Costa Concordia: stabiliti i rimborsi per i passeggeri

Le associazioni dei consumatori hanno stabilito, insieme al gruppo Costa, i rimborsi per i passeggeri della Costa Concordia. Il Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti (CNCU) ha avuto nella giornata di ieri un incontro con la dirigenza della società per trovare una soluzione conciliativa e transattiva che porti migliore soddisfazione a tutti i passeggeri che sono stati coinvolti nella tragedia dell’Isola del Giglio. Secondo quanto comunicato, questo è ciò che Costa dovrà rimborsare ai passeggeri:

  • rimborso forfettario di 11.000 euro a persona a titolo di indennizzo a copertura di tutti i danni patrimoniali e non patrimoniali subiti
  • rimborso integrale del valore della crociera comprensivo di tasse portuali
  • rimborso dei transfer aerei e bus inclusi nella pratica di crociera
  • rimborso totale delle spese di viaggio sostenute per il rientro
  • rimborso di eventuali spese mediche sostenute
  • rimborso delle spese sostenute durante la crociera

Per quanto riguarda il risarcimento di 11.000 euro sono inclusi la perdita del bagaglio e degli effetti personali, il disagio psicologico subito e il danno da vacanza rovinata. Ulteriori informazioni potrete averle chiamando il numero 848 50 50 50 oppure scrivendo all’indirizzo di posta elettronica rimborsiconcordia@costa.it.

Costa Concordia: identificate tre vittime

A quasi due settimane dal naufragio della nave Costa Concordia, si fa il conto delle vittime che sono attualmente 16. Sono ancora 19 i dispersi e le ultime notizie parlano anche di identificazione delle ultime tre vittime: si tratterebbe di tre cittadini tedeschi Egon Hoer, Joseph Werp e Horst Galle. Per quanto riguarda i dispersi italiani, oltre all’identificazione di Luisa Virzì e Maria D’Introno trovate morte sulla nave, degli altri quattro dispersi italiani non si hanno notizie: si cercano ancora Maria Tricarichi, Giuseppe Girolamo, William Arlotti e Dayana Arlotti. La speranza però di ritrovare vivi i dispersi si fa sempre più remota, anche perché mancano delle vittime da identificare. Oggi, continueranno le ricerche dei dispersi, ma inizierà anche il recupero di 2000 tonnellate di carburante. Intanto si fa sempre più incerta la posizione del capitano Francesco Schettino, accusato di aver fatto una manovra troppo azzardata vicino all’Isola del Giglio. L’uomo continua a difendersi e si trova agli arresti domiciliari.

Naufragio Costa Concordia: inizia la fase di svuotamento carburante

Proseguono le ricerche dei dispersi del naufragio della Costa Concordia. Dopo il ritrovamento di altre vittime della tragedia dell’Isola del Giglio, sono iniziate le operazione per svuotare la nave da crociera dal carburante. I serbatoi contengono oltre 2 mila tonnellate di carburante, che sono un serio pericolo nel caso dovesse fuoriuscire, visto che ci sarebbe poi un disastro ambientale.

Franco Gabrielli, capo della protezione civile, aveva annunciato ieri che la Costa Concordia era stabile, quindi le operazioni di svuotamento sarebbero potute iniziare. Nelle prime ore dell’alba, infatti, i tecnici della ditta olandese Smit Salvage hanno iniziato ad ispezionare la nave per poi dare il via alla fase di svuotamento del carburante. Nei prossimi giorni, poi, ci sarà la fase di aspirazione che farà tirare poi un sospiro di sollievo.

Intanto, continuano le ricerche dei dispersi da parte dei sommozzatori, che attendono anche che gli uomini della Marina Militare aprano un nuovo varco per ispezionare il ponte 3 della Costa Concordia.

Costa Concordia: trovata 13esima vittima, forse si tratta di clandestino

Si continua a parlare del disastro della nave da crociera Costa Concordia, mentre all’Isola del Giglio si teme il disastro ambientale e per questo è stato nominato il commissario straordinario capo della Protezione civile Franco Gabrielli, per monitorare le condizioni delle ricerche dei dispersi e della nave, non arrivano notizie per i dispersi italiani. Nella giornata di ieri, è stato trovato il corpo di un clandestino che da quanto risulta non era registrato sulla nave da crociera, naufragata il 13 gennaio scorso. Non si riesce quindi a capire chi sia stato a far salire il passeggero, per adesso senza nome, che non risulta nemmeno nella lista dei passeggeri. La questione dei clandestini a bordo era già venuta fuori, quando si parlò della ballerina moldava, ex dipendente della nave Costa che il giorno del naufragio era insieme al Capitano Francesco Schettino. Ora si torna a parlare della questione clandestini, anche se attualmente non vi è la certezza che la 13esima vittima sia effettivamente tale.

