Sciopero benzinai 5 e 6 marzo 2014: distributori Eni chiusi per protesta

Fra pochissimi giorni ci sarà uno sciopero dei benzinai in Italia. Il mese di marzo proporrà una serie di agitazioni sindacali e non solo per quanto riguarda il settore dei trasporti. A protestare, infatti, saranno anche i gestori dei distributori di benzina, che incroceranno le braccia nei giorni del 5 e 6 marzo 2014.

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A proclamare lo sciopero dei benzinai sono state le associazioni di categoria Fegica Cisl, Faib Confesercenti e Figisc Confcommercio, le quali lamentano un atteggiamento di improvvisa chiusura da parte della società Eni, per quel che riguarda il negoziato sugli accordi collettivi. La serrata del 5 e 6 marzo 2014 potrebbe dunque creare disagi in tutta Italia.

Le sigle hanno fatto presente, tramite una nota congiunta, come Eni abbia avuto negli ultimi periodi un atteggiamento di chiusura improvviso tale da poter vanificare tutto l’operato per il rinnovo degli accordi che i gestori delle pompe di carburanti attendono da ben 2 anni. Per questo motivo ci sarà la serrata dei distributori, così da portare l’attenzione del Governo sulla situazione.

Sciopero benzinai novembre 2011: distributori chiusi 3 giorni, info e orari

In seguito allo sciopero dei mezzi pubblici del 7 novembre 2011, gli italiani dovranno fronteggiare anche su un altro fronte, ovvero quello dei carburanti. Come già annunciato da settimane, i sindacati Faib Confesercenti e Fegica Cisl hanno indetto uno sciopero dei benzinai a partire da domani sera. Il blocco riguarderà i distributori su tutto il territorio italiano e avrà il seguente orario: inizio alle ore 19:30 di martedì 8 novembre 2011 e termine alle ore 7:00 di venerdì 11 novembre 2011.

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Inoltre, sulla rete autostradale, la chiusura dei distributori avrà orari differenti con inizio alle ore 22:00 dell’8 novembre 2011 e termine alle ore 6:00 di venerdì 11 novembre 2011. Secondo la nota del Coordinamento Nazionale Unitario di Faib Confesercenti e Fegica Cisl, lo sciopero dei benzinai non riguarderà la zona dell’alluvione di queste ultime settimane che ha riguardato Liguria e Toscana.

Ricordiamo, inoltre, che questa protesta è stata indetta contro le manovre del Governo che rischiano di mettere a rischio 140mila posti di lavoro e 25mila piccole imprese in tutto il Paese.