L’inquinamento è in crescita in tutto il mondo, con moltissime città che ogni giorno devono combattere contro l’aria sporca che le sovrasta. In Italia, seppur ci si lamenta spesso, l’aria non sembra essere così inquinata come in altri Paesi. Stando a quanto emerso da uno studio effettuato dal Columbia University e dalla Yale University, lo stato maggiormente inquinato è l’India. Sono state messe a confronto ben 132 Paesi, classificandole in base alla salute dell’ambiente, dell’acqua, dell’aria, della biodiversità, dell’habitat, delle foreste, dei cambiamenti climatici, della pesca e dell’agricoltura.
Per quanto riguarda la classifica dell’aria, il record negativo è stato ottenuto dall’India che paga a caro prezzo lo sviluppo degli ultimi anni; tra le ultime della classe troviamo anche Bangladesh (131° posto), Nepal (130° posto) e Pakistan (129° posto), mentre la Cina si è piazzata solamente, si fa per dire, al 128° posto. Nella classifica generale, invece, l’India si trova al 125° posto solo grazie alle risorse naturali come le foreste; qui precede di poco Kuwait, Yemen, Sud Africa, Kazakistan, Uzbekistan e Turkmenistan. Guardando invece i grandi produttori come Stati Uniti e Cina, li troviamo rispettivamente al 49° e 116° posto, mentre l’Italia è all’8° posto prima di Gran Bretagna e Svezia, ma dietro a Francia e Austria; la prima della classe è la Svizzera, seguita da Lettonia, Norvegia, Lussemburgo e Costa Rica.