Cosa Vedere in Friuli

Il Friuli Venezia Giulia è una regione italiana situata nel nord-est; confina a sud-ovest e ad ovest con il Veneto, a nord con l’Austria, ad est con la Slovenia mentre a sud è bagnata per la quasi totalità dal mar Adriatico. La popolazione dell’intera regione è di circa 1.2 milioni di abitanti ed il capoluogo della regione è Trieste che è affacciato sull’omonimo golfo. In questo articolo vogliamo presentarvi alcune vacanze tipo che potreste voler trascorrere proprio in questa regione, senza però evitare di descrivervi la geografia della regione e la sua storia.

Storia

Se volete conoscere a fondo un territorio, comprenderne meglio le usanze, le tradizioni, allora non potete fare a meno che informarvi riguardo alle vicissitudini storico-culturali che lo hanno interessato. La storia della regione Friuli Venezia Giulia è veramente molto recente; abbiamo già accennato che l’unificazione è avvenuta a seguito della seconda guerra mondiale e più precisamente nel 1954 quando, finalmente, Trieste ritornò a far parte del territorio italiano.

La nascita di questa regione unica ebbe inizio nel 1947 quando, nel mese di settembre, venne istituito il TLT ovvero Territorio Libero di Trieste, il quale comprendeva oltre alla cittadina di Trieste e la sua periferia, anche il Capodistria. Il TLT era destinato a diventare un vero e proprio piccolo stato a se, o meglio, controllato dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Si capì però ben presto che non era interesse ne italiano ne jugoslavo che ciò avvenisse e quindi, a partire dal 1954 il TLT venne diviso in due zone che furono assegnate rispettivamente all’Italia (il territorio di Trieste) e alla Jugoslavia (il Capodistria).

Qualche anno più tardi lo stato italiano decise di unire la parte italiana del vecchio TLT con il territorio della regione Friuli al fine di creare un’unica, ben più grande, regione. Non dimentichiamoci che, alla luce del confine con ben due stati esteri (Austria a nord e Slovenia ad est), alla regione del Friuli Venezia Giulia è stata riconosciuta l’autonomia proprio come a Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige (per lo stesso motivo del Friuli Venezia Giulia) e Sicilia e Sardegna (in quanto regioni insulari).

Come spesso accade però, unire (o dividere) due territori che sono culturalmente (o politicamente, o ancora religiosamente) differenti può portare alla nascita di contrasti interi che possono sfociare in ribellioni, lotte, etc.. Possiamo dire che non è questo il caso del Friuli Venezia Giulia, tuttavia non possiamo non affermare che vi siano state nel corso dei decenni delle rivalità e delle frizioni tra il territorio di Udine (capoluogo del Friuli) e quello di Trieste (capoluogo della Venezia Giulia).

Geografia

Il Friuli Venezia Giulia, sorge proprio, come evidenzia il nome, dall’unione dei due territori del Friuli (che occupa circa il 90% del territorio totale della regione ed il cui capoluogo amministrativo è Udine) e della Venezia Giulia che è stata annessa al territorio italiano solamente alla conclusione della seconda guerra mondiale.

E’ tuttavia difficile stabilire con precisione quale sia l’esatto confine tra il territorio del Friuli e quello della Venezia Giulia infatti, seppur convenzionalmente si consideri il fiume Timavo (che segnava il confine del Friuli prima dell’annessione della Venezia Giulia) come spartiacque tra le due zone, molti, soprattutto gli abitanti a sinistra del ben più noto fiume Isonzo, considerano che sia proprio questo il confine tra Friuli e Venezia Giulia; gli estranei a questa “disputa” la considerano di poca importanza ma tuttavia questa rivalità è molto sentita dai residenti.

Il Friuli Venezia Giulia è la regione più ad est del territorio italiano, è la regione dove termina l’arco alpino che inizia dal basso Piemonte e possiamo quindi immaginare come il territorio di questa regione sia in buona parte interessato da significativi rilievi montuosi. Circa il 43% del territorio è infatti montuoso (occupato per la maggior parte dalle Alpi Carniche e dalle Alpi Giulie) mentre la rimanente percentuale si divide tra pianura (quasi il 40%) e colline (poco meno del 20%); non dobbiamo dimenticarci di quella piccola, seppur significativa, percentuale di acqua che è costituita dal Mar Adriatico che lambisce le coste meridionali della regione per quasi tutta la sua estensione.

