Viaggiare sicuri Ucraina: sconsiglio per partenze in Crimea

La Crimea è passata alla Russia. Con il recente referendum è stato sancito il distacco di questa regione dall’Ucraina, che ha visto un vero e proprio plebiscito con il 96,7% dei voti a favore. Tramite questa votazione la Crimea dice addio all’Ucraina e si riunifica alla Federazione Russa. Il Parlamento della Crimea ha fatto richiesta di adesione alla Russia, oltre che di smantellamento delle forze ucraine, della nazionalizzazione dei beni di Stato ucraini, del versamento di stipendi e pensioni in rubli e dell’assunzione dell’appellativo russo Duma al posto dell’ucraino Rada.

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Il passaggio della Crimea dall’Ucraina alla Russia potrebbe portare a delle sanzioni da parte degli Stati Uniti e dell’Unione Europea nei confronti della Federazione Russa. Fra i provvedimenti potrebbero esserci misure restrittive per quanto riguarda visti d’ingresso e congelamento dei beni. Nel frattempo, la Farnesina ha pubblicato sul portale Viaggiare Sicuri gli ultimi consigli per i viaggiatori. Il Ministero degli Esteri sconsiglia di partire per la Crimea, visto che c’è la possibilità di ulteriori disordini. Ai connazionali già presenti sul territorio, invece, si consiglia di valutare un allontanamento provvisorio dalla regione, considerando che c’è difficoltà a garantire la tutela consolare.

Viaggiare Sicuri in Ucraina: sconsigliati viaggi in Crimea

La Farnesina ha diramato un avviso con il quale sconsiglia i viaggi in Crimea. Negli ultimi giorni si è registrata una crescente instabilità dopo i disordini verificatisi in questa zona dell’Ucraina. Il portale Viaggiare Sicuri segnala posti di blocco su tutto il territorio, in particolari modo nella parte occidentale della penisola e nelle strade che collegano la Crimea al resto del Paese.

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Lo scorso 28 febbraio, un gruppo di militari armati ha occupato gli aeroporti di Simferopol e Sebastopoli, con lo spazio aereo dell’intera penisola che è rimasto chiuso al traffico. Si sconsiglia quindi di partire per la Crimea, mentre a coloro che sono già sul posto si consiglia di evitare gli assembramenti e le eventuali manifestazioni di protesta, mantenendo massima prudenza e limitando al massimo gli spostamenti.

Inoltre, non è da escludere un inasprimento della crisi anche in altre regioni dell’Ucraina, anche se a Kiev sono al momento terminati gli scontri, con la situazione che sta lentamente tornando alla normalizzazione.