Unesco: siti del Patrimonio Mondiale Astronomico

UNESCO ha deciso di istituire un elenco dei Patrimoni Mondiali Astronomici. Lo United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization ha da poco selezionato 44 vestigia che raccontano i passi fatti dall’uomo verso lo spazio. Si tratta de The Heritage of Astronomy, un portale nato recentemente e nel quale troviamo siti che vanno da Stonehenge a Giza, ma anche monumenti come il Pantheon di Roma. Un viaggio attraverso i 5 continenti, alla scoperta di quelle testimonianze che le culture passate hanno lasciato guardando le stelle.

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Molte le civiltà che hanno voluto stabilire una sorta di contatto fra il nostro Pianeta e quello che c’è oltre le stelle: egizi, celti, pre-colombiani e altri popoli. Così come per i siti del Patrimonio dell’Umanità, anche per quelli Astronomici lo scopo è quello di preservarli e farli conoscere a tutti. Nell’elenco dei Patrimoni Astronomici dell’Unesco troviamo alcuni già celebri, come Stonehenge, in Gran Bretagna, e le le piramidi di Giza, in Egitto. Senza dubbio si tratta delle vestigia che più raccontano il legame fra l’uomo e il cielo.

UNESCO: NUOVI SITI DEL PATRIMONIO MONDIALE DELL’UMANITÀ

Nell’elenco troviamo anche alcuni Patrimoni Astronomici italiani, come il Pantheon di Roma, l’Acropoli di Alatri alle porte della Capitale e il Battistero di Parma; ci sono poi gli stranieri come la Torre Einstein a Postdam o l’osservatorio del monte Wilson a Los Angeles. Al momento ci sono una cinquantina di siti nella lista dei Patrimoni Astronomici dell’UNESCO, per scoprirli tutti potete visitare il sito ufficiale.

UNESCO: SITI A RISCHIO DEL PATRIMONIO DELL’UMANITÀ

Unesco: nuovi siti del Patrimonio Mondiale dell’Umanità

L’Unesco ha aggiunto nuovi siti all’interno del Patrimonio dell’Umanità. Il Comitato si è riunito pochi giorni fa a San Pietroburgo, dove ha annunciato i 26 nuovi siti Unesco che si vanno ad aggiungere agli altri 890 già iscritti nella Convenzione del 1972. Tra i siti che entrano a far parte del Patrimonio dell’Umanità troviamo città come Rio de Janeiro e Rabat, ma anche bellezze naturali come le falesie sul fiume Lena in Siberia o i laghi Ounianga nel deserto del Sahara nel Ciad.

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L’elenco non finisce qui, visto che ci sono anche il parco naturale Trinational Sangha che si estende tra Camerun, Repubblica Centrafricana e Congo, i templi di fango di Timbuctù, la Basilica della Natività di Betlemme e il Teatro dell’Opera di Bayreuth. Siti dell’Unesco in ogni continente del pianeta, anche se l’Italia stavolta è rimasta a mani vuote e non ha ottenuto alcun risultato, nonostante le candidature per alcune delle sue bellezze naturalistiche come Monferraro, Langhe e Roero in Piemonte.

UNESCO: SITI A RISCHIO DEL PATRIMONIO DELL’UMANITÀ

L’elenco dei 26 siti del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO potete consultarlo sul sito ufficiale.