Morfologia del territorio

Il Friuli-Venezia Giulia è situata nell’estremo nord-est del paese. Per la sua posizione geografica di frontiera, ma anche per tutelare le sue particolari caratteristiche culturali, tra cui la lingua friulana (parlata da circa 700.000 persone e ritenuta dagli studiosi una vera e propria lingua a sé) e quella slovena (della quale nelle province di Gorizia e di Trieste lo stato italiano assicura l’uso ufficiale), il Friuli-Venezia Giulia costituisce, una regione ad amministrazione autonoma.

Il doppio nome dato alla regione, istituita nel 1948, riflette le diverse anime storiche di questo territorio di frontiera. Il nome Friuli deriva, come si è detto, da Forum Iulii, centro fondato da Giulio Cesare e divenuto capoluogo della Regio X, denominata Venetia et Histria. Fu solo dopo la caduta dell’impero romano che il toponimo della città venne esteso all’intera regione, compresa tra i fiumi Livenza e Timavo, le Alpi Carniche e Giulie, e il mare Adriatico. Sono ben 800 le grotte accertate del Carso triestino, il quale, insieme al Carso di Doberdò, costituisce la parte della regione carsica rimasta al Friuli-Venezia Giulia dopo la seconda guerra mondiale. I confini precisi e i caratteri geografici del Carso italiano sono descritti nel brano che segue, tratto dalla Guida Rossa Friuli-Venezia Giulia del Touring Club Italiano.

Al Friuli-Venezia Giulia oggi compete solo una piccola parte del Basso Carso: il Carso di Doberdò o Monfalconese, fra la pianura isontina, la piana del Timavo e il vallone Goriziano, e il Carso Triestino, fra quest’ultimo e il solco della Rosandra ad est, con un affaccio diretto al mare nel settore nord-ovest (baia di Sistiana), mentre a sud-est è orlato dalle colline arenaceo-marnose.

Si tratta di bassi altopiani cretacei spianati dall’abrasione marina e dall’erosione carsica, dove i fenomeni carsici sono particolarmente intensi tanto da costituire un raro patrimonio naturalistico di grande interesse scientifico, richiedente un’opportuna tutela. Il Carso di Doberdò che ha anche un valore storico per i campi di battaglia della prima guerra mondiale (ospita sulle sue pendici il Cimitero monumentale di Redipuglia e conserva i resti delle trincee), è caratterizzato dalla presenza del laghetto di Doberdò (bacino di trapasso della falda carsica, con profondità e superficie variabili), mentre quelli minori sono stati prosciugati.

Il Carso Triestino (Monte Cocusso, 667 metri) degrada lentamente da sud-est a nord-ovest sulla direttrice dell’antico corso del Timavo, che ora scorre nelle sue viscere e può essere raggiunto a 329 metri di profondità nell’abisso di Trebiciano. Lungo l’impluvio del paleosolco si aprono le più grandi doline che comunicano con il reticolo sotterraneo delle grotte. Tra le 800 grotte segnate nel catasto emerge la Grotta Gigante (presso il borgo omonimo), vasta sala alta 115 metri, attrezzata per le visite turistiche. In alcune grotte sono state rinvenute importanti stazioni preistoriche, come nella Grotta Azzurra di Samatorza, nelle grotte Pocala e del Pettirosso di Aurisina, nella Grotta dell’Orso di Gabrovizza.

Fenomeno unico e spettacolare sono le risorgive del Timavo, che dopo circa 55 chilometri di corso superficiale e altri 40 chilometri di corso sotterraneo, in gran parte sconosciuto, riaffiora da 6 polle presso San Giovanni di Duino, dando luogo a tre rami fluviali.

Arte e cultura

Siete persone appassionate della cultura, per voi vacanza non significa divertimento? O meglio, per voi vacanza significa divertimento pacato, estati e fascino scoprendo la cultura di una città? Il Friuli Venezia Giulia è in grado di offrirvi anche tutto questo.

