Italo NTV rischia di dover chiudere i battenti prematuramente. La società che da alcuni anni fa concorrenza a Trenitalia per quanto riguarda il trasporto ferroviario, sembra essere sommersa dai debiti. NTV potrebbe mandare in mobilità ben 300 dipendenti ed il management ha puntato il dito contro il Governo, sostenendo che l’aumento dell’energia ha penalizzato fortemente.
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Italo Treno è dunque in crisi e nei prossimi giorni potrebbe annunciare l’avvio delle procedure per la messa in mobilità di quasi un terzo dei dipendenti, che tra l’altro sono già in contratto di solidarietà. Negli ultimi due anni sono ben 156 milioni di euro le perdite, per un debito complessivo di 781 milioni di euro ed un capitale che nel corso del primo trimestre del 2014 si è ridotto del 30%. Fa sperare solamente l’aumento del fatturato e dei passeggeri, che sono passati da 2 a 6,2 milioni nel corso del biennio di attività.
Ad influire sulla crisi ci sarebbe la guerra dei prezzi scatenata da Trenitalia, per la quale NTV ha deciso di presentare ricorso all’Antitrust, la mancanza di un’Authority di settore e, soprattutto, il decreto competitività del Ministero dello Sviluppo. La guerra con il Governo è aperta, ma il ministro Federica Guidi sembra ferma sulle sue decisioni. Intanto, Maurizio Gasparri di Forza Italia ha twittato: “Siete quasi falliti, rischioso comprare i biglietti venduti da NTV”, scatenando l’ira della società fondata da Luca di Montezemolo, Diego Della Valle, Gianni Punzo e Giuseppe Sciarrone.