Manovra Governo Monti: a rischio chiusura 24 aeroporti italiani

La nuova manovra del Governo Monti sta avendo ripercussioni su tutti i fronti, con alcuni aeroporti italiani che rischiano di chiudere i battenti. Il Governo, starebbe pensando di eliminare quelli troppo piccoli che non sarebbero in grado di finanziarsi da soli. Stando ad alcuni calcoli fatti, queste strutture sono un peso per lo Stato, che ogni anno mette a disposizione 60 milioni di euro, anche per vigili del fuoco e assistenza volo.

I tagli del Governo Monti porterebbero alla chiusura di 24 aeroporti sul territorio italiano tra cui anche Parma, Siena, Cuneo, Brescia, Pescara e Ciampino. A chiudere i battenti potrebbero essere tutti gli aeroporti il cui traffico di passeggeri è troppo basso e raggiunge a fatica quota 500 mila. Nel frattempo giungono le prime reazioni, tra cui quella da Parma di Luigi Giuseppe Villani, presidente del gruppo PdL in Regione che si ribella su questa ipotesi di chiusura dello scalo emiliano.

Villani ha dichiarato che l’aeroporto di Parma ha fatto registrare un aumento di passeggeri tra il 2010 e il 2011 del 12,4%; inoltre, ha chiesto alle istituzioni locali di mobilitarsi per evitare la chiusura dell’aeroporto Giuseppe Verdi. Rischia di non aprire mai anche l’aeroporto di Grazzanise in Campania, il quale è in fase di progettazione, così come quello di Salerno.

Sciopero 12 dicembre contro la manovra Monti, indetto da Cgil, Cisl e Uil

Lunedì 12 dicembre 2011, i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno fatto sapere che ci sarà uno sciopero generale. Questa protesta riguarderà tutti i lavoratori e sarà contro la manovra del Governo Monti, annunciata i giorni scorsi e in attesa di approvazione da Camera e Senato. I sindacati scioperano soprattutto per quanto riguarda le pensioni, visto che la manovra anticrisi ha portato a delle sostanziali modifiche che sarebbero insostenibili da parte dei cittadini italiani.

[sniplet ADSENSE]

Ecco quindi che Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato uno sciopero per lunedì 12 dicembre, in seguito ad un incontro tra i segretari generali Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti. La manifestazione dei lavoratori avrà durata di 3 ore e i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno annunciato che protesteranno di fronte a Camera e Senato per chiedere la modifica della manovra Monti. Quest’ultimo, tra l’altro, ha fatto sapere che non c’è né spazio né tempo per modificare il decreto.