La regione è stata contesa e occupata da molte differenti popolazioni, ognuna delle quali ha contribuito allo sviluppo culturale del territorio seguendo una determinata linea. Proprio questo, a nostro parere, può rendere affascinante un luogo: l’incontro di diverse, e magari contrastanti, culture in un unico luogo, culture che mischiandosi si elevano di valore. Quali sono queste culture diverse che si sono succedute nella storia del Friuli Venezia Giulia? Basti pensare che questo territorio è stato occupato, durante tutti i secoli, dai Celti, dai Romani, dai Longobardi, e ancora dalla Repubblica di Venezia e dagli Asburgo.

Questo indubbiamente ha reso le città affascinanti ed evocatrici di altri tempi; volete un esempio? Provate a passeggiare per le strade di Trieste, andate a visitare il Borgo Teresiano dove riconoscerete inevitabilmente lo stile architettonico tipico di Vienna, entrate in uno dei numerosi tipici caffè ed assaporatene l’aria mitteleuropea; oppure ancora immaginate di tornare indietro di un secolo e percorrere le stesse strade che venivano percorse quotidianamente da veri e propri geni della letteratura, Svevo e Joyce.

E la gita a Trieste potrebbe portarvi fino al vicinissimo Castello di Miramare, assolutamente splendido nella sua posizione e nelle sue linee e dalla storia tanto travagliata quando intrigante. Ma Friuli Venezia Giulia non è solo Trieste; Friuli Venezia Giulia è ad esempio Udine, una città ricca di piazze, una città con una bellissima Torre dell’Orologio, una città che riuscirà ad incantarvi grazie agli affreschi di Tiepolo custoditi nel Palazzo Arcivescovile.

Il vostro giro per la regione potrebbe portarvi poi a Pordenone, con i suoi numerosi palazzi cinquecenteschi o le sue chiese romaniche, o ancora gli edifici in stile gotico e barocco; se ancora non ne avete abbastanza, soggiornate a Gorizia, un’elegantissima città che richiama gli stili del nord-est europeo e risente significativamente del suo confine con lo stato della Slovenia; qui potrete assistere all’incontro, allo scambio e alla fusione di due diverse culture, osservabili attraverso gli edifici, le vie, i monumenti..
Il Friuli Venezia Giulia vi offre davvero un’esperienza indimenticabile tutta da vivere che vi renderà più felici, più tolleranti, più comprensivi e soprattutto ricchi di una splendida esperienza personale.

La montagna friulana

Più del 42% del territorio del Friuli-Venezia Giulia è occupato da montagne, che si snodano nella lunga serie di cime e di vette delle Alpi Carniche e Giulie per scendere poi dolcemente verso il mare con le relative Prealpi e con la zona del Carso, un altopiano segnato profondamente da doline, grotte, inghiottitoi, fiumi sotterranei. La zona alpina vera e propria, corrugatasi precocemente e riconoscibile per la maggiore antichità dei terreni, la maggiore altimetria media, le forme addolcite da un più lungo modellamento e dall’azione più incisiva dei ghiacciai quaternari, nonché per altri caratteri climatici e fitogeografici, è costituita dalle Alpi Carniche, su cui corre lo spartiacque principale, e da un modesto settore delle Alpi Giulie.

Se la porzione montagnosa del Friuli-Venezia Giulia occupa gran parte della regione, di poco inferiore per estensione è l’area pianeggiante, che copre circa il 35% del territorio. Come la Pianura Padana, di cui costituisce la porzione più orientale, si divide tradizionalmente in alta e in bassa pianura, separate dalla caratteristica linea delle risorgive – sorgenti sotterranee che risalgono in superficie quando incontrano uno strato di suolo impermeabile. Nell’alta pianura, dove i terreni sono molto permeabili, le acque fluviali e piovane sono assorbite dalla coltre alluvionale e scendono in profondità, finché incontrano un letto impermeabile, formando un’imponente falda freatica, che può venir raggiunta dai pozzi con profonde trivellazioni.

