Nel settembre 2012 era entrata in vigore la tassa di soggiorno a Milano. A meno di un anno dalla sua istituzione, l’imposta è stata ritoccata all’insù, con le associazioni del settore turistico che non hanno ben accolto la notizia, visto che questa decisione potrebbe scoraggiare i turisti a soggiornare nel capoluogo lombardo, andando a peggiorare ancor di più la situazione, già critica per via della crisi economica.
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La tassa di soggiorno a Milano interessa coloro che non sono residenti che soggiornano in strutture ricettive, alberghiere e extralberghiere presenti sul territorio comunale milanese. Viene applicata per ogni persona e per ogni giorno di permanenza, inoltre, è proporzionale alla categoria. Per quanto riguarda le tariffe, bisogna sborsare 2 euro per 2 stelle, 3 euro per 3 stelle, 4 euro per 4 stelle e 5 euro per hotel di fascia più alta.
Rispetto a prima, quindi, l’aumento è di 1 euro, mentre la tassa di soggiorno vedrà una tariffa ridotta del 50% nei mesi di luglio e agosto, oltre che dal 16 dicembre al 10 gennaio; inoltre, per eventi congressuali ci saranno riduzioni del 20%. Le esenzioni, invece, riguardano i minori di 18 anni, familiari di degenti in strutture sanitarie, studenti universitari, persone disabili con loro accompagnatori e coloro che soggiornano in residence.