Vacanze 2014: viaggio in Uruguay, Paese dell’anno

L’Uruguay è stato eletto come Paese dell’anno per il 2013. Ad assegnare questo ambito riconoscimento è stato The Economist, il quale ha deciso di premiare lo Stato sudamericano per le numerose riforme sociali introdotte recentemente dal presidente Josè Pepe Mujica, fra cui spicca la decisione di introdurre i matrimoni omosessuali, ma anche la crescita economica del Paese.

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L’Uruguay è stato definito come un Paese audace, liberale ed amante del divertimento, perciò è stato eletto come il Paese dell’anno. La crescita è stata dettata in parte anche dal turismo, viste le bellezze naturali che propone questo Stato del Sudamerica. Fra le cose da vedere non c’è solo la capitale Montevideo, ma anche la terra dei gauchos per chi ama il turismo rurale e le cavalcate fra le dolci colline, le verdi foreste e gli splendidi laghi.

Ci sono poi le zone del Rio de la Plata e Rio Uruguay con le città coloniali quali Colonia del Sacramento, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO; non mancano musei, siti archeologici e cultura, che troviamo a Paysandú, mentre per il divertimento ed il relax c’è Punta del Este, la rinomata località balneare con le sue splendide spiagge e la vita mondana.

Uruguay: cannabis legalizzata, verrà coltivata dallo Stato

L’Uruguay sarà il primo Paese in cui si potrà fumare liberamente la cannabis e lo Stato si occuperà di produrre, distribuire e vendere la marijuana. L’Uruguay entra così a far parte di quei paesi in cui si può fumare liberamente. Già ad agosto la Camera dei Deputati approvò il disegno di legge che sta per diventare operativo. Con questa nuova legge lo Stato avrà il controllo sulla produzione della cannabis, regolerà tutto il ciclo produttivo e si occuperà anche di importare i semi e in seguito della commercializzazione.

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L’obiettivo della riforma, nasce dal fatto di voler strappare un mercato importante ai trafficanti di droga e provare un esperimento che vada oltre il proibizionismo. Nonostante tutto il 60% della popolazione non si era detta d’accorso con questo esperimento. Sarà poi l’Istituto di regolamentazione della cannabis a concedere licenze ai privati per coltivare la pianta e solo le farmacia autorizzate potranno venderla per un massimo di 40 grammi mensili a persona, il tutto regolamentato da un registro di consumatori.