Tassa di sbarco Isola del Giglio, prezzo in aumento per il 2013

Negli ultimi tempi sono stati diversi i Comuni che hanno introdotto la tassa di soggiorno per i turisti. Oltre che nelle città, le imposte sono arrivate anche nelle isole, dove troviamo però la tassa di sbarco. Alcune settimane fa vi avevamo parlato dell’introduzione di questa tassa all’Isola d’Elba, mentre ora andiamo a parlare dell’Isola del Giglio. Nella splendida isola dell’arcipelago toscano, che è stata teatro della tragica sciagura della Costa Concordia più di un anno fa, i turisti devono versare una sorta di “obolo” per potervi mettere piede.

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La tassa di sbarco è già attiva da tempo, ma quest’anno si registra un aumento. A partire dal 15 febbraio scorso, infatti, chiunque approda sull’Isola del Giglio deve sborsare 1,50 euro anziché 1,00 euro. La tassa va corrisposta alla compagnia di navigazione scelta, a prescindere dalla durata del soggiorno e della permanenza sull’isola.

Ad essere esclusi sono i residenti, nonché i lavoratori e gli studenti pendolari, personale di servizio medico, servizi di polizia e antincendio, personale di trasporto funebre, le persone che rientrano nel nucleo familiare di chi ha pagato l’imposta municipale propria e i dipendenti delle compagnie di navigazione, solo se stanno svolgendo il loro lavoro.

Isola d’Elba: tassa di sbarco per i turisti

Negli ultimi tempi sono sempre più le città d’Italia che hanno introdotto la tassa di soggiorno per i turisti. In questo modo si vanno a riempire le casse dei Comuni, che con i vari tagli del Governo non sanno più dove andare ad attingere denaro. Se sulla terra ferma a far discutere è l’imposta sul soggiorno, sull’Isola d’Elba lo è la tassa di sbarco che potrebbe presto entrare in vigore. A partire dalla prossima primavera potrebbe essere introdotta questa imposta che molte isole italiane hanno iniziato a valutare già dall’anno scorso.

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Secondo quanto emerge, indiscrezioni ancora non confermate, sull’isola dell’arcipelago toscano si potrebbe dover pagare 1 euro per ciascuna persona che metterà i piedi a terra scendendo da traghetti, navi ed altre imbarcazioni. Oltre che i turisti che pernotteranno all’Elba, dovranno pagare la tassa di sbarco anche coloro che andranno e torneranno in giornata, ovvero quei turisti “pendolari” che si concederanno una gita di una sola giornata sull’isola.

Per quanto riguarda le esenzioni, infine, ci dovrebbero essere i lavoratori pendolari, i possessori di una seconda casa e quei passeggeri che attraccheranno nei porti minori. Nelle prossime settimane si saprà di più, dato che le amministrazioni locali stanno ancora mettendo a punto la regolamentazione della tassa di sbarco sull’isola d’Elba.