I giardini più belli del mondo, ma in città. Non parliamo di quelli privati che i vicini sfoggiano lasciandoci senza parole in ogni stagione dell’anno, ma di quelli che in giro per il globo regalano lustro ai centri abitati e sono liberamente aperti al pubblico. Dall’India al Marocco, ecco dove andare.
Cominciamo dal Jardin Majorelle che si trova a Marrakech in Marocco. Prende il nome dall’omonimo pittore francese che di nome faceva Jacques che da queste parti arrivò nel 1919 per poi stabilirvisi. Iniziò a lavorare assiduamente e decise di dipingere il suo studio di un blu dalle note accattivanti. E’ la stessa gradazione cromatica che continua a vedersi all’interno dello spazio a lui dedicato e dove era solito tra l’altro coltivare cactus e piante. Il giardino necessitava di restauri e negli Anni Ottanta, decise di risistemarlo lo stilista Yves Saint Laurent, che di fatto ha permesso a tanti turisti di poterlo oggi scoprire al meglio.
In una luogo che si chiama St. Vincent e Grenadines oltre al mare, i visitatori possono scoprire la bellezza del Botanic Garden. Immaginate di trovarvi in un contesto paradisiaco e di sentire solo il canto degli uccelli mentre intorno i colori accesi della natura creano dei contrasti e delle sfumature emozionanti. Si tratta di giardini di 8 ettari che sorgono ai margini della capitale caraibica di Kingstown. Delle aree di cui i cittadini sono molto orgogliosi e sono piuttosto antichi, forse tra i primi creati dai coloni occidentali in tutti i tropici. Da queste parti molto interessante da vedere è l’albero del pane, che è una specie derivata da un esemplare arrivato direttamente dalle Indie orientali e trasportato direttamente dal comandante dell’HMS Bounty, il capitan Bligh.
In India, c’è lo splendido giardino pensile di Mumbai. E’ bellissimo da vedere soprattutto al mattino presto o anche di sera quando i colori sono soffusi e le suggestioni non vengono risparmiate al turista. Si tratta di un parco terrazzato che all’inizio era progettato sul versante occidentale della Collina di Malabar e risale al 1881. Attraversandolo non sentirete caldo, anzi, sarete avvolti da una fresca brezza. Come dimenticare poi le emozioni nel vedere il tramonto sul Mare Arabico? Una visita è sempre consigliata durante un viaggio che tocca Mumbai, visto che da questa città si può raggiungere facilmente da ogni angolo. Potrete prendere un autobus o arrivare in taxi e in treno.
Ci sono, quindi, i Royal Botanic Garden di Edimburgo, nel Regno Unito. Il giardino si trova a un chilometro e mezzo dalla capitale scozzese e copre una superficie di 28 ettari. Ci sono molte attrattive al suo interno, ma soprattutto è notevole il nuovo centro visitatori John Hope Gateway, una grande collezione di piante cinesi. Ancora, un giardino roccioso con ben 5000 piante alpine e la serra Victorian Temperate Palm House. Si può entrare nell’area verde gratuitamente, anche se si paga poi per accedere alla serra. L’apertura è quotidiana a partire dalle ore dieci.
I giardino cinese più grande del mondo, dopo quello della Cina sorge a Vancouver e è il Sun Yat-Sen Garden. E’ stato aperto nel 1986 ed aveva un preciso motivo d’essere. Il Dr.Sun Yat-Sem Chinese Garden doveva infatti essere la casa di uno studioso di epoca Ming. Il suo nome invece si riferisce al leader repubblicano con l’omonimo nome. Il periodo migliore per vederlo comunque, è quello della primavera, perché vi sbocciano i fiori e l’atmosfera è ancora più particolare. Ricordatevi, se decidete di programmare la visita, comunque, che il giardino chiude il lunedì.
Ci sono degli alberi giudicati eccezionali”al Foster Botanical Garden di Honolulu negli Stati Uniti. Sono specie molto rare e, soprattutto, antiche e al suo interno dimenticherete di sicuro il caos che non di rado interessa il centro di Honoulu. Le visite guidate si possono prevedere dal lunedì al sabato e sarete accompagnati da volontari. Si tratta di un bel giardino tropicale e le specie degne di nota al suo interno attirano ogni anno molti turisti. La maggior parte dei vegetali, tra l’altro, sono stati piantati nel 1850 circa ad opera dell’uomo stesso che ha ideato il giardino. Si tratta del fisico di origine tedesca che è William Hillebrand. Un modo alternativo per scoprire le Hawaii non solo dal suo punto di vista più famoso, il mare e le tradizioni.