Shutdown USA: viaggi a rischio negli Stati Uniti

In questi giorni si sta parlando molto dello shutdown negli Stati Uniti, ma cos’è e cosa comporta? Lo shutdown non è altro che la sospensione di tutti quei servizi non essenziali per mancanza di fondi finanziari. Da alcuni giorni ormai è in vigore lo shutdown e in tutta l’America sono calate le saracinesche degli uffici pubblici, perché alla scadenza dell’anno finanziario non è stata approvata la nuova legge di bilancio e quindi il Governo non dispone più fondi per finanziare i propri servizi.

[sniplet ADSENSE]

Per far sì che la crisi termini, è necessario che venga approvato un nuovo piano di spesa dalla Camera dei Rappresentanti, il Senato e il Presidente degli Stati Uniti. Al momento non c’è alcun accordo perciò si prospetta una lunga chiusura per tutti quei servizi considerati non essenziali. Fortunatamente lo shutdown si è verificato altre volte nella storia dell’America e il Paese se l’è sempre cavata; dal 1977 ad oggi è accaduto ben 17 volte, l’ultima delle quali avvenne dal 16 dicembre 1995 al 6 gennaio 1996, quando la saracinesca del Governo statunitense rimase chiusa a lungo.

La crisi statunitense potrebbe incidere molto anche nel settore dei viaggi, visto che molte attrazioni a stelle e strisce rischiano di rimanere chiuse a causa di disservizi; anche il personale aeroportuale potrebbe diminuire, così come gli impiegati federali e gli addetti ai servizi non essenziali come parchi nazionali di Yosemite, Yellowstone, Yoshua Tree e Mount Rushmore. Insomma, chi ha in mente di fare un viaggio negli Stati Uniti nelle prossime settimane dovrà optare per una soluzione alternativa, se non vorrà rischiare di trovare quasi tutto chiuso.