La falda defluisce lentamente nel sottosuolo finché, con la diminuzione altimetrica dei terreni superficiali e l’esaurimento della coltre permeabile è costretta ad affiorare in una lunga serie di risorgive perenni (in friulano resultivis), caratterizzate da una temperatura costante sui 12 °C e da qualche oscillazione stagionale in rapporto con l’altezza della falda. Le acque di risorgiva, lente e copiose, tendono ad impaludare la zona di affluenza e alimentano alcuni corsi d’acqua che si gettano direttamente nelle lagune o rimpinguano gli alvei dei fiumi provenienti dalla montagna. La zona delle risorgive (corrispondenti ai fontanili padani) attraversa irregolarmente da ovest a est tutta la pianura friulana, raggiungendo il massimo sviluppo fra il Tagliamento e l’Isonzo, da Codroipo a Palmanova; essa divide due sezioni molto diverse per condizioni naturali, su cui si sono originate forme differenziate d’insediamento e di utilizzazione agraria.

L’alta pianura, a monte delle risorgive, presenta suoli piuttosto poveri e aridi, ricoperti da magre praterie (magredis), in cui l’insediamento e l’attività agricola erano condizionati dalla presenza dei pozzi o dalla derivazione delle rogge. Natura e divertimento Per l’appassionato di wilderness e natura il Friuli è ricco di risorse e località interessanti. Anzitutto le Alpi. L’amante della montagna potrà visitare lo splendido Parco Naturale delle Dolomiti Friulane imbattendosi in una natura selvaggia ed incontaminata, lungo percorsi segnati o semplicemente abbandonandosi al gusto dell’esplorazione. Le dolomiti friulane offrono interessanti percorsi d’arrampicata e consentono di immergersi in splendide foreste di conifere, o sostare nei pressi di laghi dalle acque cristalline.

Uno dei centri montani più importanti è Ravascletto, frequentato d’estate e d’inverno e vicino al bel Monte Zoncolan. Un incontro magico è quello con il lago di Sauris, dalle acque azzurre e trasparenti, che si raggiunge inoltrandosi in Carnia fin quasi al confine con il Veneto. Il lago è un piccolo gioiello incastonato tra verdi montagne, cinto dai comuni di Sauris di Sopra e Sauris di Sotto e nota località turistica.

Ma il Friuli è noto all’appassionato di montagna anche per le sue immense foreste. Su tutte, la foresta di Tarvisio (nei pressi dell’omonimo paese), estesa tra le Alpi Carniche e le Alpi Giulie e vicina al confine sloveno, ma anche il magnifico Bosco del Cansiglio, in parte in territorio veneto e popolato da faggi, abeti e larici. Tanti i sentieri segnati, percorribili a piedi, a cavallo o in mountain bike.

Il mare in Friuli comincia dalle distese lagunari e dalle dune di Lignano Sabbiadoro fino a raggiungere, passando per Grado e l’omonima laguna, le coste frastagliate del Carso. Lignano è notissima località balneare e blasonato centro di vita mondana. Situata su una piccola penisola, a poca distanza da Udine e Venezia, la cittadina ospita tra l’altro l’acquasplash, grande parco acquatico ricco di giochi d’acqua e divertenti giostre. Numerosi, nella regione, anche i centri termali; su tutti Grado, antico porto romano oggi ricco di stabilimenti termali, e Arta Terme, centro della Carnia da secoli celebre per le sue acque benefiche.

Turismo sportivo

State cercando la giusta vacanza che unisca divertimento, attività sportiva e natura? Il Friuli Venezia Giulia ha quello che state cercando. Vi offre moltissimi itinerari per chi ha voglia di essere protagonista in prima persona della propria vacanza, per chi vuole vivere in modo originale ciò che la regione, con la sua natura, vi mette a disposizione. Volete praticare qualche sport? Avrete l’imbarazzo della scelta: in estate potete fare trekking o mountain bike in alta quota, e ancora sui monti arrampicata o parapendio; se invece siete amanti dell’acqua potete invece praticare pesca, nuoto, windsurf e davvero tanto altro ancora.

Passare un’estate in Friuli Venezia Giulia significa assistere ad uno spettacolo di natura a tratti aspra e selvaggia dove poter praticare trekking, dove ammirare panorami e luoghi paradisiaci, quasi fuori dal mondo ma ricchi di suggestione. Tutto ciò che la natura può offrirvi, lo troverete durante le vostre passeggiate che diventeranno così assolutamente indimenticabili.

