Tassa di soggiorno a Bologna, prezzo per i turisti

Prosegue l’introduzione della tassa di soggiorno nelle città Italiane. Dopo Milano e Napoli, anche a Bologna entrerà in vigore il nuovo provvedimento. A partire dal mese di settembre, i turisti che decideranno di far tappa nel capoluogo emiliano dovranno pagare la tassa di soggiorno, che varia a seconda del prezzo del pernottamento, anziché della tipologia della struttura.

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Infatti, se in altre città italiane la tassa di soggiorno è proporzionale rispetto al numero di stelle delle strutture ricettive, a Bologna si pagherà in base alla spesa, senza dare peso alla classe degli hotel. I turisti italiani e stranieri, dovranno pagare 1 euro per pernottamenti fino a 31 euro; 1,50 euro se il prezzo del pernottamento è compreso tra 31 e 70,99 euro; 2,50 euro se il costo è tra 71 e 120,99 euro; 4 euro se il pernottamento ha un prezzo da 121 euro in su.

Queste somme sono da intendersi per ogni singola notte. Nel frattempo, come capitato in altre città, alcuni albergatori non hanno preso bene l’introduzione della tassa di soggiorno.

Tassa di soggiorno a Milano per i turisti

La tassa di soggiorno arriva anche a Milano. Dopo essere stata introdotta in molte città d’Italia, questa imposta arriva anche nel capoluogo lombardo a partire dal 1° settembre 2012. La tassa di soggiorno per i turisti è stata introdotta dal Consiglio Comunale e varia di prezzo a seconda della categoria della struttura ricettiva. Ogni hotel di Milano in cui si alloggerà, bisognerà pagare 1 euro a notte se la struttura alberghiera ha una stella, 2 euro per hotel a 2 stelle, 3 euro per hotel a 3 stelle, 4 euro per hotel a 4 stelle e 5 euro per hotel a 5 stelle.

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Oltre a comunicare i prezzi della tassa di soggiorno a Milano, è stato annunciato anche che ci saranno delle esenzioni. Sconti del 50% sono previsti in determinati periodi dell’anno come luglio e agosto, oltre a quelli con scarsa affluenza di visitatori in città; riduzioni anche nel caso il soggiorno sia dovuto per convegni. I residenti di Milano non dovranno pagare nulla, così come i minorenni; altre categorie esenti saranno i ragazzi fino a 30 anni che alloggiano in ostelli, studenti fino a 26 anni che alloggiano in strutture universitarie.

Nessun costo anche per le forze dell’ordine che si troveranno a Milano per motivi di servizio. Secondo le stime, il Comune di Milano pensa di mettere in cassa ben 24 milioni di euro l’anno.

Tassa di soggiorno per i turisti a Napoli

La tassa di soggiorno arriva a Napoli. L’imposta per i turisti diventa realtà anche nel capoluogo campano, così come accaduto in precedenza anche per altre città italiane. Roma, Firenze e Venezia sono solamente alcune delle città d’arte dove bisogna pagare la tassa di soggiorno; a queste si aggiunge ora anche Napoli. La tassa dev’essere pagata da tutti i turisti, italiani e stranieri, che soggiornano a Napoli anche per una sola notte.

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L’imposta viene applicata da hotel e strutture ricettive che hanno almeno due stelle; per quanto riguarda il costo si va da 1 euro a persona per una notte, fino ad un massimo di 4 euro a persona per una notte. Il costo varia ovviamente in base alla categoria degli alberghi. L’introduzione della tassa di soggiorno a Napoli ha scatenato non poche polemiche, con i gestori delle strutture che hanno minacciato di declassare hotel e alberghi ad una sola stella, così da non applicare la tassa.

TASSA DI SOGGIORNO IN ITALIA, FINO A 5 EURO PER TUTTI I TURISTI

Secondo le stime, in questo modo, il Comune intascherà la bellezza di 2 milioni all’anno.

Tassa di soggiorno in Italia, fino a 5 euro per tutti i turisti

La tassa di soggiorno è la nuova minaccia del turismo. Dopo i rincari delle tasse aeroportuali, che diventeranno attivi a partire dal 1° luglio 2012, arriva la notizia che i Comuni italiani applicheranno la tassa di soggiorno per i turisti. Si tratta di un’imposta facoltativa che potrà essere applicata dalle singole città, introdotta con la nuova legge finanziaria del Governo. Questa tassa, che varia da 50 centesimi a 5 euro, finirà nelle casse dei Comuni e servirà per la realizzazione di opere pubbliche.

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Una conseguenza dei tagli fatti dal governo alle piccole amministrazioni, che ricade soprattutto nelle tasche dei cittadini. I turisti, che soggiorneranno al di fuori della propria città di residenza, dovranno pagare la tassa di soggiorno. Attualmente l’imposta è attiva a Roma, Firenze e Venezia, così come in altre città italiane; anche a Cattolica c’è la tassa di soggiorno, ma per non penalizzare il turismo, le categorie del settore turistico hanno pensato di contribuire versando volontariamente una somma di denaro al Comune, così da non tassare i clienti.