Che la moderna Cina sia un concentrato di contraddizioni non è più un mistero per nessuno, specialmente ora che è relativamente facile andarci e rendersene conto di persona. Mistero e fascino a parte, mai come in questi ultimi anni la Cina è vicina. E i milioni di turisti che lo visitano ogni anno ne sono la prova.
Cosa fare. A meno che non abbiate due o tre anni di ferie a disposizione, studiate un itinerario tipo senza avere la pretesa di vedere tutto in pochi giorni. Ad esempio, scegliete di visitare Pechino e poi X’ian, la città che custodisce l’immenso esercito di terracotta, una delle meraviglie del mondo. Altrimenti Shanghai, la Parigi della Cina, la regina d’Oriente prima della rivoluzione culturale, oggi tornata agli antichi – e ambigui -splendori. Infine non sarete stati in Cina se non avrete messo piede, anche per poche centinaia di metri, sulla Grande Muraglia.
Provare la vera cucina cinese. Al vostro ritorno difficilmente tornerete al piccolo ristorante cinese sotto casa. Farete scoperte sensazionali per esempio che il famoso riso cantonese non esiste, dal momento che è una pura invenzione per venire incontro ai gusti occidentali. In realtà le cucine cinesi ufficiali sono quattro, ognuna con caratteristiche ben precise: la cucina mandarini (a vapore), quella cantonese (verdura e carni saltate), quella dello Sichuan (piccante e speziata), quella di Shanghai (essenzialmente a base di maiale).
A Pechino, appena arrivati in albergo, fatevi scrivere su un foglio grande, a chiare lettere, o meglio a chiari ideogrammi, il nome e l’indirizzo di dove alloggiate. Sarà l’unico modo per ritrovare la strada quando, molto probabilmente, vi perderete nel dedalo di viuzze della città. Con i tassisti non esiste altro mezzo di comunicazione.
Unirvi, al mattino presto, ai gruppi di persone che praticano nei parchi pubblici il T’ai Chi, una forma di ginnastica aerobica molto lenta che aiuta la circolazione e predispone mente e corpo ad affrontare al meglio la lunga giornata. Sarete accolti con grandi sorrisi.
Affittare una bicicletta, specialmente se il vostro viaggio prevede tappe intermedie fuori delle grandi città. Le escursioni in bicicletta nelle campagne sono molto diffuse e ci sono ovunque agenzie che offrono soluzioni di questo tipo, con pernottamento incluso in campeggi discretamente attrezzati.
Cosa non fare. Scegliere il periodo del Capodanno cinese. Ovunque c’è un caos indescrivibile, e i prezzi degli alberghi triplicano. Per non parlare dei continui scoppi di petardi e di fuochi d’artificio ogni sera (ufficialmente il Capodanno dovrebbe durare due giorni, ma in realtà si protrae per sette). Li hanno inventati loro e con orgoglio li accendono ogni volta che capita l’occasione.
Salutare, specialmente una donna, con un bacio sulla guancia. I cinesi detestano il contatto fisico.
Bere il baiji, la bevanda nazionale, un distillato di cereali. Ha un gusto pessimo ed è indigesta.
Bere Coca-Cola. Non stupitevi: non è una dichiarazione di antiamericanismo, più semplicemente è l’avvertimento che quella Coca-Cola, con buona probabilità, sarà falsa e fatta chissà con cosa.
In Cina si falsifica praticamente tutto e perfettamente, anche i medicinali più noti a livello mondiale (antibiotici inclusi). Programmare gite, escursioni, spostamenti dalle 12.00 alle 14.00. In questo intervallo di tempo in tutta la Cina (l’ora è ovunque quella di Pechino, otto ore avanti rispetto al meridiano di Greenwich) si fa lo xiuxi, la siesta.