Se amate invece le forti emozioni, dovreste sapere che il Friuli Venezia Giulia è ricco di torrenti che vengono navigati sui gommoncini o sulle canoe e se invece all’acqua preferite l’aria non vi resta che lanciarvi con un parapendio o un deltaplano da una delle vette di questa regione e sorvolare verdi pascoli e paesaggi visibili solo dall’alto. E se si avvicina la stagione invernale il Friuli Venezia Giulia vi offre centinaia di chilometri di piste innevate adatte a sciatori di tutti i livelli, per praticare sci da discesa, sci da fondo o ancora motoslitta, e molto altro!

Ma se lo sci non vi soddisfa a sufficienza allora potrete trovare decine di attività stravaganti sulla neve come per esempio ice-climbing, sleddog, passeggiate con le ciaspole (le racchette da neve), snowboard, freeride , curling, pattinaggio su ghiaccio… Rimarrete davvero affascinati dalla miriade di offerte che potrete trovare in Friuli per soddisfare qualsiasi vostra esigenza e per rimanere il più possibile a contatto con paesaggi mozzafiato.

Se poi l’attività sportiva vi mette appetito allora vi farete tentare dalla tradizione culinaria del Friuli Venezia Giulia, ricca di profumi, aromi, ingredienti e prodotti unici nel loro genere; giusto per citarvi qualche prodotto potreste assaggiare il prosciutto di Sauris, oppure quello di San Daniele o ancora i bianchi del Collio. Il fascino è assicurato e la vostra vacanza sarà resa ancora più suggestiva dalle numerosissime manifestazioni rievocative dei modi e dei costumi di un tempo.

Turismo nautico

Per voi la vacanza significa acqua, mare, spiaggia e divertimento? Non c’è nessun problema in Friuli Venezia Giulia. Tutto ciò che desiderate lo troverete esattamente come lo immaginate. La regione infatti, nella sua costa meridionale, è per la sua quasi totalità bagnata dalle splendide acque del mar Adriatico ma questo non basta a rendere unico il vostro soggiorno; ci pensano quindi un’affascinante costa a tratti a picco sul mare e a tratti lunga, bassa e sabbiosa e una vastissima offerta di attività praticabili durante la vostra vacanza.

Città come Lignano Sabbiadoro e Grado vi offrono spiagge di sabbia dorata e fondali piatti e adatti a persone di tutte le età, dai bambini piccoli agli anziani; e così le spiagge sono adatte per molteplici attività che vanno dal riposo su un lettino, magari mentre ci viene fatto un massaggio, ad avvincenti partite con gli amici a beach volley.

Se però preferite vivere il mare da una barca, allora vorrete sicuramente visitare la laguna di Marano oppure osservare la splendida costa di Trieste che è ricca di insenature nascoste o promontori che scendono a picco sul mare. Se poi siete amanti della vela questo potrebbe essere il vostro paradiso, sia per navigare, per coloro i quali possiedono grosse imbarcazioni a vela, ma anche per diversi per chi pratica vela su piccole barchette oppure chi ama il windsurf; sarete aiutati e sostenuti dalla famosissima bora che, seppur fredda e ritenuta fastidiosa dai più, è parte integrante di questo territorio e contribuisce quindi a renderlo unico nel suo genere.

Se vi piacerebbe poter praticare tutto questo ma non ne avete la necessaria esperienza, non avete di che preoccuparvi; esperti istruttori, di qualsiasi disciplina (vela, wind-surf, kite-surf, ecc..) vi assisteranno e vi guideranno, facendovi imparare tutti i segreti che volete scoprire per vivere anche voi le stesse emozioni.

Terme

Vacanza non significa per tutti attività sportiva e movimento, infatti moltissimi considerano la vacanza alla stregua di un momento di relax, in cui il corpo necessiti di ritemprarsi attraverso trattamenti di benessere fisico e mentale.
La regione Friuli Venezia Giulia offre centri termali di ottimo livello situati nei pressi del mare oppure in montagna; proprio questa bella peculiarità rende unica l’offera di questa regione. I trattamenti sono diversificati a seconda del centro termale scelto in quanto alcuni trattamenti tipici dei monti possono non trovarsi nelle terme di una località balneare e viceversa ma tutti hanno sicuramente un denominatore comune, la raffinatezza e la cura nei trattamenti.

