Prezzo Benzina: 10 paesi dove costa meno il carburante

Settimana dopo settimana, il costo della benzina continua a crescere, andando a pesare nell’economia delle famiglie italiane. Se in Italia il prezzo del carburante è salito alle stelle, non possiamo dire la stessa cosa per altri paesi d’Europa, dove benzina e diesel sono nettamente più economici. Il posto dove la benzina costa meno è la Romania, dove un litro costa appena 1,310 euro; seguono Bulgaria (1,325 euro/litro), Polonia (1,398 euro/litro), Cipro (1,400 euro/litro) ed Estonia (1,402 euro/litro).

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A chiudere la top 10 troviamo Lituania (1,432 euro/litro), Lettonia (1,464 euro/litro), Lussemburgo (1,470 euro/litro), Austria (1,487 euro/litro) e Spagna (1,506 euro/litro). Per quanto riguarda il prezzo del diesel, invece, troviamo il Lussemburgo come Stato dove costa meno con 1,310 euro/litro; seguono Lituania (1,343 euro/litro), Romania (1,349 euro/litro), Slovenia (1,358 euro/litro) e Bulgaria (1,362 euro/litro), mentre a chiudere la top 12 troviamo Lettonia (1,371 euro/litro), Polonia (1,379 euro/litro), Cipro (1,381 euro/litro), Spagna (1,385 euro/litro) e Malta (1,390 euro/litro).

E in Italia? La benzina è arrivata a 1,862 euro/litro anche se in alcune regioni il prezzo è più alto; quasi alla pari dell’Italia troviamo anche Danimarca e Olanda, mentre per quanto riguarda il diesel il record non è tricolore ma del Regno Unito, dove costa 1,799 euro/litro.

Benzina: nuovo aumento record, il prezzo è di 1,84 euro al litro

Ancora rincari per la benzina che ha raggiunto la soglia record di 1,84 euro al litro. Nei prossimi giorni ci sarà lo sciopero dei benzinai, ma per gli italiani arriva anche la stangata per quanto riguarda il prezzo del carburante, che ha portato allo sciopero dei tir in queste settimane. Da ieri, i prezzi della benzina sono lievitati ancora, con listini ritoccati e nuovo record al centro Italia dove si è arrivati a 1,84 euro al litro, mentre il prezzo medio nazionale è di 1,769 euro al litro.

Il diesel, per fortuna, non ha subito rialzi, anzi, un abbassamento di 0,1 centesimi di euro  che ha portato ad una cifra media nazionale di 1,725 euro al litro. I rialzi maggiori sono stati per Eni che ha visto un aumento di 0,5 centesimi di euro (1,778 euro al litro), mentre Shell 0,4 centesimi di euro (1,769 euro al litro), Tamoil di 1,8 centesimi di euro (1,796 euro al litro) e 1 centesimo di euro per TotalErg (1,779 euro al litro).

Anche i distributori di benzina no-logo hanno visto dei rialzi con 1,689 euro al litro per la benzina, mentre il diesel è rimasto fermo a 1,610 euro al litro.

Sciopero benzinai: 10 giorni di stop contro la manovra Monti

Scioperi, scioperi e ancora scioperi. Il mese di gennaio verrà ricordato come il mese più nero di quest’anno, visto che sono in molti a scendere in piazza contro la manovra del Governo Mario Monti. Oltre allo sciopero dei trasporti, a far preoccupare gli italiani sarà anche lo sciopero dei benzinai, visto che le organizzazioni sindacali hanno annunciato 10 giorni di stop contro le liberalizzazioni del Governo. Faib e Fegica hanno confermato 10 giorni di sciopero in un comunicato poche ore fa e che riportava le seguenti parole:

“I gestori confermano la proclamazione di un pacchetto di 10 giorni di sciopero degli impianti di distribuzione carburanti, sia sulla rete ordinaria che su quella autostradale, la cui articolazione sarà successivamente definita per evitare di aggravare l’attuale stato di forti tensioni e disagio sociale. È la decisione assunta…. per denunciare la mancata liberalizzazione della distribuzione carburanti da parte del Governo e sostenere il Parlamento a varare una vera riforma per liberare il settore dal controllo assoluto dei monopolisti petroliferi e consentire prezzi dei carburanti più bassi su tutta la rete distributiva”

Ora si attende di conoscere quali siano le date dello sciopero dei benzinai e ci prepariamo come sempre all’assalto dei distributori di benzina per far scorta di carburante.

Ponte Immacolata 2011: prezzo della benzina in aumento

E’ arrivato il tanto atteso Ponte dell’Immacolata 2011, ma per chi è in procinto di partire c’è una brutta notizia perché il prezzo della benzina è in aumento. Come ogni anno, quando arriva l’atteso Ponte dell’Immacolata ci si appresta a fare il pieno in previsione di una gita fuori porta o di un weekend lungo, ma quest’anno, tra la crisi economica, le manovre del governo Monti e le tasse in aumento la voglia di partire sembra calare.

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Se ci mettiamo poi il prezzo della benzina i risultati non sono eccellenti. Già da stamattina infatti, sembra che il prezzo dei carburanti abbia visto un considerevole aumento superando 1,70 euro al litro e quindi un aumento di 10 centesimi per la benzina verde e di 13 centesimi per il gasolio. In tutta Italia, i prezzi restano intorno a 1,709 euro per litro, mentre al Sud ci sono stati degli aumenti fino a 1,8 euro.

Purtroppo non è un grande momento per i viaggi, soprattutto per chi prevede di partire in macchina. Questo Ponte dell’Immacolata, nonostante un cauto ottimismo non sembra propenso allo svago. Ora la benzina è solo la ciliegina sulla torta.