Tassa di soggiorno a Milano per i turisti

La tassa di soggiorno arriva anche a Milano. Dopo essere stata introdotta in molte città d’Italia, questa imposta arriva anche nel capoluogo lombardo a partire dal 1° settembre 2012. La tassa di soggiorno per i turisti è stata introdotta dal Consiglio Comunale e varia di prezzo a seconda della categoria della struttura ricettiva. Ogni hotel di Milano in cui si alloggerà, bisognerà pagare 1 euro a notte se la struttura alberghiera ha una stella, 2 euro per hotel a 2 stelle, 3 euro per hotel a 3 stelle, 4 euro per hotel a 4 stelle e 5 euro per hotel a 5 stelle.

[sniplet ADSENSE]

Oltre a comunicare i prezzi della tassa di soggiorno a Milano, è stato annunciato anche che ci saranno delle esenzioni. Sconti del 50% sono previsti in determinati periodi dell’anno come luglio e agosto, oltre a quelli con scarsa affluenza di visitatori in città; riduzioni anche nel caso il soggiorno sia dovuto per convegni. I residenti di Milano non dovranno pagare nulla, così come i minorenni; altre categorie esenti saranno i ragazzi fino a 30 anni che alloggiano in ostelli, studenti fino a 26 anni che alloggiano in strutture universitarie.

Nessun costo anche per le forze dell’ordine che si troveranno a Milano per motivi di servizio. Secondo le stime, il Comune di Milano pensa di mettere in cassa ben 24 milioni di euro l’anno.

Tassa di soggiorno in Italia, fino a 5 euro per tutti i turisti

La tassa di soggiorno è la nuova minaccia del turismo. Dopo i rincari delle tasse aeroportuali, che diventeranno attivi a partire dal 1° luglio 2012, arriva la notizia che i Comuni italiani applicheranno la tassa di soggiorno per i turisti. Si tratta di un’imposta facoltativa che potrà essere applicata dalle singole città, introdotta con la nuova legge finanziaria del Governo. Questa tassa, che varia da 50 centesimi a 5 euro, finirà nelle casse dei Comuni e servirà per la realizzazione di opere pubbliche.

[sniplet ADSENSE]

Una conseguenza dei tagli fatti dal governo alle piccole amministrazioni, che ricade soprattutto nelle tasche dei cittadini. I turisti, che soggiorneranno al di fuori della propria città di residenza, dovranno pagare la tassa di soggiorno. Attualmente l’imposta è attiva a Roma, Firenze e Venezia, così come in altre città italiane; anche a Cattolica c’è la tassa di soggiorno, ma per non penalizzare il turismo, le categorie del settore turistico hanno pensato di contribuire versando volontariamente una somma di denaro al Comune, così da non tassare i clienti.

Tassa di soggiorno: dove si paga in Italia e in Europa

La tassa di soggiorno arriva anche a Pisa. Dopo numerose città italiane che hanno sposato l’idea di far pagare ai turisti una tassa in hotel, anche Pisa si aggiunge alla lista. Dopo Roma, Firenze e Venezia, in cui per soggiornare in un albergo si paga una tassa giornaliera da 1 a 5 euro, anche Pisa ha deciso di introdurre la tassa di soggiorno; nella città toscana si pagherà 2 euro a notte per i soggiorni in alberghi di lusso, 1,50 a notte per hotel di media categoria e 1 euro per hotel low cost.

[sniplet ADSENSE]

Mentre in Italia, città come Milano stanno pensando se introdurre la tassa di soggiorno oppure no, città ad alta affluenza turistica come Roma, Firenze e Venezia ce l’hanno già da mesi. Mentre Firenze è quella più cara nei termini della tassa di soggiorno, Venezia ha deciso di suddividere il tutto in base alle zone pagando da 30 centesimi a 5 euro a notte. A Roma si paga invece 2 euro. In Europa, la tassa di soggiorno la troviamo ad Amsterdam, Colonia, Duisburg, Brema, mentre presto arriverà a Berlino e a Barcellona. Altre città europee si sono invece rifiutate di far pagare una tassa di soggiorno.