Isole proibite e pericolose: guida ai paradisi da evitare

Le isole sono spesso sinonimi di paradisi terrestri, con acque cristalline, sabbia bianca e palme verdeggianti. Purtroppo non è sempre così, visto che nel modo troviamo anche isole pericolose per l’uomo. I motivi sono molteplici, si va dalle acque tossiche all’aria nociva, passando per fauna pericolosa e altri fattori. Partiamo con l’Isola di Saba nelle Antille Olandesi, si tratta di un’isola molto piccola che vanta il record di uragani negli ultimi 150 anni; altro posto da evitare assolutamente è Queimada Grande, conosciuta meglio come l’isola dei serpenti, si tratta di un’isola del Brasile che è abitata dalle vipere dal ferro di lancia dorato, tra i rettili più velenosi del mondo.

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Miyakejima è una delle isole dell’arcipelago Izu in Giappone, dove si trova il vulcano Mount Oyama, tra i più attivi in circolazione, che quando erutta fa fuoriuscire gas velenosi che rendono l’aria irrespirabile; altrettanto pericolose sono l’isola di Bikini nell’arcipelago delle Isole Marshall, dove furono effettuati test nucleari in seguito alla seconda guerra mondiale. Al largo della costa di San Francisco, invece, troviamo le Isole Farallon, dove sono stati scaricati rifiuti nucleari nel corso degli anni; di simile pericolo è Gruinard Island in Scozia, dove sono stati effettuati test ed esperimenti con armi chimiche nel corso della seconda guerra mondiale.

A chiudere il cerchio troviamo poi Danger Island vicino alle Maldive, priva di attracchi e ancoraggi sicuri, e l’Isola Ramree in Birmania, dove si trovano i coccodrilli che nel 1945 causarono la tragedia più grande da parte di animali.