In un centro termale del Friuli Venezia Giulia potrete trovare trattamenti per la vostra salute, per il vostro corpo e per la vostra mente: dai bagni termali nelle piscine, a tonificanti idromassaggi, bagni nel fieno, oppure ancora massaggi, bagno turco, saune e molto molto altro ancora. Ma se non è vostra intenzione spendere un’intera vacanza in un centro termale ecco allora che la quasi totalità degli alberghi del Friuli Venezia Giulia vi mette a disposizione delle vere e proprie beauty farm interne per coniugare ad esempio la vostra vacanza all’insegna dello sport o all’insegna della cultura, con alcune ore di rilassanti massaggi o aromatici e cromatici bagni turchi.

Per chi volesse invece, come parlavamo prima, trascorrere la vacanza in un vero e proprio centro termale, vi indichiamo qui di seguito quelli che sono i tre centri termali più famosi e rinomati della regione. Senza dubbio il primo possono essere le Terme di Grado che, pensate, erano già esistenti e molto conosciute all’epoca dell’impero austro-ungarico. Le Terme di Grado vi offrono, oltre alle acque termali e piscine d’acqua salta, anche sabbiature ma queste sono solo alcune delle loro offerte.

Come secondo centro termale possiamo indicarvi le Terme di Lignano le quali sono molto specializzate nella cura dell’estetica e del corpo ma ciò non toglie che potrete rilassarvi grazie ai bagni termali e alle loro altre numerose offerte.
Infine, ma assolutamente non di minor importanza, vi consigliamo di visitare Arta Terme, che si trova in Carnia, dove, i trattamenti con le acque termali si uniscono in un perfetto connubio con un clima ed un’aria assolutamente salutari.

Regione

Il Friuli Venezia Giulia, la regione più ad est del Nord Italia, si estende per 7845 km² e confina con la Slovenia e l’Austria. E’ una delle cinque regioni italiane definite “autonome a statuto speciale”; conta 4 province (Gorizia, Pordenone, Udine e Trieste) e 219 comuni. Il suo nome deriva dall’incontro tra le due regioni in cui era un tempo diviso il territorio: la regione del Friuli, appunto, e quella della Venezia Giulia, molto più piccola e di recente annessione.

Il territorio del Friuli Venezia Giulia è prevalentemente composto da rilievi, che includono le Alpi Carniche, le Alpi Giulie, le Prealpi Carniche e Giulie. Il monte Coglians, con i suoi 2780 metri è la cima più alta, seguito dalla Cima dei Preti, alta 2703 m. Il restante territorio regionale comprende la pianura friulana, bagnata dai fiumi Tagliamento ed Isonzo (i maggiori della regione), dove sono situati i maggiori nuclei abitativi, parte della laguna veneta e la zona del Carso nei pressi di Trieste. Il clima è variabile a seconda della zona interessata, in generale comunque molto piovoso ed alpino sui rilievi.

La storia del Friuli comincia con i primi insediamenti paleoveneti e celtici. La regione fu conquistata dai Romani che vi fondarono, nel II sec. a.c., la città di Aquileia, della quale ancora oggi si conservano le rovine del foro e dell’anfiteatro.

Il nome della regione, Friuli, deriva da Forum Iulii, una colonia alla quale oggi corrisponde la città di Cividale del Friuli. Anche lo stemma, su cui troneggia un’aquila, è di chiara matrice romana. Nel V sec. la regione venne invasa da Visigoti, Unni,Ostrogoti e Longobardi, per poi entrare a far parte, nel XV sec., della Repubblica di Venezia. In seguito, dopo essere passata in mani asburgiche e napoleoniche, nel 1866 le zone di Udine e Pordenone vedranno finalmente la loro annessione all’Italia. Nel 1918 anche il Friuli orientale entrerà a far parte della penisola, mentre alla città di Trieste toccherà soltanto diversi anni dopo.

Il Friuli è una regione piena di attrattive, sia per l’appassionato di natura che per il cultore di beni storici ed artistici.

Trieste
Capoluogo di Regione e provincia, con i suoi circa 219.000 abitanti Trieste è la città più grande del Friuli ma anche importante snodo commerciale e porto industriale molto attivo. La città è collocata in posizione strategica al confine con la Slovenia e affacciata sull’omonimo splendido golfo, alle pendici del suggestivo altopiano del Carso.