Naufragio Costa Concordia: Governo a lavoro per salvaguardare aree protette

In seguito al naufragio della Costa Concordia all’Isola del Giglio, il Governo si è messo a lavoro per varare un provvedimento legislativo per salvaguardare le aree protette. Come da tradizione italiana, solo dopo le tragedie si cerca di trovare un modo per evitarle, quindi dopo l’incidente che ha coinvolto la nave da crociera, ecco che le autorità si sono messe al lavoro per evitare che in futuro capiti nuovamente una cosa del genere.

[sniplet ADSENSE]

Questo incidente potrebbe avere serie ripercussioni sulla riserva dell’Isola del Giglio, che è una sorta di paradiso naturale, il quale è in pericolo. Il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, ha annunciato l’avvio dei lavori per limitare il transito di imbarcazioni in quelle zone a rischio ambientale e troppo vicine alla costa. In tempi brevi, dunque, dovrebbe essere preso questo provvedimento legislativo, nella speranza che questo incidente sia stato l’ultimo della serie.

Nel frattempo, si cerca di lavorare il più in fretta possibile per cercare di concludere le operazioni di ricerca dei dispersi, visto che il maltempo incombe sull’Isola del Giglio.

Naufragio Costa Concordia: futuro incerto per le crociere

In questi giorni non si parla d’altro che del naufragio della Costa Concordia che è avvenuto al largo dell’Isola del Giglio. Mentre si cercano ancora i dispersi e si tenta di evitare il disastro ambientale, si parla anche del futuro delle crociere, visto che questo tragico evento ha un po’ messo paura a tutti. Certo, una cosa del genere non capita tutti i giorni, visto anche che la causa dell’incidente sembra essere stata una manovra azzardata del capitano.

[sniplet ADSENSE]

Quindi difficilmente accadrà nuovamente e nel breve tempo, visto che nella storia non siamo abituati a trovare tragedie di questo genere tutti i giorni. Sul futuro di Costa Crociere, il presidente Pier Luigi Foschi ha dichiarato: “Io non ho la sfera di cristallo, ma non credo che tutto questo lascerà un segno permanente. La crociera è una vacanza sicura, competitiva, moderna. Costa ha una lunga storia di sicurezza dimostrata, abbiamo un milione di clienti fedeli che ci sostengono, riceviamo attestati di solidarietà anche dal mercato internazionale. Ci saranno momenti difficili, ma li affronteremo e riotterremo la fiducia dei nostri clienti”. Certo è che al momento, se ci venisse proposto di fare una crociera, non tutti accetterebbero, forse perché scottati da questo evento.

Naufragio Costa Concordia: paura per disastro ambientale

 

Il naufragio della Costa Concordia continua tra misteri e paura per un disastro ambientale che potrebbe rovinare l’isola del Giglio e l’ambiente circostante. Secondo il ministro dell’ambiente infatti, la zona marina dell’Isola del Giglio rischia danni notevoli, anzi a quanto pare, ci sarebbero già dei danni alla costa. I prossimi giorni le condizioni meteo dovrebbero peggiorare e questo potrebbe portare ad un aumento delle onde e ad un peggioramento delle condizioni ambientali attorno all’Isola del Giglio. Nelle ultime ore, la nave Costa Concordia ha subito una rotazione di circa un metro e il peggioramento climatico delle prossime ore potrebbe solo peggiorare la situazione. Se le operazioni dei sommozzatori per recuperare gli eventuali morti rimasti intrappolati nella nave, scendessero più di 90 metri, si rischierebbe seriamente un danno ecologico non indifferente. Insomma, il disastro della Costa Concordia non ha solo rovinato delle vite umane, che ora rischiano anche di non essere ritrovate, ma anche un bellissimo ecosistema come quello dell’Isola del Giglio.

Naufragio Costa Concordia: 29 dispersi, si aggrava posizione del capitano

Si parla ancora della tragedia della nave da crociera Costa Concordia, naufragata sabato sera a largo dell’Isola del Giglio. A distanza di 3 giorni dal disastro si teme per i 29 dispersi. inizialmente si era detto che i dispersi erano una quindicina, ma a quanto pare il numero è raddoppiato. L’ambasciata americana tramite Twitter ha comunicato di non aver notizia di due americani, anche in Germania si cercano dei turisti tedeschi.

[sniplet ADSENSE]

Le vittime del naufragio Costa Concordia rimangono sei al momento, ma si teme di non ritrovare vivi gli altri 29 dispersi e soprattutto si teme il disastro ecologico. Riflettori puntati anche sul comandante della nave Francesco Schettino, che al momento si trova in carcere e si dice molto addolorato per le vittime. Per Schettino le accuse sono di omicidio colposo plurimo, naufragio ed abbandono della nave e con il passare del tempo la sua posizione peggiora perché molti testimoni sostengono che l’uomo abbia abbandonato la nave quando ancora molti passeggeri erano a bordo e che il capitano abbia ufficializzato l’evacuazione solo dopo due ore dall’incidente. Oggi Francesco Schettino comparirà davanti al Gip.