tale da minacciare l’intera circolazione. Per lunedi 23 gennaio è anche previsto un incontro al Circo Massimo di Roma. Il mese di gennaio sarà abbastanza caldo nel fronte degli scioperi, subito dopo quello dei tassisti il 27 gennaio incroceranno le braccia i treni e i mezzi pubblici.

Vacanze invernali in montagna: aumentano gli short break e i centri benessere

Le vacanze invernali, sono sempre concentrate sulle settimane bianche anche se con la crisi economica si tende a voler risparmiare anche in questo senso. Secondo alcuni dati pubblicati dall’ Osservatorio turistico della montagna in base alle richieste e alle prenotazioni di vacanze sulla neve, gli italiani non possono proprio rinunciare al centro benessere nell’hotel e sono sempre più richieste le vacanze brevi.

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Questo dimostra che si, la crisi si fa sentire e proprio per questo molti italiani non possono più permettersi vacanze lunghe, ma nello stesso tempo, c’è voglia di qualità e il centro benessere per molti diventa imprescindibili ai fini della prenotazione. Il centro benessere  con una piscina idromassaggiante e acqua calda sono servizi irrinunciabili per il turista tanto che per una percentuale molto alta la mancanza di certi servizi determina una mancata prenotazione. E poi ci sono i weekend brevi, detti anche short break con richieste pari al 57,7% contro il 51,3% dell’anno precedente. Queste nuove modalità di concepire la vacanza in montagna, porta ovviamente gli operatori a dover rivedere le strutture e i pacchetti annessi.

Sciopero degli aerei per venerdì 13 gennaio, stop di 4 ore

Ci sarà domani 13 gennaio uno sciopero degli aerei indetto dal Cub per 4 ore, dalle ore 12 alle ore 16. Inizialmente lo sciopero era stato indetto per 24 ore poi ridotte a quattro dalla Commissione di Garanzia facendo riferimento all’articolo 7 della Regolamentazione provvisoria del trasporto aereo del 19 luglio 2011. Lo sciopero degli aerei del 13 gennaio non riguarderà però l’aeroporto di Ancona.

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Vi avevamo già anticipato qualcosa sugli scioperi nel settore dei trasporti che nel mese di gennaio sarà abbastanza caldo. Domani, si fermeranno per 4 ore i dipendenti aeroportuali e i piloti aerei e di bordo. Lo sciopero coinvolgerà tutti gli aeroporti italiani. Come sempre, in queste situazioni si consiglia di tenersi informati per capire se il proprio volo potrebbe subire ritardi, cancellazioni o disagi di sorta. Un nuovo stop degli aerei si potrebbe avere anche per la giornata del 27 gennaio, quando ci sarà uno sciopero nazionale dei trasporti di 24 ore, dalle 21 del 26 alle 21 del 27 gennaio 2012.

 

 

 

 

 

L’Australia regina dei social network: più di 2 milioni di fan su Facebook

I paesi del mondo soprattutto per promuovere il settore turistico, puntano tutto ai social network come Facebook o Twitter. Aumentare i fan delle proprie pagine è certamente un toccasana per il turismo di un paese, non solo per la voglia di farsi conoscere ma anche per aumentare le visite e la popolarità.

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L’Australia a tal proposito è la meta turistica più popolare su Facebook, conta ben 2 milioni di fan e risulta la più amata dal popolo dei social network. Sarà perché è lontana e sembra irraggiungibile o perché è una terra dove mare, natura, grandi città moderne e paesaggi mozzafiato si amalgamano insieme. Su Facebook, l’Australia ha fatto la sua apparizione del 2008 e solo nel 2011 è riuscita a raccogliere ben 855mila fan o followers. Nessun paese ci è riuscito sui social network. Il successo è da imputare certamente all’attrattiva di questo paese, ma anche al rapporto che si è creato tra i fan e la stessa pagina di Tourism Australia attraverso suggerimenti e spunti.