Diwali 2012: Festa delle Luci in India a novembre

L’India si prepara a celebrare il Diwali. Si tratta della cosiddetta Festa delle Luci, che si tiene ogni anno in questo Paese e simboleggia la vittoria del bene sul male. Le date di quest’anno vanno dal 5 al 9 novembre 2012, in occasione degli ultimi giorni di luna nera, quando il popolo induista celebra il Diwali, conosciuto anche come Dipavali o Deepawali. Le case e i cuori della gente si illuminano come segno di speranza per l’anno che verrà; la tradizione vuole che si accendano le Diyas, candele o lampade tradizionali, ma durante questi giorni di festa non mancano fuochi d’artificio, preghiere, processioni e musica.

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Il Diwali inizia prima dell’alba, quando le città sono illuminate da migliaia di luci, i fiori, le ghirlande e i drappi adornano le case e le strade, le persone scendono nelle vie e condividono questa gioia con gli altri. La sera, invece, sono i fuochi d’artificio ad illuminare il cielo. Il primo giorno della Festa delle Luci in India è dedicato alle dee Lakshmi e Parvati, mentre il secondo alla riconciliazione fra Siva e Parvati; il terzo giorno, invece, quando c’è la luna piena, viene ricordata la vittoria di Visnu sul demone Bali e la giornata è dedicata a Lakshmi o Kali.

Il quarto giorno è quello che corrisponde alla vera e propria festa, quando viene ricordata l’incoronazione di Rama in seguito all’esilio e vengono esposte le lampade; l’ultimo giorno, infine, è dedicato a Yama, colui che presidia la morte e padrone del regno infero. Un appuntamento da non perdere per chi è attratto da questa cultura, ma anche da semplici curiosi che amano viaggiare alla scoperta del mondo.

India è il paese con l’aria più inquinata, Svizzera prima della classe

L’inquinamento è in crescita in tutto il mondo, con moltissime città che ogni giorno devono combattere contro l’aria sporca che le sovrasta. In Italia, seppur ci si lamenta spesso, l’aria non sembra essere così inquinata come in altri Paesi. Stando a quanto emerso da uno studio effettuato dal Columbia University e dalla Yale University, lo stato maggiormente inquinato è l’India. Sono state messe a confronto ben 132 Paesi, classificandole in base alla salute dell’ambiente, dell’acqua, dell’aria, della biodiversità, dell’habitat, delle foreste, dei cambiamenti climatici, della pesca e dell’agricoltura.

Per quanto riguarda la classifica dell’aria, il record negativo è stato ottenuto dall’India che paga a caro prezzo lo sviluppo degli ultimi anni; tra le ultime della classe troviamo anche Bangladesh (131° posto), Nepal (130° posto) e Pakistan (129° posto), mentre la Cina si è piazzata solamente, si fa per dire, al 128° posto. Nella classifica generale, invece, l’India si trova al 125° posto solo grazie alle risorse naturali come le foreste; qui precede di poco Kuwait, Yemen, Sud Africa, Kazakistan, Uzbekistan e Turkmenistan. Guardando invece i grandi produttori come Stati Uniti e Cina, li troviamo rispettivamente al 49° e 116° posto, mentre l’Italia è all’8° posto prima di Gran Bretagna e Svezia, ma dietro a Francia e Austria; la prima della classe è la Svizzera, seguita da Lettonia, Norvegia, Lussemburgo e Costa Rica.