Praga: monumenti e musei gratis per i 20 anni nell’UNESCO

Praga festeggerà nei prossimi giorni il 20° anniversario dall’iscrizione nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO. La capitale della Repubblica Ceca celebrerà questa ricorrenza nel fine settimana dell’1 e 2 dicembre 2012, quando diversi monumenti e musei della città saranno aperti al pubblico gratuitamente.

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Fu il 4 dicembre 1992 quando il centro storico di Praga entrò a far parte dell’UNESCO; nella lista troviamo sia la Città Vecchia che la Città Nuova, nonché il quartiere ebraico di Josefov dove ci sono le antiche sinagoghe, la fortezza di Vysehrad, il quartiere di Mala Strana, il Ponte Carlo e altri monumenti fra palazzi e chiese.

In occasione dei 20 anni nell’UNESCO, l’ente del turismo di Praga ha deciso di consentire ai cittadini ed ai turisti di visitare i monumenti liberamente; inoltre, è stato indetto un concorso fotografico chiamato “Prague 20 Years of UNESCO – Through Your Eyes”, con foto che saranno esposte presso la Old Town Bridge Tower fino al 30 dicembre 2012. L’elenco dei monumenti e musei gratis a Praga per questa ricorrenza è disponibile sul sito ufficiale dell’ente del turismo.

Unesco: siti del Patrimonio Mondiale Astronomico

UNESCO ha deciso di istituire un elenco dei Patrimoni Mondiali Astronomici. Lo United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization ha da poco selezionato 44 vestigia che raccontano i passi fatti dall’uomo verso lo spazio. Si tratta de The Heritage of Astronomy, un portale nato recentemente e nel quale troviamo siti che vanno da Stonehenge a Giza, ma anche monumenti come il Pantheon di Roma. Un viaggio attraverso i 5 continenti, alla scoperta di quelle testimonianze che le culture passate hanno lasciato guardando le stelle.

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Molte le civiltà che hanno voluto stabilire una sorta di contatto fra il nostro Pianeta e quello che c’è oltre le stelle: egizi, celti, pre-colombiani e altri popoli. Così come per i siti del Patrimonio dell’Umanità, anche per quelli Astronomici lo scopo è quello di preservarli e farli conoscere a tutti. Nell’elenco dei Patrimoni Astronomici dell’Unesco troviamo alcuni già celebri, come Stonehenge, in Gran Bretagna, e le le piramidi di Giza, in Egitto. Senza dubbio si tratta delle vestigia che più raccontano il legame fra l’uomo e il cielo.

UNESCO: NUOVI SITI DEL PATRIMONIO MONDIALE DELL’UMANITÀ

Nell’elenco troviamo anche alcuni Patrimoni Astronomici italiani, come il Pantheon di Roma, l’Acropoli di Alatri alle porte della Capitale e il Battistero di Parma; ci sono poi gli stranieri come la Torre Einstein a Postdam o l’osservatorio del monte Wilson a Los Angeles. Al momento ci sono una cinquantina di siti nella lista dei Patrimoni Astronomici dell’UNESCO, per scoprirli tutti potete visitare il sito ufficiale.

UNESCO: SITI A RISCHIO DEL PATRIMONIO DELL’UMANITÀ

Unesco: nuovi siti del Patrimonio Mondiale dell’Umanità

L’Unesco ha aggiunto nuovi siti all’interno del Patrimonio dell’Umanità. Il Comitato si è riunito pochi giorni fa a San Pietroburgo, dove ha annunciato i 26 nuovi siti Unesco che si vanno ad aggiungere agli altri 890 già iscritti nella Convenzione del 1972. Tra i siti che entrano a far parte del Patrimonio dell’Umanità troviamo città come Rio de Janeiro e Rabat, ma anche bellezze naturali come le falesie sul fiume Lena in Siberia o i laghi Ounianga nel deserto del Sahara nel Ciad.

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L’elenco non finisce qui, visto che ci sono anche il parco naturale Trinational Sangha che si estende tra Camerun, Repubblica Centrafricana e Congo, i templi di fango di Timbuctù, la Basilica della Natività di Betlemme e il Teatro dell’Opera di Bayreuth. Siti dell’Unesco in ogni continente del pianeta, anche se l’Italia stavolta è rimasta a mani vuote e non ha ottenuto alcun risultato, nonostante le candidature per alcune delle sue bellezze naturalistiche come Monferraro, Langhe e Roero in Piemonte.

UNESCO: SITI A RISCHIO DEL PATRIMONIO DELL’UMANITÀ

L’elenco dei 26 siti del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO potete consultarlo sul sito ufficiale.

Unesco: siti a rischio del Patrimonio dell’Umanità

L’Unesco, insieme a l’Ugs (United States Geological Survey), ha annunciato i siti del Patrimonio dell’Umanità a rischio. Si tratta di 35 siti in pericolo, quasi tutti a causa dell’uomo, che con il suo contributo ha messo a rischio in questi ultimi anni. L’Unesco ha anche pubblicato un atlante mondiale sui siti ritenuti a rischio con un documento che si intitola “From Space to Place: an Image Atlas of World Heritage Sites on the ‘In Danger’ list”, che si può visualizzare sul sito ufficiale, con tanto di foto dal satellite che illustrano quali sono.

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Questi posti sono a rischio a causa di calamità naturali, ma anche desertificazione, cambiamenti climatici, urbanizzazione incontrollata, sfruttamento delle risorse, guerre e molto altro ancora. I siti in questione si trovano in Asia, America Latina e Africa e tra le più eccellenti troviamo le isole Galapagos (Ecuador), paradiso terrestre per specie animali e vegetali, minacciato sia dal turismo di massa che dalla pesca illegale; c’è poi la barriera corallina in Belize, la seconda più grande al mondo dopo quella australiana, messa a rischio dagli stessi problemi della Galapagos, ma in aggiunta anche per via dell’inquinamento e dell’abbattimento delle mangrovie.

Tra gli altri siti dell’Unesco troviamo anche il Parco Nazionale Manovo-Gounda S. Floris nella Repubblica Centrafricana, dove lo sfruttamento delle risorse e la caccia illegale mette a rischio animali e piante; questo non è l’unico parco nazionale, visto che nella lista compaiono il Los Katíos National Park (Colombia), Comoé National Park (Costa Rica), Garamba National Park, Salonga National Park e Kahuzi-Biega National Park (Repubblica Democratica del Congo). Segnaliamo anche le rovine della Valle di Bamiyan (Afghanistan), danneggiato dai talebani, poi il Minareto di Jam (Afghanistan), la città di Coro (Venezuela), Chan Chan (Perù), monumenti storici di Mtskheta (Georgia), Abu Mena (Egitto), Ashur e Samarra (Iraq).