Trasferirsi in Svizzera: referendum chiude le porte agli stranieri

Il referendum che si è tenuto il 9 febbraio scorso in Svizzera ha portato ad una limitazione dell’immigrazione di massa. Il Paese elvetico ha approvato il referendum, con il “sì” che è passato con il 50,3%; in questo modo è stato bocciato l’accordo di libera circolazione delle persone in vigore con l’UE, imponendo di limitare l’immigrazione, definendo un tetto massimo annuale per gli stranieri.

[sniplet ADSENSE]

Tutti gli stranieri, italiani compresi, non avranno vita facile per trasferirsi in Svizzera. Dopo il referendum, inoltre, sembrano già essersi incrinati i rapporti con l’Unione Europea, dato che va contro il principio della libera circolazione delle persone tra l’UE e la Svizzera, nonostante quest’ultima non sia uno Stato che ne faccia parte.

Inoltre, con l’approvazione del referendum verranno meno anche i progetti di scambio per studio e lavoro, fra cui anche il programma Erasmus+. Negli ultimi anni, il flusso migratorio verso la Svizzera aveva portato ben 77 mila persone l’anno a varcare il confine elvetico, di cui il 70% proveniente dai Paesi UE, ma la crisi economica, la disoccupazione che aumenta, così come gli affitti delle case, ha portato il partito di destra a proporre questo referendum, accolto favorevolmente da oltre la metà dei cittadini.