Città del Messico è una delle più grandi capitali del mondo. Girarla può essere piuttosto semplice o incredibilmente stancante, a seconda del mezzo di trasporto che si sceglie. La metropolitana è economica, pulita, efficiente e molto comoda, visto che quasi tutte le principali attrattive si trovano nei pressi di una stazione. Altrimenti si può optare per l’autobus o il taxi, che non solo sono vittime del malfamato traffico cittadino, ma contribuiscono anche ad accrescere i cronici problemi di inquinamento.
Autobus. Gli autobus fanno parte di un’unica rete dall’utilizzo semplice: i numeri dispari vanno da nord a sud, i pari da est a ovest. Città del Messico dispone anche di quattro terminal per pullman a lunga percorrenza che corrispondono più o meno ai punti cardinali: Norte, Sur, Oriente, Poniente (nord, sud, est, ovest). Spesso con gli autobus è più facile orientarsi leggendo il percorso e la destinazione segnalati sul parabrezza piuttosto che attraverso il numero dell’autobus stesso. Per tutti gli autobus grandi, il biglietto costa $0.20-$0.40, da pagare con l’importo esatto.
I percorsi degli autobus coprono tutta la città: attualmente sono operative sessanta linee principali e quarantotto linee di raccordo (SARO). Su alcuni percorsi, attenti a ladri e borseggiatori, soprattutto nelle zone turistiche come lungo Reforma e Juárez. Per i turisti uno degli autobus più utili è il n. 76, che parte da Uruguay e percorre Reforma lungo il parco di Chapultepec. Sfortunatamente ne sono consapevoli anche i ladri, quindi si consiglia di stare molto attenti. A parte gli autobus normali, sono disponibili anche dei tram il cui biglietto costa solo $0.20.
Metropolitana. È sicuramente il mezzo migliore per visitare la città. La rete, progettata dai francesi, è efficiente e moderna e particolarmente utile quando aumenta il livello d’inquinamento. I treni sono rapidi, regolari, puliti e tranquilli. Tuttavia nelle ore di punta sono molto affollati (più o meno dalle 7.30 alle 10 e dalle 17 alle 19) e di solito è consentito salire solo con due valigie di media grandezza. Come sugli autobus, è consigliabile prestare particolare attenzione ai borseggiatori e ai ladri, soprattutto alle fermate di Pino Suárez, Hidalgo e Autobuses del Norte.
In totale le linee in servizio sono nove e raggiungono qualsiasi punto della città. Nelle stazioni e sulle cartine sono indicate da colori diversi, cosi da renderne immediato l’utilizzo. Le cartine si possono acquistare in tutta la città; tra le migliori, l’Atlas de Carreteras ($1.65) e là Guía práctica del Metro ($9). Presso la stazione di Insurgentes (sulla linea rosa n. 1) è a disposizione un servizio informazioni sulla metropolitana e in gran parte delle stazioni di interscambio sono presenti diversi chioschi informativi.
Una corsa in metropolitana costa circa $0.20; è consigliabile acquistare diversi biglietti per evitare di fare più volte la coda. Le linee 1,2,3 e A funzionano dalle 5 alle 12.30 dal lunedì al venerdì, dalle 6 alle 13.30 il sabato e dalle 7 alle 12.30 la domenica e i giorni festivi. Tutte le altre linee aprono un’ora dopo durante la settimana, ma seguono gli stessi orari nei weekend e nei giorni festivi.
Taxi. A Città del Messico operano diverse compagnie di taxi: i turisti dovrebbero fare attenzione con veicoli differenti da quelli elencati in questa guida, perché spesso in passato si sono verificati furti e rapine. I taxi Turismo sono i più costosi (a volte il triplo dei taxi normali) e di solito si trovano di fronte agli alberghi più lussuosi e ai principali luoghi turistici. In genere è meglio evitarli, ma quasi tutti i conducenti parlano diverse lingue e possono rivelarsi utili in caso di emergenza o di una rapida corsa verso l’aeroporto.
I taxi Sitio hanno dei parcheggi fissi in tutta la città e all’aeroporto. Sono più economici dei Turismo, ma costano sempre un po’ di più dei taxi normali. Tuttavia sono più sicuri: si paga a uno sportello prima di salire. I prezzi variano a seconda della distanza; di solito circa $4.60 per un minimo di 4 km.
Sono disponibili anche taxi che non seguono percorsi precisi e che possono essere fermati per la strada. Di solito sono Maggiolini VW, Nissan o altre auto giapponesi, tutti facilmente identificabili dal colore. Attualmente sono verdi, ma tra poco dovrebbero essere ridipinti di bianco con una grande striscia orizzontale rossa. Ci sono anche auto gialle, ma stanno per essere messe fuori servizio, quindi è bene non usarle.
La tariffa base è $0.45, più altri $0.05 per ogni 250 m o 45 secondi di viaggio. Il prezzo aumenta del 20% tra le 22 e le 6 del mattino. Quando salite sul taxi, accertatevi che il tassametro sia acceso e parta dalla tariffa minima. Prima di partire è possibile contrattare il prezzo e può essere utile farlo, perché alcuni autisti dopo le 18 si rifiutano di usare il tassametro. Spesso accade che l’autista non conosca la strada dove gli è stato chiesto di andare: in questo caso, per facilitargli il compito, bisognerebbe fornirgli il nome dell’incrocio di due strade.
A meno che l’autista non abbia fornito un aiuto speciale (per esempio aver trasportato alcune valigie pesanti), non sarà necessario dargli la mancia. I turisti soli, soprattutto le donne, facciano molta attenzione a usare i taxi. Se è possibile, è sempre meglio utilizzare soltanto i Sitio presenti fuori dagli alberghi. La polizia turistica di Città del Messico ha anche raccomandato ai visitatori di prendere nota del numero di registrazione e del numero del taxi prima di salire.
Auto. Non è consigliabile girare Città del Messico con un’auto propria: il traffico può rappresentare davvero un problema e raggiungere qualsiasi punto della città può richiedere ore di viaggio. Molto meglio cercare un albergo dotato di parcheggio dove lasciare il proprio veicolo, per poi esplorare la città utilizzando soltanto la rete dei trasporti pubblici.
In ogni caso se si ha intenzione di servirsi dell’automobile è necessario sapere che durante la settimana esistono delle regole per limitare l’inquinamento (día sin auto hoy no circula), le cosiddette ‘targhe alterne’ in vigore anche nelle principali città italiane quando il livello delle polveri sottili raggiunge il tetto massimo.
Si deve verificare l’ultimo numero della targa dell’auto, che indica in quali giorni è vietata la circolazione del veicolo: Lunedì (numeri 5 e 6) Martedì (numeri 7 e 8) Mercoledì (numeri 3 e 4) Giovedì (numeri 1 e 2) Venerdì (numeri 9 e 0). Questo sistema resta valido anche nei weekend se i livelli di inquinamento sono particolarmente alti. Se questo accade, il sabato sono vietati tutti i numeri pari e gli 0, mentre la domenica sono vietati tutti i numeri dispari. Queste regole tuttavia non riguardano i veicoli registrati in paesi stranieri.