Trieste era una colonia romana fondata nel I sec. a.c. Il suo antico nome, Tergeste, deriva da terg, che vuol dire mercato, a testimonianza della vocazione che sin da allora la città esprimeva. Soltanto nel 1975, con l’accordo di Osimo, Trieste diverrà a tutti gli effetti italiana dopo una serie di vicende che la vedranno più volte contesa. Attualmente Trieste è sede di una prestigiosa università, e conserva numerose testimonianze storiche ed artistiche di valore. E’ spesso agli onori delle cronache per il vento caratteristico che qui soffia, la bora, in grado di raggiungere i 150 km/h.

Una visita alla città può prendere il via da Piazza Unità d’Italia, la più grande piazza italiana direttamente affacciata sul mare, ed abbracciare i luoghi di maggior interesse del centro storico, come il Municipio, la fontana dei Quattro Continenti, il neoclassico Palazzo Carciotti o la suggestiva chiesa ortodossa di San Spiridione. Da Piazza della Borsa possiamo invece incontrare il maestoso Palazzo del Tergesteo, o il liberty di casa Bartoli, per chiudere l’itinerario con la Galleria del Tergesteo, sostando piacevolmente ai tavolini di uno dei tanti bar.

Da visitare anche la Basilica di San Giusto, patrono cittadino, fusione delle due basiliche romaniche dell’Assunta e di San Giusto, arricchita al suo interno da affreschi e mosaici. Infine, il Castello di S. Giusto, realizzato su una vecchia rocca fortificata e dal quale si gode di un magnifico panorama sull’intera città. Ospita il Museo civico del Castello, con un’ampia collezione di armi.

Per quel che riguarda la gastronomia, la cucina triestina risente dell’influenza slava, orientale,austriaca, ebraica, veneziana. Si incontrano dunque piatti a base di pesce, di carne, vini autoctoni come il Rosso del Carso, ed un utilizzo abbondante degli aromi.

Il castello di miramare e i dintorni
Il luogo più suggestivo della città è indubbiamente il Castello di Miramare (Miramar), con annessi parco e riserva marina. Affacciato sul golfo di Trieste, fu progettato da Carl Junker e costruito tra il 1856 ed il 1860, ed ospita attualmente numerosi eventi mondani e culturali. Nel suo ampio parco sono numerose specie arboree, molte di origine tropicale, ed il Castelletto, vecchia alcova di Massimiliano d’Asburgo e consorte. Massimiliano era il fratello dell’Imperatore Austriaco, e scelse di battezzare Miramar il castello ispirandosi a Ferdinando di Sassonia, la cui residenza aveva lo stesso nome.

Diverse sculture abitano i numerosi viali, che si snodano in molteplici percorsi. Uno di questi conduce alle scuderie, che attualmente ospitano mostre fotografiche e d’arte. Le stanze, gli arredi, le decorazioni, possono essere ammirate visitando gli appartamenti. Molto suggestiva la sala dell’ascolto della musica o la sala del trono, destinata agli ospiti. L’atmosfera delle sale è ancora sorprendentemente intatta, per rievocare lo spirito del tempo che fu, lasciando quasi inalterata la disposizione degli arredi (tra di essi, dipinti di Rembrandt e del Tintoretto).

La riserva marina di Miramare include le scogliere nei pressi del Castello, rivestite da cipressi, lecci ed altre essenze mediterranee, ed i fondali, abitati da numerose specie di pesci, molluschi e crostacei. Si estende per circa 30 ettari, ed è dotata di un centro visite.

Nei pressi della città suggeriamo inoltre una visita agli altopiani del Carso, dove è possibile incontrare un’ampia varietà di fenomeni geologici. Doline, inghiottitoi, grotte, cavità naturali, si susseguono a formare un ambiente suggestivo e incontaminato. Da non perdere la Grotta Gigante, lunga 280 metri e caratterizzata da impressionanti stalattiti e stalagmiti. La grotta ospita anche un piccolo museo speleologico, visitabile all’ingresso. Ancora, il Giardino Botanico (la Carsiana di Sgonico) presenta le più importanti specie vegetali del Carso nei loro ambienti naturali di riferimento.

Udine
Seconda grande città del Friuli, da alcuni considerata la sua effettiva capitale, Udine è situata nella pianura friulana tra il Tagliamento e l’Isonzo, e conta circa 96.000 abitanti. E’ nel medioevo che conosce le prime fortune, divenendo importante nucleo mercantile con il patriarca Bertoldo di Andechs. Nel 1866 viene annessa al Regno d’Italia, ed in seguito è teatro di numerosi scontri armati durante la 2ª guerra mondiale.

