Come da tradizione, l’organizzazione ambientalista Green Cross e il Blacksmith Institute hanno stilato la classifica relativa alle città più inquinate del mondo. Si tratta di luoghi che sono delle discariche a cielo aperto, ma anche fiumi tossici e altro ancora dove non metter piede. La black list dei posti dove non andare in vacanza quest’anno se non si vuole mettere in pericolo la propria salute vede una new entry. Si tratta di Agbogbloshie, la città ghanese alle porte della capitale Accra, dove finiscono migliaia di tonnellate di rifiuti elettronici provenienti da ogni parte del mondo.
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Ci sono poi Chernobyl, in Ucraina, che resta nella top 10 delle più inquinate dal 2007, anno in cui fu stilata la prima classifica di Green Cross e Blacksmith Institute; si tratta di una città che non ha bisogno di presentazioni che è stato teatro del più grande disastro nucleare della storia. Troviamo poi Norilsk, la città mineraria della Siberia dove l’ambiente è contaminato da anidride solforosa e nichel, poi Dzerzhinsk, sempre in Russia, dove nel sottosuolo ci sono sostanze chimiche fra le più tossiche.
Nello Zambia c’è Kabwe inquinata da piombo e cadmio, mentre ad Hazaribagh, in Bangladesh, sono le tossine cancerogene delle concerie ad inquinare l’acqua e il terreno circostante; inquinato è anche il delta del Niger, dove le acque sono contaminate dagli scarti degli oleodotti, così come Citarum River in Indonesia che è letteralmente un fiume di rifiuti.
Tonnellate di mercurio avvelenano la regione del Kalimantan, nel Borneo indonesiano, dove per separare l’oro dalla terra si usa questo metallo decisamente tossico, mentre in Argentina c’è il Matanza-Riachuelo, un fiume inquinato dalle numerose fabbriche chimiche che scaricano materiali di scarto nelle sue acque, fra i più pericolosi troviamo cromo, zinco, piombo, nichel e rame.