Attualmente la città è un fervente centro industriale, ricco di monumenti e palazzi di interesse storico. L’edificio più noto e visibile da più punti è indubbiamente il Castello, costruito nel XVI sec. su un vecchio castello dei patriarchi di Aquileia. Al suo interno è il Museo Civico e la Pinacoteca. Il Museo civico fu inaugurato nel 1866 ed include sezioni archeologiche ed artistiche, con dipinti di Caravaggio, Carpaccio, Tiepolo. Ospita anche una Galleria d’Arte Moderna e un Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, che include opere di Durer e di noti artisti veneti.

Un’altra caratteristica della città sono i numerosi edifici in stile gotico veneziano, risalenti soprattutto al sec. XV o XVI. Ne è tipico esempio la Loggia del Lionello e soprattutto la bella Piazza Libertà, collocata sotto il Castello e dominata dalla Torre dell’Orologio (con la nota scultura dei due mori che circondano una campana centrale), edificata nel 1527. Nella piazza, la fontana di Ercole e Caco e le colonne con il leone Marciano completano una splendida e suggestiva cornice.

Tra le chiese, la Cattedrale di Santa Maria Annunziata, il maggior edificio religioso di Udine, arricchito dagli affreschi del Tiepolo nella cappella del Santissimo, e la Chiesa di Santa Maria in Castello. Diversi anche i palazzi storici, tra cui il Palazzo del Comune ed il Palazzo Arcivescovile, anch’esso affrescato dal Tiepolo. Udine è una città tranquilla, piacevole, vi si passeggia comodamente e si gusta una cucina sobria e genuina, a base di riso, polenta, affettati e vini di qualità.

Altre città
Gli altri capoluoghi di provincia del Friuli sono Gorizia e Pordenone.

Gorizia, cittadina di confine, fu palcoscenico di travagliate vicende storiche, soprattutto legate alle due guerre mondiali. La città attualmente risulta divisa in Nova Gorica, la “parte” slovena, e l’italiana Gorizia. E’ attraversata dall’Isonzo, e dominata dalla mole dell’elegante castello, restaurato dopo i numerosi bombardamenti subiti e sede del Museo del Folklore e di una Pinacoteca. Da visitare Palazzo Attems-Petzenstein, edificato nel ’700 e abitualmente sede espositiva, Villa Coronini con l’adiacente ampio parco, e il borgo antico, con i palazzi storici, il Duomo e la chiesa di S.Ignazio, con interessanti affreschi sulla vita del santo.

Pordenone, tranquilla città costruita attorno al fiume Noncello, è ricca di palazzi storici come Palazzo Gregoris o Palazzo Ricchieri. La mole gotica del bel Palazzo Comunale e lo splendido Duomo di San Marco completano una visita che può essere accompagnata da piacevoli passeggiate nel centro storico o lungo Corso Vittorio Emanuele. A chiudere la visita, una puntata al Parco di San Valentino, adeguatamente attrezzato e luogo ideale per una sosta all’aria aperta. Tra i centri minori, segnaliamo:

Cividale del Friuli: Situata nella regione dei Colli Orientali, è ricca di monumenti dell’alto medioevo. Costruito sul vecchio foro romano, il Duomo rinascimentale ospita contributi di noti artisti, e nelle vicinanze si raggiungono il Museo Archeologico Nazionale e il tempietto longobardo, detto anche oratorio di S.Maria in Valle. Indispensabile anche una sosta al ponte del diavolo, cui è legata una leggenda popolare.

Aquileia: Nei pressi della laguna di Grado il piccolo centro di Aquileia ospita numerosi scavi archeologici, tra cui resti di una cripta e del foro romano. Ancora, una splendida basilica romanica ricca di pregevoli opere d’arte, e il museo paleocristiano con un vasto repertorio di mosaici, iscrizioni funebri ed altri reperti.

Tolmezzo: cittadina maggiore della Carnia, conta circa 10000 abitanti. Da visitare la Fabbrica Linussio e il Duomo, ma anche il Museo Carnico delle arti e tradizioni popolari al Palazzo Campeis.